giovedì 1 giugno 2017

Caso Bossetti... l’uscita di sicurezza

Di Gilberto Migliorini


Forse neppure il trentenne Truman Burbank così pieno di vita e ignaro d’essere l'attore protagonista di uno spettacolo televisivo, il Truman Show, poteva immaginare che anche il finale fosse già scritto nel rassicurante epilogo dello schiavo liberato come nel mito platonico. Nel mito però lo schiavo fa ritorno nella caverna e rischia il linciaggio per il fatto che racconta che “il re è nudo” per dirla alla Hans Christian Andersen... Ci sono verità pericolose, cose che non si possono dire, meglio la metafora abbastanza generale da lascare tutti in braghe di tela... Per quelli duri d’orecchio non serve nemmeno il cornetto acustico, sono come le scimmiette: non vedo, non sento e non parlo.

L’antefatto - spiegato dal regista demiurgo - ci riporta alle note biografiche… Truman, prelevato da una gravidanza indesiderata, è ignaro di vivere fin dalla nascita in un gigantesco studio televisivo dove perfino il giorno e la notte sono artificiali, un’isola circondata da un mare artefatto e un tessuto sociale dove tutti sono attori professionisti. Lui però non lo sa. Sembra un déjà vu… di quei talk show televisivi dove solo apparentemente si recita a soggetto… con gli opinionisti che ti scodellano i verbo scientifichese. Insomma una vita perfettamente pianificata dalla regia per rendere il più possibile di successo lo show, seguitissimo dagli affezionati telespettatori.

Il protagonista, lui non sta recitando, è convinto che la sua sia una vita vera, non sa di trovarsi in un grande teatro con le telecamere e i microfoni, i fondali scenografici… e naturalmente il pubblico là fuori affezionato al suo personaggio. Chissà, forse oggi gli avrebbero perfino impiantato un chip, non si sa dove, perché il pubblico possa seguire in ogni dettaglio le puntate in diretta. Una inquietudine e un’ombra di sospetto cominciano però a serpeggiare nella mente di Truman, inizia a capire… e a nutrire un desiderio di evasione. Medita la fuga. Compito della regia e degli sceneggiatori è allora quello di dissuaderlo… perché the show must go on e perché il copione non contempla il forfait del protagonista. Chissà, forse ha un contratto da onorare. La chiusa è quella del lieto fine delle favole. Truman nonostante la sua paura dell’acqua si avventura sul finto mare dentro una barchetta ormai consapevole dell’inganno. Va a cozzare contro gli scenari teatrali e trova l’uscita. Si sottrae alla finzione del reality con il suo classico «Casomai non vi rivedessi... buon pomeriggio, buonasera e buonanotte!»

Lo spettatore esulta per il lieto fine. Lo schiavo del più famoso mito di Platone si è finalmente liberato, anche se rimane il sospetto che forse Truman potrebbe essere meno ingenuo di quanto si immagini.  Che anche lui faccia parte del gioco? Che sia il telespettatore il vero Truman che stanno prendendo per i fondelli? Si spegne la tivù con la sensazione che forse l’inganno è più sottile e ci coinvolga tutti... che l’uscita di Truman sia un’uscita di sicurezza ben preparata dalla regia, giusto per illudere che è tutto a posto, rassicurando l’audience che finalmente la verità è venuta alla luce, che possiamo stare tranquilli perché l’imbroglio è stato smascherato....

Nel Bel Paese il genere reality si è evoluto. Il geniale film diretto da Peter Weil - interpretato da Jim Carrey candidato a tre Premi Oscar nel 1999 e premiato con Golden Globe - è stato ormai surclassato da un reality di nuova concezione. Noi abitanti del Bel Paese quando vogliamo ci sappiamo fare, il neorealismo cinematografico trova nuova linfa con attori non professionisti, talvolta ignari di trovarsi sul set. Il vecchio virtual reality è ormai andato in pensione, a parte i nostalgici dell’isola dei famosi che ancora riescono ad appassionarsi alle vicende soporifere degli illustri naufraghi. Nel caso del carpentiere di Mapello, il genere spettacolo della realtà ha ormai superato il ristretto perimetro dello schermo, in una sceneggiatura che coinvolge opinione pubblica, istituzioni e sistema mediatico. Il nuovo reality non è più confinato su un’isola-teatro, è direttamente implementato nei fatti di cronaca con omicidi veri. Nel nuovo genere neorealista, un reality spregiudicato e innovativo, il confine tra realtà e fiction è sempre più mobile e indeterminato, creativo e spettacolare, innestato sulla cronaca.

Lo schema del reality show, da Survivor al Big Brother, è rimasto apparentemente intatto con tutti gli elementi mediatici che coinvolgono il pubblico, le nomination, i giudici, le eliminazioni, il commento degli opinionisti e la critica con l’epilogo di un vincitore. Quello che accomuna tutte le formule è la presenza di sistemi di registrazione (telecamere e microfoni) in grado di seguire i protagonisti nella loro intimità (più o meno virtuale). Tutta l’operazione che riguarda la sceneggiatura e le istruzioni di regia rappresenta invece la parte occulta, la più complessa, quella che pianifica la narrazione e costruisce la storia per il target che sovente crede davvero che il reality sia come il mondo del dismagamento e del disincanto. In tutte le varianti il confine tra realtà e finzione è indeterminato, contaminato e mescolato per rendere il serial suggestivo e coinvolgente.

Nel caso Bossetti il reality ha definitivamente superato la ristretta location del teatro, quella angusta relativa alla situation comedy, una ambientazione che caratterizza i personaggi e la loro interazione emotiva, il recinto ristretto dove le telecamere indugiano sulla nudità psicologica di un attore nature. La soap opera con la fidelizzazione dello spettatore, il tema monocorde della telenovela… sono modelli obsoleti. Il reality è entrato nel vivo del Paese senza più remore di privacy né confini di genere letterario, in una contaminazione di stili narrativi. La sceneggiatura è diventata a tutto campo, con un interprete consapevole di trovarsi a recitare come protagonista involontario e suo malgrado. Il nuovo Truman è senza contratto.

Il caso Bossetti è un nuovo modello di reality con la sua brava sceneggiatura a partire dagli oggetti di scena, quei reperti (nanogrammi di materiale genetico) che per esistere hanno bisogno di una regia e di un bravo scenografo. Per quanto si possa essere profani si sa che alle intemperie per mesi la doppia elica del Dna non solo ha qualche défaillance, non soltanto diventa illeggibile, ma forse perfino passa a ‘miglior vita’. L’acido desossiribonucleico di un muratore, per quanto possa essere risultato di  una peculiare evoluzione darwiniana, non esiste in natura come un ‘nucleotide d’amianto’, di ottima qualità dopo mesi in un campo all’aperto. È un theatrical property che lo scenografo predispone per offrire l’input narrativo e per dare il ciak si gira.

Che poi si voglia di dimostrare che sia o non sia il Dna del carpentiere - quello che la fiction fa trovare sul cadavere della povera ragazza - fa parte delle varianti di un copione ancora in fieri e con tutta la suspense di un acido nucleico che, per quanto impossibile, è parte indispensabile per sviluppare il film e offrire tutto il supporto di effetti speciali, opinionisti, genetisti, nomination.... La fiction ha i suoi nessi e i suoi percorsi collaterali, le sue uscite di sicurezza, proprio come Truman, nel caso il telespettatore cominciasse a subodorare il finale e la storia perdesse tutta la suspense. E poi, nell’ottica dello spettacolo, non sembra così importante trovare i veri assassini, anche perché in un reality la verosimiglianza basta e avanza per un telespettatore in cerca d’emozioni.

Il tema della paternità con la storia del vero padre, digressione sul modello manzoniano – una monaca di Monza o un Innominato – costruisce il nuovo reality  su base genetica, un assommoir con tutto l’albero genealogico e la saga di una famiglia nel suo sviluppo storico, come in tanta letteratura verista e naturalista. La fiction è davvero intrigante, ricca di colpi di scena con i classici ingredienti che suscitano sdegno e commiserazione, un romanzo dove provette, alambicchi e  agitatori molecolari la fanno da padrone con il contorno di alleli, mitocondri e nucleotidi, un versante ricco di ricadute scientifiche, di onorari e di contratti commerciali.

Lo spettatore del reality viene informato che la prova di paternità dimostra inequivocabilmente che il protagonista non è figlio del padre legale. Il fatto è ribadito in ogni puntata del serial, ricordato agli smemorati, riconfermato con l’enfasi di un fatto rilevante per comprendere la storia in tutte le sue sfaccettature e i suoi percorsi narrativi collaterali. Per seguire il reality occorre almeno una infarinatura di ‘geografia della cellula’. La madre del protagonista è esposta alla gogna come adultera e fedifraga, fa parte del copione, anche lei assoldata nel reality senza contratto.

In un reality ovvio che non serve che la prova di paternità sia stata fatta davvero o che vengano trasmessi i risultati del test. All’audience è stato detto che il protagonista non è figlio del padre legale, confermato geneticamente, ribadito mediaticamente, è di pubblico dominio.  Qualcuno subodora che potrebbe trattarsi di un bluff perché non c’è riscontro documentale, solo parole e suggestioni, allusioni e circonvoluzioni? Sono i soliti complottisti, i san Tommaso che ci vogliono sempre mettere il naso,  che perdono di vista il nucleo narrativo e si smarriscono in quisquiglie e pinzillacchere. Al telespettatore deve bastare e avanzare la comunicazione di servizio. Un reality non ha bisogno di un naturalismo letterario alla Zola con il suo J’accuse.


Il nuovo genere letterario, mediatico-genetico-forense, forse sta per arrivare a conclusione. La storia prevede il lieto fine come il Truman show? La sceneggiatura è top secret. I bene informati sussurrano che l’uscita di sicurezza c’è, che gli sceneggiatori l’hanno trovata.... Altri sono convinti che il reality può riservare ancora molte sorprese proprio come in un romanzo avvincente e imprevedibile… 

1.073 commenti:

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Vanna ha detto...

Condivido in pieno Pino!
Vediamo cosa accadrà.
Un caro saluto.

Sanndro ha detto...

@ismaele
"Il sensore del worldview-1 e' pancromatico (cioe' in bianco e nero) " [cit]

"pancromatico" però io direi che vuol dire sensibile a tutte le lunghezze d'onda dello spettro visibile (sintetizzate per comodità nelle tre bande ottiche: rosso, verde e blu).
mentre "monocromatico" è quello che indica una sensibilità ad una sola di esse (per cui poi rappresentare solo col colore pieno, l'assenza di quel colore, e le scale di chiaroscuri in mezzo).

Sandro

Anonimo ha detto...

SECONDA UDIENZA PER BOSSETTI

http://www.ilsussidiario.net/News/Cronaca/2017/7/6/MASSIMO-BOSSETTI-Processo-d-Appello-seconda-udienza-foto-satellitare-e-la-questione-della-perizia-sul-Dna/772481/

TommyS. ha detto...

Sandro e Ismaele

Come riportato negli articoli dei media online odierni, la questione principale relativa all'immagine satellitare è quella del fatto che la Procura di Bergamo ne ha negato l'esistenza (di quella specifica e sembra anche di altre) sino a quando, alla prima udienza dell'Appello, la difesa l'ha prodotta. E questo è decisamente grave.

Scontato che a questo punto la difesa, oltre ad insistere affinché l'immagine da lei prodotta nonché quelle a loro volta prodotte dal PG Martani siano acquisite agli atti, che le medesime siano sottoposte a perizia. A quel punto potremo sapere se davvero la risoluzione di quelle immagini opportunamente affinate sarà dirimente.

Rimane comunque evidente agli occhi di chi come noi esamina l'immagine riportata da Macchianera che non sembra vi siano perlomeno n°3 pixel scuri in qualche modo allineati a testimoniare della probabile presenza del corpo a fine gennaio 2011.

Dudu' ha detto...

http://www.adnkronos.com/fatti/cronaca/2017/07/06/caso-yara-difesa-bossetti-concedete-perizia-dna-non-condannatelo_ipImfQUGVbnldZiju35mNN.html?refresh_ce

Negata la visione del video satellitare.
Non é un elemento nuovo e loro "non si fanno suggestionare" ( ehh???)

Pino,
Seguo Paolo Amaro, mi piace il modo di proporre gli argomenti, deduzioni e contro deduzioni.

Ismaele,
Nel percorso drammatico di questo caso la politica é sempre stata molto presente..

Se c'é il mtdna Brena chiedi, fai piovere sul bagnato ..é da troppo che qui ce lo chiediamo tutti ( fà piacere sapere non siamo gli unici).

Paolo A ha detto...

Dudù

Il divieto non riguarda la foto satellitare, i documenti nuovi devono essere acquisiti per essere mostrati, mentre il divieto dei video riguarda l'eventualità che la difesa possa introdurre in maniera surrettizia nuovi elementi documentali non acquisiti a dibattimento.

antrag ha detto...

Un'azione di resistenza passiva di natura dialettica sarebbe opportuna.
Evitando di confidare nella cassazione.

Dudu' ha detto...

Paolo A,

http://www.masterlex.it/diritto-civile/giudizio-appello-ammissibili-nuove-prove/

Stante questo articolo nuove prove sono ammesse se hanno in sé la forza di eliminare dubbi e incertezze.

Riporto da Adnkronos :

«Nessun video 'ricostruito' verrà proiettato. Noi non ci lasciamo suggestionare, ma il video non ci serve: avete già depositato 258 pagine di motivi di appello e altre 110 di motivi aggiuntivi, c'è scritto tutto anche in modo esteso".
Alla difesa, che ha iniziato l'udienza chiedendo di poter proiettare in aula dei documenti, la decisione della corte 'smorza' le armi. Le foto e le slide "di cui abbiamo la sicurezza che fanno riferimento a documenti e trascrizioni sono ammesse, quelle nuove o che sono vostre deduzioni no",»

Non sono state ammesse. Se non ci sono errori nell'articolo.

Dudu' ha detto...

Aggiornamenti dall'aula (delle 10.30 circa, un cittadino )
AGGIORNAMENTI PROCESSO DIRETTAMENTE DA BRESCIA.

«Pausa tecnica in aula. Devono predisporre degli schermi, perché la difesa ha chiesto di poter produrre delle slide durante l'arringa. C'è stato un po' di battibecco in proposito, le parti civili si sono opposte, ma il presidente ha acconsentito a patto che in quelle slide non vengano proposte ricostruzioni o tesi che non facevano parte del processo di primo grado. L'aria è molto tesa. Ora ha finito di parlare Pezzotta, e quindi si parte con gli avvocati difensori. In aula c'è anche Giampiero lago Staiti e gentile. Al banco della difesa c'è Gianluca Neri, la persona che ha rintracciato l'immagine satellitare, e ovviamente il professor capra denti e tutto i consulenti della difesa.»

Vanna ha detto...

Paolo A ha detto:
....." i documenti nuovi devono essere acquisiti per essere mostrati, mentre il divieto dei video riguarda l'eventualità che la difesa possa introdurre in maniera surrettizia nuovi elementi documentali non acquisiti a dibattimento."

Lo pensi tu questo o è ufficiale o è nei codici?

Se la difesa di un condannato riesce a presentare il nuovo trovato all'ultimo momento, perché deve essere considerato " surrettizio"?
E' evidente che "il nuovo" dimostri qualcosa che potrebbe portare con sé, a grappolo, ancora altro.
Semma dovesse negarsi, è capziosa o surrettizia invece la negazione in sé: non far vedere, non a porte aperte,non accogliere richieste.



Vanna ha detto...

Da Dudù, grazie!

http://www.masterlex.it/diritto-civile/giudizio-appello-ammissibili-nuove-prove/

"...In ogni caso, proseguono i giudici, anche per meglio giustificare la miglior praticabilità del primo orientamento nei confronti del secondo: “se indispensabili sono solo le nuove prove la cui necessità emerga dalla stessa sentenza impugnata, prove delle quali non era apprezzabile neppure una mera utilità durante il giudizio di primo grado, va da sé che rispetto ad esse la parte si è trovata, per causa che non le è imputabile, nell’impossibilità di proporle”. Non si tratta, però, di vanificare od alterare il regime delle preclusioni istruttorie del primo grado, ma di contemperarlo con il principio della ricerca della verità materiale. In tal senso, ciò che alla Suprema Corte preme segnalare è, in sintesi, che il regime delle preclusioni istruttorie non è un carattere tanto coessenziale al sistema da non ammettere alternative, essendo soltanto una tecnica elaborata per assicurare il rispetto del contradditorio, la parità delle parti nel processo e la sua ragionevole durata, tecnica che ben può essere contemperata (secondo modalità pur sempre rimesse alla discrezionalità del legislatore) con, appunto, il principio della ricerca della verità materiale.

In definitiva, quindi e per concludere, il divieto di iura nova non è sempre valido: in casi eccezionali, infatti, è possibile chiedere l’ammissione di nuovi mezzi di prova, ma a condizione che questi siano necessari per decidere, in quanto indispensabili per eliminare le incertezze...

Mi sembra che sia "necessario per decidere" appurare che Y. non era lì fin dalla sera del 26.

Comunque se fosse così, tutto si dovrebbe riscrivere, non credo che lo faranno.

Vanna ha detto...

Da Dudù la nostra miniera:
"Aggiornamenti dall'aula (delle 10.30 circa, un cittadino )
AGGIORNAMENTI PROCESSO DIRETTAMENTE DA BRESCIA.

«Pausa tecnica in aula. Devono predisporre degli schermi, perché la difesa ha chiesto di poter produrre delle slide durante l'arringa. C'è stato un po' di battibecco in proposito, le parti civili si sono opposte, ma il presidente ha acconsentito a patto che in quelle slide non vengano proposte ricostruzioni o tesi che non facevano parte del processo di primo grado. "

Si acconsente "a patto che in quelle slide non vengano riproposte ricostruzioni o tesi che non facevano parte del processo 1° grado".


Ma da http://www.masterlex.it/diritto-civile/giudizio-appello-ammissibili-nuove-prove/
come scritto nel mio precedente post:
"...assicurare il rispetto del contradditorio, la parità delle parti nel processo e la sua ragionevole durata, tecnica che ben può essere contemperata (secondo modalità pur sempre rimesse alla discrezionalità del legislatore) con, appunto, il principio della ricerca della verità materiale."

In definitiva quindi e per concludere, il divieto di iura nova non è sempre valido: in casi eccezionali, infatti, è possibile chiedere l’ammissione di nuovi mezzi di prova, ma a condizione che questi siano necessari per decidere, in quanto indispensabili per eliminare le incertezze..."

Quindi è di oscura interpretazione che: "...non vengano proposte ricostruzioni o tesi che non facevano parte del processo di primo grado. "

Le prove ammissibili nuove devono eliminare incertezze da parte di chi?
Accusa o difesa?
E' ovvio che ammettere il nuovo è interesse di chi cerca la verità e non vuole incertezze.

Si stanno arrampicando sugli specchi.

Anonimo ha detto...

Le "immagini" del campo e i video li hanno campionati col commodore 64.
Salvagni e Camporini andate a cagare insieme al vostro cliente deviato.
Chi è che si sta arrampicando sugli specchi ?

Anonimo ha detto...

B è un sadico maniaco, è quello che ho sempre sostenuto.

Anonimo ha detto...

“l’esame del dna è stato ripetuto 101 volte, ma Bossetti è risultato positivo in 71 casi. Perché altre 30 volte il test ha dati esito negativo? Vogliamo approfondire la questione o basta questo per condannare un uomo all’ergastolo?”
Certo che basta, idiota.

Sandro ha detto...

oggi con la sua serie di commenti "anonimo" ci mostra di essere così felice da aver raggiunto, quasi, lo stato erettile di "barzotto".
alla sua anima gemella, ammesso ne abbia una oltre alla 'mancina', gli toccherà stappare una bella bottiglia di champagne per festeggiare!

Sandro

Dudu' ha detto...

Vanna,
Da un lato viene concesso nuovi documenti possano essere ammessi con determinate condizioni, al fine della verità.

Chi ha stabilito che le immagini prodotte dalla difesa non abbiano rilevanza? In teoria dovrebbero essere studiate per non ammetterle.

Ma, le condizioni dell'ammissione sono che devono essere scevre di dubbi, certe insomma.

Si deve prendere in considerazione che il presidente ha visionato le foto o quel che é, e non hà trovato quella certezza che dovrebbe essere dimostrata.

Rimane un fatto grave, alla richiesta nel primo grado, esistessero immagini satellitari da poter studiare,sia stato detto «no», non ci sono.

Dovevano dire: si esistono,le abbiamo studiate e non siamo pervenuti a una conferma ne altro. Le mettiamo comunque a disposizione del tribunale affinché pure loro ne prendano atto.

Non é avvenuto,lo hanno negato, queste si chiamano BUGIE in italiano, ma non spettava solo a loro decidere se erano rilevanti o meno.
In queste azioni é evidente il strapotere .

Non si può dimenticare la testimonianza dell'architetto Trivella documentale, "persa".

Il " cd" dell'apparecchio "perso".
L'"ip" violato.
I video " creati" in danno al procedimento giuridico, alla presunzione d'innocenza.

Hanno detto di aver consegnato tutti i raw data, poi ne saltano fuori oltre oltre il doppio..

Tutto a danno della difesa.

Possibile che comportamenti del genere non siano sanzionabili?

Queste sono azioni da far west.

Anonimo, ti auguro un bel coma etilico. Cin cin!

In attesa di avere news, una breve lettura interessante.

http://www.scienzainrete.it/contenuto/articolo/lisa-giupponi/giudice-lesperto-e-paradosso-della-prova-scientifica/marzo-2013-0

Anonimo ha detto...

Hahahahahhahah, mi scoccia andare al supermercato, ma che minchia, stasera mi stappo una bottiglia alla faccia di Salvagni.

Dudu' ha detto...

Dolce anonimo ,
Chissà che nello stappo il tappo si spiaccichi in gola e fuoriescano tutte le bollicine lasciandoti di stucco! Alla tua :)

Un commento da un sostenitore della difesa :

" TAGLIAMO CORTO, ECCO PERCHÉ QUEL DNA NON È DI BOSSETTI.

La mia idea, da curioso, da osservatore, è che con un po' di buona volontà, di accortezza di autocritica costruttiva, esista lo spazio, il piccolo pertugio - in questo specifico caso, perché solo questo specifico caso conosco - di salvare capra e cavoli senza dover ricorrere ad alcuna mediazione "di stampo democristiano" o dover fare gravi dietrofront.

Partiamo dal presupposto che io credo nella buona fede di tutti e non colgo, a priori alcun Gomblotto. Poi non dormo in piedi e conosco abbastanza, come tutti noi, il mondo.

Chi ha fatto le indagini, per mille ragioni, si è trovato di fronte a difficoltà enormi di ogni genere.

Hanno deciso una determinata pista investigativa perché partivano dal presupposto che la individuazione attraverso la Genetica forense di un determinato soggetto, desse garanzie di assoluta certezza. Questo in linea puramente teorica potrebbe essere vero, ma dovremmo trovarci di fronte a una scienza esatta e a tracce da cui estrarre campioni perfetti.

INVECE NON È COSÌ.

Tanto per fare un esempio, dei (declamati) 22.451 campioni prelevati in tutta tranquillità, in ambiente igienicamente ideale e con perfetta procedura attraverso la donazione volontaria di saliva, sono state effettuate le estrazioni di DNA a circa 10.000 soggetti. Gli altri sono andati al macero.

Bene, tra queste diecimila analisi, 800 provette, 800 prelievi salivari, hanno dato esito nullo. Cioè il 10% dei prelievi fatti in ambiente sterile non è servito a niente.

Zero risultato, zero DNA.

Avrebbero dovuto riconvocare quelle persone e fare tutto daccapo ecc ecc. Non è stato fatto.

Ma ho portato questo esempio non per fare polemica, bensì per sottolineare quanto sia labile questa pur meravigliosa scienza.

La vicenda di quel DNA è abbastanza chiara, almeno nei risultati numerici:
ci parlano di miliardi di miliardi e bla bla bla, ma quel DNA, il DNA di IgnotoUno è un DNA comunissimo.

Un DNA tipico di un certo territorio, l'Italia . Tanto è vero, lo ha fatto notare Marzio Capra, il soggetto Ignoto Uno condivide, è perfettamente sovrapponibile per 13 marcatori con il positivo di riferimento, lo Standard, utilizzato dal RIS .


Tredici marcatori STR NUCLEARI sono tra di loro perfettamente identici.

Ossia, applicando le regole che tengono dentro metà dei condannati dal DNA nel mondo, Ignoto uno è identico a uno Standard, un Prototipo pulito, perfetto, preso a caso nella popolazione italiana.

Questo cosa vuol dire?

Proseguiamo nei fatti, la soluzione viene da sé.

Esistono poi altri marcatori, sempre in quel DNA, che sono più rari in ambito italiano ma estremamente comuni tra le persone che abitano la Lombardia.

Tanto è vero che uno specifico marcatore, studiato in ambito europeo, ci dice chiaramente che la sua presenza, su 700 milioni di persone, avrebbe in quel pezzo di Lombardia una incidenza sul totale del 55%.

Questo, se da un lato andrebbe a restringere il campo di azione, di ricerca (quindi faccio bene ad andare a cercare DNA in Lombardia, o sicuramente in Italia), dall'altro la circostanza deve ancora più tenere desta la mia attenzione, l'attenzione di chi fa le ricerche per conto degli inquirenti.

Perché, non dimentichiamolo, avevamo detto e visto che Ignoto uno in tredici marcatori base è praticamente chiunque, chiunque in standard.

Tradotto: se per un qualunque successivo marcatore si commette il più piccolo errore, qualunque errore di valutazione, di scelta di una posizione piuttosto che un'altra, mi ritrovo sempre in Italia, mi ritrovo sempre in cieco verso la Lombardia, mi ritrovo sempre nelle valli di Bergamo: però NON TROVO MAI ALCUN ARCHITETTO DI AMSTERDAM ma sempre e soltanto un qualunque abitante di quelle Valli, anche se di marcatori ne ho 108 identici contemporaneamente.
(Segue)

antrag ha detto...

Anonimo quello che scrivi è da idiota.

Me ne spieghi il motivo?

Dudu' ha detto...

(Segue )

"Una volta che non ho corretto, per prima cosa, i coefficienti di frequenza su quei tredici marcatori iniziali, non potrò mai applicare le formulette di probabilità che avevo ritenute valide per quei tredici marcatori, questo semplicemente perché

Ignoto Uno non è il fratello gemello di tutti gli italiani a tredici marcatori,

almeno non lo è in aspettativa.

Non mi aspetto mai di avere lo standard RIS identico a Ignoto Uno.

Se lo è, vuol dire che le frequenze da me applicate, quelle benedette frequenze, sono sbagliate. Cioè avrei dovuto aspettarmelo..

Sono applicabili in generale, ma non danno alcuna garanzia per quanto riguarda quel ristretto ambito.

E studi corposi, bibliograficamente suffragati non esistono! Le dinamiche delle sottopopolazioni non sono sufficientemente note, checché ne dica Petrella.

Meno che meno, per ovvie ragioni, esistono studi che raffrontino un numero sufficientemente valido di soggetti figli dello stesso padre, ma di madri diverse.
QUALI SONO QUESTE OVVIE RAGIONI?

Presto detto:

Quante famiglie numerose può un Genetista analizzare? Poche, pochissime. Per trovare famiglie con tre/quattro (ma sarebbe meglio di almeno dieci) figli e ottenere uno studio serio, statisticamente significativo, allargheremmo gli ambiti al pianeta intero. E perderemmo le peculiarità dei genitori italiani e ancor più quelle della Valle Seriana, dove insiste, guarda caso, anche qualche raro marcatore che trovo solo lì, poi solo nel Galles o in Belgio.

Quindi, noi assumiamo, senza effettivamente sapere, che solo gemelli possano avere marcatori identici.
Forse ipoteticamente ci stiamo. Però poi becchiamo, dal punto di vista estetico, SOSIA DI RENATO ZERO, ad esempio, DAPPERTUTTO ma non abbiamo alcuno studio genetico sui TALEQUALESHOW.

Ma c'è poco da scherzare, chi conosce sa cosa intendo.

Difatti, la problematica delle falsi positivi resta.

Ulteriore prova la fornisce - prova che occorre essere molto attenti - il Dott. Portera.

(segue)

Dudu' ha detto...

(conclude)
"Portera è un bravo, bravissimo biologo. Ha svolto il suo lavoro con coscienza e ad un certo punto, molto prima che si arrivasse alla individuazione di Bossetti, si pose un dubbio:

può esistere una coincidenza casuale di paternità in un campione di sole poche centinaia di soggetti?

Teoricamente non dovrebbe mai accadere, se è vera l'affermazione che il DNA è irripetibile, che occorre girare galassie quasi infinite e bla bla bla.

Però sappiamo empiricamente che la realtà è assai diversa (il perché lo potrebbe spiegare un qualunque buon sistemista di Totocalcio o Lotto, non gioco, quindi evito. Ma so).

Torniamo a Dott. Portera e al suo Dipartimento Università di Milano.

Beh, fece il suo bello esperimento e su meno di mille campioni di un database universitario di BEN 15 MARCATORI A SOGGETTO, soggetti totalmente estranei tra loro, trovò ben 19 coppie assolutamente casuali suscettibili approfondimenti per rapporto di paternità.

Una coppia era addirittura al 99.9994% (ossia margine di errore sei sole volte su di un milione).

A quel punto quale fu il ragionamento, qual è il ragionamento:


aumentiamo il numero dei marcatori ed avremo la certezza.

NON È COSÌ.

Anche in questo caso, ancor più con quindici marcatori che mi danno un falso positivo quadridecimale (tre nove dopo la virgola e un quattro)
SE PRIMA NON CORREGGO LE FREQUENZE SU QUEL DETERMINATO TERRITORIO CON UN NUOVO STUDIO FATTO SULLA POPOLAZIONE DEL POSTO, MI PORTERÒ PER SEMPRE L'ERRORE APPRESSO.

Al più, potrò tentare di aggiustare un po con i correttivi, le formulette, ma lavoro sempre su ipotesi che sono smentite dai fatti.

IN CONCLUSIONE (tanto mi pare di aver fatto una gran bella confusione pure io con questo benedetto telefonino notturno) OCCORRERÀ FARE UNA PERIZIA.

TUTTI DOVRANNO FARE TESORO DELLA OPPORTUNITÀ DI BENEFICIARE DELLA PRESENZA DI PETER GILL, DIRE GRAZIE ALLA DIFESA CHE NE HA OTTENUTO LE PRESTAZIONI PROFESSIONALI E VEDERE RISOLVERLA SERENAMENTE.

SONO SEMPLICEMENTE ERRATE, TROPPO OTTIMISTICHE, LE FREQUENZE DEI MARCATORI.

Il lavoro sulle analisi magari sarà stato fatto pure bene, però vanno concretamente rivalutati gli ambiti. Un lavoraccio, Diggiamolo, ma va fatto.

VANNO BENE IN TUTTO IL MONDO IN LINEA GENERALE, IPOTETICA.
NEL PARTICOLARE DI UNA TRACCIA MISTA E DEGRADATA, IN QUELLA ZONA DELLA LOMBARDIA, CI SONO FREQUENZE ESTREMAMENTE COMUNI, UN COMPLESSO DI DINAMICHE, QUINDI, CHE VANNO STUDIATE A FONDO. OCCORRONO ESPERTI MATEMATICI FORENSI.

IL SOSIA BIOLOGICO ESISTE, ESISTE ECCOME.

Basta prendere UN PICCO 22 PER BUONO, E SCARTARE UN 80 ED ECCO CHE IN PERFETTA BUONA FEDE, LO HAI CREATO TU IL COSIDDETTO FRATELLASTRO."

Mi sembra condito da qualche divagazione , ma non manca l'essenziale.

vanna ha detto...

Far West dici Dudù,
peggio del far west, perché in quei momenti valeva la legge di tutti in quegli spazi sconfinati senza legge.

L'Italia ha le leggi, le strutture, gli strumenti, il personale per far funzionare le cose...a parole, in verità in questo caso, leggi-strutture-strumenti-personale-e aggiungo denaro pubblico e il nome del popolo italiano, sono utilizzati con iniquità.

Eppure guarda, Bossetti non sta messo bene, la difesa vogliono metterla in difficoltà, a me pare che anche la Corte d'Appello stia in gran difficoltà.
La difesa deve usare lingua tagliente e argomenti acuti riproponendo tutto il Rosario dei Misteri di questo caso.
Deve ri-fare il riassunto delle puntate precedenti con tutto quello che non è stato fatto come doveva.
E richiedere il già chiesto.
Poi sai ci sono anche i media da informare visto che tutto è chiuso e serrato, in nome del popolo italiano che è come le tre scimmie:
non vede perché non gli oscurano la vista,
non sente perché gli mettono i paraorecchi,
non parla perché gli tappano la bocca.
La democrazia al tempo dell' irrealtà.

Anonimo ha detto...

Poveretto, sono solo ricerche "latamente" pedopornografiche.
Spero che in galera glielo mettano in c.

Sandro ha detto...

@anonimo
"Spero che in galera glielo mettano in c.". [cit].
e, dicci... ti ecciti a pensare alla scena?
Ci pensi, te la immagini e... oplà: l'uccellino ti diventa barzottino?

Sandro

Dudu' ha detto...

Po-vero stolto..
Ma chi l'ha cresciuto questo..
Sparisci! Non sei degno di essere un umano!
Infame!

Ismaele ha detto...

@Sandro

"pancromatico" era anche un vecchio termine usato per indicare una pellicola in B/N che fosse sensibile a tutte le lunghezze d'onda del visibile. Ma sempre B/N era. Perche' e' sensibile a tutte le lunghezze d'onda del visibile, ma si limita a registrare l'intensita' totale di tutto lo spettro, non differenziandole.

Per avere un'immagine a colori, per questioni legate alla visione umana, bisogna comporre le informazioni di tre sensori: uno sensibile al rosso, uno al verde, uno al blu. Componendole, si riescono a riprodurre buona parte (non tutti) dei colori visibili dall'occhio umano. Nella pellicola (e in alcuni sensori, come il Foveon) questo viene ottenuto sovrapponendo tre strati di film sensibile (o silicio) separati da filtri cromatici. Molto piu' spesso, nei sensori di silicio, viene sovrapposta una matrice di microfiltri colorati, in modo che ogni sensel (elemento sensibile) registri l'informazione relativa ad un singolo canale o, piu' raramente, si usano tre sensori che ricevono tramite prismi colorati tre immagini filtrate (sempre rosso, verde e blu).

Tornando al sensore del Worldview-1, significa che ci da' immagini in B/N relative allo spettro del visibile (ci sono sensori per l'UV, l'IR, i raggi X, ecc.). 11 bit sono tanti o pochi? Dipende dalla gamma dinamica del sensore. Se ha una gamma dinamica molto ampia, si', concordo, sono pochini (ma non pochissimi!). Se ha una gamma dinamica piu' ristretta, allora non sono pochi. Anni fa "giocavo" con uno scanner di negativi con 12 bit per canale e ti assicuro erano possibili elaborazioni interessanti.

Naturalmente, ci concentriamo sui bit del sensore perche', come abbiamo spesso detto, la risoluzione spaziale del sensore e' appena sufficiente. Cioe', non distingueremo mai con chiarezza il corpo di Y, ma se ci fosse avremmo una piccola macchia nera di forma allungata che spicca molto chiaramente rispetto al prato, in virtu' del suo particolare abbigliamento. Io ho suggerito un esperimento relativamente economico per ottenere una foto dallo stesso satellite che comprenda un oggetto assimilabile al corpo.

Anonimo ha detto...

http://www.ansa.it/lombardia/notizie/2017/07/06/yara-difesa-bossetticorpo-rimaneggiato_a9e7b783-44f4-4142-8d1f-d8991716a9fe.html

Anonimo ha detto...

http://www.liberoquotidiano.it/news/italia/12431806/massimo-bossetti-difesa-contesta-movente-sessuale-taglio-slip-yara-posteriore.html

Ismaele ha detto...

Io comunque non la vedo benissimo: la data di inizio del processo e' pessima. Nella giuria popolare ci saranno diversi giurati che potrebbero essere tentati di chiudere prima di agosto... e raggiungere un accordo velocemente.

PINO ha detto...

I risultati della seconda udienza non si sono rivelati proprio rosei, per il Bossetti, stando a quanto riportato dai vari mezzi di informazione.
Si dovrà attendere, tuttavia, se la Corte conceda quanto richiesto dai difensori, in relazione ai risultati biologici.
Ciò lo sapremo, definitivamente, nel corso della prossima udienza, del 10 p.v..

antrag ha detto...

Ma paghiamogli gli straordinari purché facciano il loro dovere fino in fondo!

Paolo A ha detto...

ALFREDO MORI: "processo Bossetti : qualche particolare da chiarire CONTENUTO: PROCESSO BOSSETTI : particolari importanti da chiarire a Giangavino Sulas Siamo all’avvio del processo d’appello che vede imputato il muratore Massimo Giuseppe Bossetti, condannato all’ergastolo in primo grado perché ritenuto responsabile della morte di Yara Gambirasio. La ricostruzione della dinamica del delitto, come si può leggere nella sentenza di 1° grado, è una mera ipotesi fantasiosa, con un movente, quello sessuale, che sembra buttato lì proprio per indicarne uno ma non è nemmeno verosimile, non regge, perché avulso da ogni elemento di fatto emerso nel processo. Altra stranezza : i verbali delle udienze sono stati secretati dalla presidente della Corte di Assise di Bergamo fino alla conclusione di tutti i gradi di giudizio. Che ha la magistratura da nascondere, si chiedono i più curiosi? In effetti il processo di primo grado ha voluto tener nascosto all’opinione pubblica molte cose per dare addosso all’unico imputato, ritenuto colpevole a priori con una montatura mediatica senza precedenti : per esempio, tanti testimoni indicati dalla difesa non sono stati ammessi a deporre, di tanti altri ci si è accontentati dei “non ricordo” senza insistere nel chieder conto di incredibili smemoratezze. Un fatto piuttosto inquietante che la presidente Bertoja non ha voluto affrontare nel processo di 1° grado sono stati quei ringraziamenti dei ROS di Roma ad Hacking Team (azienda leader di sistemi di spionaggio) per l’aiuto da loro avuto per la soluzione del caso Yara (mail del 17.6.2014), il giorno dopo l’arresto di Bossetti. Che c’entrano i ROS di Roma con il caso Yara? É vero, esso avvenne poco dopo una condanna in primo grado a 14 anni del generale Gianpaolo Ganzer, capo dei ROS, per aver costituito un\'associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga, al peculato, al falso e ad altri reati. Insieme a lui furono condannati altri 16 imputati tra cui sei carabinieri del ROS di Bergamo, poi sciolto. Ringraziare Hacking Team di cosa di preciso? Credo sarebbe importante per condurre un dibattimento serio secondo giustizia non trascurare nessun particolare che potrebbe essere decisivo per un processo indiziario. Gli italiani più attenti vorrebbero sapere le ragioni perchè si siano impiegati quaranta agenti delle forze dell’ordine per arrestare in pompa magna un muratore che stava gettando una soletta, un’operazione video filmata che non è avvenuta neanche per i più grandi latitanti arrestati nei tempi più recenti. É molto importante che questo oscuro ed inquietante elemento emerso per hackeraggio – che altrimenti sarebbe rimasto sepolto tra vicende più o meno torbide – venga affrontato interrogando i protagonisti che sono David Vincenzetti, amministratore delegato di Hacking Team e Marco Valleri dello staff della stessa azienda, insieme all’allora ministro dell’Interno - ora degli Esteri - Angelino Alfano che fanciullescamente esultò per la cattura di Massimo Giuseppe Bossetti indicandolo con sicurezza, tra lo stupore indignato di chi conosce le regole dello stato di diritto, come l’ assassino di Yara Gambirasio. Chi glielo aveva assicurato? Forse proprio quelli di Hacking Team, fornitori del suo Ministero? Quando tutte le cronache che hanno seguito il caso per mesi e mesi davano per assodato che i responsabili di quell’orrendo delitto fossero SICURAMENTE PIÙ DI UNO, non esclusi elementi anche di sesso femminile. Grazie per l’attenzione. Alfredo Mori
Brescia, 30 giugno 2017".

Ismaele ha detto...

@Dudu': al di la' di come finira' per Bossetti, credo che nel giro di pochi anni la giurisprudenza, non solo italiana, finira' per ridimensionare il ruolo del DNA. Puo' essere utile, per esempio, come indizio per discriminare fra due o piu' sospettati. La ricerca a tappeto, soprattutto in un territorio ristretto e all'interno del quale le persone siano molto imparentate fra loro e' molto rischiosa, proprio alla luce delle considerazioni da te esposte. E parlo di DNA raccolto sulla scena del delitto nell'immediatezza dello stesso, di ottima qualita',per sua natura strettamente correlato al delitto (es. sperma in caso di stupro) e per il quale si possa escludere l'ipotesi di contaminazione intenzionale. Tutti requisiti che non sussistono nel caso di Bossetti, che percio' rappresenta un caso estremamente problematico anche in un momento, come il nostro, in cui si attribuisce grande importanza al DNA.

Il caso e' di enorme delicatezza e il giudice di appello ha una responsabilita' molto maggiore di quella della vita di Bossetti. Se dovesse emettere una sentenza di condanna unicamente basata sul DNA (quasi inevitabile, perche' gli altri indizi sono labili, la ricostruzione e' quantomeno lacunosa ecc.) costringera' la cassazione ad esprimersi su una questione cruciale che potrebbe avere conseguenze su processi in corso e futuri. E' vero che potrebbe accadere anche in caso di assoluzione, tuttavia questo dipenderebbe dalla posizione che prenderebbe la procura nel chiedere il ricorso.

Per Bossetti la vedo male. Non sarebbe il primo caso. Ho visto proprio ora che Gatti rinuncio', qualche anno fa, a chiedere la revisione del processo per il delitto Donegani (eppure da ergastolano avrebbe avuto poco da perdere...). Nel caso di Erba, altro caso estremamente dubbio, mi pare ci sara' la revisione del processo, tra l'altro sulla base del principio che i reperti vanno esaminati tutti (principio che se applicato al caso Gambirasio....). Certe cose fanno capire che ormai la prassi e' diventata questa: e' il verdetto di assoluzione ad essere emesso solo oltre ogni ragionevole dubbio, una tendenza che se si puo' comprendere alla luce dell'esasperazione della popolazione per il crescere dei delitti ma che pone molte questioni rilevanti.

Luca Cheli ha detto...

Ottima analisi Ismaele, non concordo però sul fatto che il ruolo del DNA verrà ridimensionato tanto presto: è uno strumento troppo "potente", troppo "comodo" per abbandonarlo o accettarne facilmente una riduzione d'importanza.

E dici bene che oramai si sono capovolti i principi giuridici e che è l'assoluzione a essere concessa solo quando essa è chiara al di là di ogni dubbio.

E hai anche ragione a dire che ciò è fatto per scopi politici, di controllo della società e per ottenere consenso.

Ma in questo contesto, appunto, il DNA è strumento fondamentale, naturale od artificiale che sia.

Ismaele ha detto...

In realta' io temo la "deriva tecnologica". Questo e' un caso vecchio, in cui si fa affidamento ancora ai dati delle celle telefoniche (si fa per dire, visto che c'e' stata la discussione sui settori). Ora le cose sarebbero piu' complesse. Ogni smartphone ha un sistema di localizzazione, piuttosto complesso. E, naturalmente, trasmette i dati a google. Google usa i telefoni android di tutto il mondo per realizzare una mappa mondiale che associa a coordinate GPS gli indirizzi MAC dei dispositivi wifi e gli ID delle celle. Succedera', prima o poi, che ci sara' una rogatoria a google per ottenere una posizione piu' precisa di un indagato di quella desumibile (si fa per dire) dalle celle telefoniche.

Solo che ci sono diversi problemi. Lasciando perdere le imprecisioni del GPS, eventuali errori software, ecc. i dati sulla localizzazione possono essere falsati, come sanno anche i ragazzi che giocano a Pokemon Go dal divano di casa. Oppure si possono usare sistemi alternativi: io ho un telefono con una versione di android compilata da me e priva di applicazioni google. Per la localizzazione, uso un sistema misto tra dati pubblici scaricati e usati in locale e un sistema che fa quello che fa google a livello mondiale, ma solo in locale sul mio telefono. Nel mio caso sarebbe difficile che google possa sapere dove sono in un dato momento (o almeno spero). Se un giorno dovessi essere indagato e si scoprisse che io ho volutamente installato un sistema di localizzazione offline, come verrebbe interpretata la cosa? Come il comportamento di chi ha qualcosa da nascondere? (solo perche', magari, mi secca essere geolocalizzato 24/24...).

Invece, ovviamente, qualcuno intenzionato a crearsi un alibi prima di commettere un delitto potrebbe sfruttare questa possibilita' a proprio vantaggio, contando su un uso sapiente della tecnologia.

A proposito di celle telefoniche, mi e' venuta in mente una cosa a proposito dei dati utilizzati durante il processo Bossetti, il telefono di Yara che sparisce e riappare, il famoso "Carro" che non si e' mai capito...

Sicuramente chi sigma ne sa molto di piu' e potrebbe spiegarne i dettagli. Io mi limito a esporre il problema. La rete GSM ha una nota vulnerabilita' che ha consentito alle polizie (e altre agenzie) di mezzo mondo di inserirsi tra il telefono e la cella telefonica per fare intercettazioni senza passare per il gestore. Per fare questo si usano dispositivi mobili (IMSI-catcher, a volte chiamati Stingray) a bordo di veicoli che "fingono" di essere la cella telefonica, quando in realta' si interpongono fra cella e telefono intercettando il traffico all'insaputa di questi. Io mi limito a ricordare sempre lo stesso dato: e' estremamente probabile che nella zona fossero in corso indagini piu' o meno segrete (antimafia, ROS, droga ecc.). Se sono stati usate tecniche del genere, questo non sarebbe noto nemmeno ai gestori e i dati delle celle sarebbero stati falsati.

antrag ha detto...

"Il sonno della ragione genera mostri"

Mai la frase si è dimostrata così vera come in questo processo.

Luca Cheli ha detto...

@Ismaele

Eccellente considerazione in merito agli smartphone come strumento di prova, il che rende la capacità di hackerarli ancora più rilevante in un contesto giudiziario.

antrag ha detto...

Il sonno della ragione ?

Una concezione della scienza positivistica, di fine ottocento, diffusissima dappertutto ... che ignora i limiti segnati dalla stessa scienza a se stessa con il riconoscimento dell'intrinseca indeterminatezza della natura e dell'impossibilità di dimostrare tutte le proposizioni sicuramente vere.

I mostri che si generano ?

Uomini, donne, fatti che non calzano i vecchi schemi scientisti superati da quasi un secolo. E allora gli individui sono triturati prima, per costruire assemblandone i resti e i trucioli quelli che appagano la ragione ormai in uno stato completamente letargico.

antrag ha detto...

Come cercare un ago in un pagliaio è stata definita la proposta di mostrare la possibilità di assenza del corpo in una certa data e in certo luogo laddove la fantasiosa dinamica del crimine lo poneva.

Ebbene ... tentare di scovare il responsabile di un atroce crimine tra due decine di migliaia di persone non potrebbe essere definita come la ricerca di un ago in un pagliaio?

Perché negare alla difesa quello che l'accusa ha manipolato in lungo e in largo ?


Siamo amministrati da uomini così!

Dudu' ha detto...

Speriamo
in futuro possiamo leggere qualche articolo decente, pensare che almeno 8 ore di udienza di ieri (06/07/2017)sono state ridotte a 10 frasi in croce divise per 2 (difesa e parti civili) é davvero sconfortante.

Benché io stessa abbia per diverso tempo pensato ad un maniaco sessuale sadico, non sò, intravedo la possibilità non sia cosí. Allora torno in brainstorming ..
Le ferite alle gambe potrebbero essere da difesa, quella alla natica é la piú profonda, forse data con piú rabbia e aggressività.
Potrebbe essere partito come approccio di effusioni (subite?)
ed é stata tolta giacca felpa e maglietta. Allo slacciamento del reggiseno forse semidistesa, , gli han fatto la ferita verticale al petto ,risulta leggera(?), forse in quel momento é riuscita reagire ,svegliarsi.mettendo in difficoltà gli aggressori, ha iniziato scalciare ricevendo ferite alle gambe, ha cercato di scappare e gli é arrivata la sferzata alla natica..dopo , in un secondo momento gli hanno messo il coltello alla gola..due tagli...incertezza..o due persone diverse che si sono scambiati i ruoli..

Ma poi chi può dire siano tutte contemporanee quelle ferite... e poi, le ferite ai polsi erano vitali o post mortali? Salvagni dà adito non fossero vitali, cosa centrano con una aggressione sessuale? Centrano fosse stata reclusa,seviziata da legata,appesa..e il polso descritto quasi staccato...erano le ossa staccate? Ed é il polso relativo alla traccia rappresentante una torsione magari? Quando la rottura? Post-mortalmente?

Sulle ferite ai polsi: sappiamo erano speculari, su uno piú profonda , erano verticali rispetto all'arto... Perché verticali..é stata tagliata una costrizione alta tot.cm..

Chissà perché penso all'omicidio Varani,al gusto del proibito di certi trentenni a caccia di soggetti da sodomizzare.. la vittima aveva pluriferite, con piú armi , lievi ma anche profonde,ore e ore di agonia, la morte sopraggiunge con una ferita ai polmoni... Quanto acetone gli hanno trovato... Forse neanche un pò impasticcato com'era... Non aveva segni di difesa alle braccia...

Mi tornano dei ricordi, delle confidenze di un non ancora trentenne gay,non si traveste,un pò mondano, simpaticone, vive a 100km da Brescia,e non disdegna ogni occasione per andarci, il ruolo di femmina gli si confà. Mi raccontava di locali notturni, della promiscuità, di facili rapporti, di quanto sia desiderato da uomini sposati apparentemente " normali"che in certi ambienti si scatenano....devo limitarmi, potrebbero esserci minori che qui leggono, ma credo sia suffientemente comprensibile ,(mal celato sig ) per scendere nella realtà,toccarla con mano.. e sporcarsi..non giudico, o forse si e cerco di non farlo..ci fú una frase che mi rimase impressa e di traverso:" ma sai quanti senza divisa .. sono f.....o , e mi han.. fot...".

E allora ecco, se tocchi la realtà, tutto appare piú consistente.
Forse hanno ragione Pelillo,Pezzotta e Salvagni..e anche Tironi.., e forse, i cani, hanno seguito le traccie di Yara su chi se le portava addosso giorni dopo
... magari gli piaceva il footing... la palestra...uno apparentemente normale si.. ma che frequenta certi tipi di locali, non disdegna qualche tiro di coca i fine settimana,e non disdegnava allungare qualche soldino al pusher di turno.. Che sembianze ha un maniaco,un perverso,un sadico? Non ha sembianze,ha segreti, ha eccessi,ha squilibri,ha frequentazioni nascoste, valigette scotch punteruoli coltelli foto droghe e no limits..può essere ricattabile..o figlio di ottima famiglia che gli allunga una mano...
Cos'é normale allora?
Chi lo appare di giorno e la notte si trasforma (come l'amico di cui sopra con simpatici video abbondanti nel telefonino)
O l'uomo Bossetti che rasenta la monotonia.. Cioé, questo raccontava bugie per portare a casa il pane... Troppe cose non convergono, c'é poco da fare.. le ferite ai polsi devono trovare una logica spiegazione insieme agli altri dati.
Fine brainstorming.

Gilberto ha detto...

Dudù
Non credo che Yara si stata oggetto di attenzioni sessuali, non credo che sia questo il motivo scatenante del delitto. Potrebbe essere che la ragazza abbia visto qualcosa che non doveva vedere? Alcune ferite potrebbero rappresentare una semplice messa in scena come argomentato dall’avvocato (corpo rimaneggiato per depistare)? Yara potrebbe non essere uscita con le sue gambe da quel centro sportivo…

Anonimo ha detto...

Nessuno stupro. Ma nemmeno nessun accanimento con la lama su parti intime. Ci su aspetterebbe che Il Mostro che arriva a rapire una ragazzina lo faccia per scopi ben precisi. I vestiti sono forse stati strappati via? Lacerati per mostrare il povero corpo nudo? Il sesso viene deturpato dalla lama? No. C'è solo tanta crudeltà e cattiveria dietro, una accanimento che per me può nutrire solo chi conosceva la vittima. Ma poi, quante 13enni italiane vengono rapite da sconosciuti italiani? Tanti numeri e statistiche per il dna, ma a ricostruzioni vince solo la fantasia personale. E di nuovo tocca sentire teorie dove una 13enne a due passi da casa e dalla palestra sale con lo sconosciuto che garbatamente si offre di darle un passaggio...sul carro impolverato e rumoroso...No, non si può.....
K

Vanna ha detto...

Gilberto condivido!
Penso anche io che avesse visto qualcosa.
Subiva in palestra atti di bullismo o pressioni varie?
Lo stereo che lei volle portare fu un preteso o una trappola?
Anche secondo me non uscì con le sue gambe da quel luogo.

K ( Kiba?)condivido anche te: il corpo tagliuzzato in punti precisi, le articolazioni anche furono colpite, quelle vitali per la leggerezza e l'equilibrio della disciplina che praticava. Non sono presenti tagli nei punti preferiti da maniaci sessuali.
Potrebbe essere stata una donna invidiosa dei successi di Y?
Troppo protetto il centro sportivo e tutti quelli che vi ruotavano contro.
Ogni tipologia di ipotesi sembrerebbe possibile, solo UNA è da scartare: che sia stato MGB per tutti i motivi che abbiamo ripetuto.

Chissà che non sia questo il motivo per cui infieriscono su di lui, per allontanare sospetti da altri.

Vanna ha detto...

E C.
chiedo scusa:
"Troppo protetto il centro sportivo e tutti quelli che vi ruotavano intorno. Non contro.

Dudu' ha detto...

Devo convenire con Luca Cheli,

" ..non concordo però sul fatto che il ruolo del DNA verrà ridimensionato tanto presto: è uno strumento troppo "potente", troppo "comodo" per abbandonarlo o accettarne facilmente una riduzione d'importanza."

Sarà un percorso sempre piú complesso anzi, con figli creati in vari tipi di assistenza,
malattie,modificazioni cellulari da contaminazioni,sostituzione di geni etc etc.
Si ridiminsionerà come é accaduto in altri paesi, nel 2050 si scoprirà che in carcere sono deceduti degli innocenti..costa cara la scienza.

Si ragazzi,
Anche a me non sembra aggressione sessuale.

La x sul dorso,vitale ? Non si sà. Le ferite agli arti inferiori da difesa secondo me é possibile. Se fosse stato vilipeso il cadavere... Ci vuole stomaco .. o essere strafatti, bevuti o impasticcati.

Anonimo ha detto...


Intervista a Salvagni.

http://www.bergamopost.it/occhi-aperti/quello-non-fosse-dna-bossetti/

Sarahkey

Ismaele ha detto...

Premetto che sono un incompetente in materia, ma mi fido di opinioni che ho letto da parte di persone apparentemente piu' informate.

Pero' la perizia della Cattaneo e' insoddisfacente.

Nel senso che da' le risposte alle domande sbagliate. Colpa di chi gliele ha poste, evidentemente... (beh, il perito viene chiamato dalla procura... non ha interesse a contrariarla...).

Io ancora mi chiedo che senso abbia la determinazione dell'ORA del decesso a 3 mesi da quella che si stabilisce come data della morte.

Analisi del contenuto gastrico dopo 3 mesi? (!!) Mah, saro' ignorante io... ma davvero mi chiedo cosa si possa ritrovare e identificare in un'organo dal contenuto fortemente acido in decomposizione da tre mesi...

Cosi' come il tentativo di determinare se le lesioni siano pre o postmortem.

La perizia avrebbe dovuto tentare di spiegare, ipotizzando situazioni, lo stato in cui e' stato ritrovato il corpo. Tenendo conto delle condizioni meteo (facilmente ottenibili a posteriori), lo stato di decomposizione e' compatibile? Perche' il viso si e' scheletrificato (se ricordo bene) mentre altre parti si sono corificate? Esistevano forme di vita in quel campo che potevano colonizzare il corpo? Ne sono state trovate tracce? Alla fine, da quel che ricordo, risposte precise a domande improbabili, risposte vaghe a domande piu' realistiche.

Per carita', si e' chiamata una celebrita' del settore... pero' un corpo in decomposizione da tre mesi tale rimane. Ha strumenti di laboratorio, non la palla di cristallo. D'altra parte la Cattaneo non mi e' mai sembrata particolarmente convinta della propria perizia, temo che il sospetto che la procura abbia voluto la migliore per dare maggiore autorevolezza alle proprie ipotesi accusatorie l'abbia piu' che sfiorata...

Sandro ha detto...

===differenze (di trattamento giuridico?) tra una perquisizione ed un hackeraggio degli smartphone (etc).===


*** ad una perquisizione:
- (il più dei casi, ossia se non in urgenza di cercare materiale pericoloso ben specifico tipo armi, esplosivi, droga) devi essere presente ed assistere;
- ti viene notificata all'atto;
- puoi far presenziare al tuo avvocato (che come per la tua persona, ha scopo di certificazione che nulla sia stato "aggiunto" o "manipolato" da chi la perquisizione sta compiendo);
- ti viene rilasciato l'elenco del materiale sequestratoti;

*** ad un hackeraggio:
- non ti viene rilasciato alcun elenco di cosa abbiano controllato (e come) nelle tue apparecchiature
- né tu né il tuo avvocato siete avvisati
- né tu né il tuo avvocato potete/dovete verificare che durante il controllo nulla venga "aggiunto" o "manomesso"
- viene fatta dovndo obbligatoriamente ricorrere ad "exploit zero" e "reverse engeeniring": due cose illegali per chiunque (specie gi exploit zero, che andrebero invece prontamente segnalati alle case di software e di antivirus) eccetto che per i "buoni" (gli auto-nominati "buoni")
- essendo fatto tramite l'uso di exploit zero (ossia ancora non pubblicamente scoperti) capaci di dare il pieno possesso della macchina ad "buoni-ignoti" da remoto, quando anche poi si volesse compiere una verifica forense delle operazioni su detta macchina compiute: sarebbe altamente improbabile per non dire impossibile, risalire risalire a chi realmente ha fatto cosa con quella macchina.

E si noti con attenzione che: un "hackeraggio" NON è paragonabile ad uan "intercettazione".

Perché:
- nell'intercettazione l'ascoltante può solo cristallizzare ciò che il sorvegliato dice; ma fisicamente il sorvegliante non ha la possibilità di aggiungere la sua voca alla registarzione, spacciandola per quella del parlante.

mentre:
- nell'hackeraggio, l'hackerante prende invece completo possesso della macchina altrui, e può farle fare quello che vuole tipo modificare files, aggiungere files, cancellare files, cambiare date ai files, creare una nuova cronologia dei siti visitati, cancellare e/o modificare i logs di sistema e dei programmi; acquisire immagini e audio da microfonoe videocamera, etc etc.


ah, si ma... ma si dirà:... ma, contro i "terroristi e i pedofili" è "un male necessario"(sic) un simile controllo invasivo e privo di garanzie reali, e allora... va ttuuutttto bene.... così bene che infatti non si perde occasione di vendere il mantra del:
--> "se uno non ha nulla da nascondere, allora si può rinunciare anche alla privacy e alle normali garanzie"

Frase che però è assai più illuminate nel suo vero e profondo significato, quando viene parimenti formulata in un:
--> "se uno non ha nulla da dire, allora si può rinunciare anche alla libertà di pensiero e di parola".


Sandro

Sandro ha detto...

@Luca Cheli
scrivi: "oramai si sono capovolti i principi giuridici e che è l'assoluzione a essere concessa solo quando essa è chiara al di là di ogni dubbio." [cit]

Ops! mi devo essere perso quando è stata fatta la "good company" e la "bad company" della Giustizia in Italia !

No, sai, perché... non è che se andiamo indietro nei tempi, le cose cambino, eh. specie in Italia (dove veramente ce ne han fatte vedere di tutti i colori ed in tutte le salse).

Forse, forse, ti confondi nel concetto (assai astratto, rispetto alla storia concreta) che sulla carta si cerca da sempre di fare passare: ossia che il potere inquirente e quello giudicante, siano poteri 'al servizio' della collettività/società.
Quando invece sono poteri (gli unici autorizzati nel nome dello Stato ad usare la coercizione) al servizio del mantenimento di qualsiasi status quo di turno (monarchia, fascismo, comunismo, repubblica, democrazia, etc); e servono a garantire le necessarie investiture, pubbliche ed ufficiali, di assoluzione ai vari ricchi, potenti, politici, colleghi, di turno (che senza il timbrino di ufficialità, se no c'è il rischio che la gente poi protesti o cerchi di farsi giustizia da sé anche nei confronti dei "bigs". e questo non sta bene. meno che mai se sei uno dei "bigs". la carna da cannone è da sempre altra. mai i generali).

si tratta di ingranaggio (ovviamente necessario) presente in ogni organizzazione sociale. però, se non si scava a fondo (anche e soprattutto nella "macchina", ben più che nell'ingranaggio) fino a comprenderne l'essenza, non è possibile individuarne correttamente i "guasti subliminali", o interpretarne/giudicarne i comportamenti quotidiani

Sandro

Dudu' ha detto...

K,
Brava!
".. Ma poi, quante 13enni italiane vengono rapite da sconosciuti italiani?"

I giornali riportano tanti casi di aggressioni su giovanissime: sono bulli sbullati, immigrati, fidanzati, mariti..

Grazie Sarakey per l'articolo.
Merita un plauso, mi ha ricordato il compianto Enzo Biagi.

Come ha scritto Ismaele, non c'é in balll solo il processare un uomo,é in gioco il diritto , le regole, il rispetto di esse.

L'appello deve farsi carico degli errori commessi, se non ci fossero(come disse qualcuno) non sarebbe stato nemmeno accolto.

Ma sarà un spartiacque,nel caso venisse condannato ci rimettono i cittadini oltre che il presunto innocente.oltre che i suoi figli moglie madre.. Guerinoni e avanti.

Due donne sono morte a causa di questa bellissima pirotecnica indagine ma nessuno ne parla.

Se assolto la giustizia (in quanto entità) avrà aggiornato sé stessa a beneficio del nostro futuro , la parola d'ordine é credibilità,serietà,opero per il cittadino,per la verità. Mai ho visto tanto offesa la verità dei fatti dimostrabili.
Deve essere credibile la giustizia.
Non un fantoccio in mano agli interessi di parte,agli interessi di una banca dati, agli interessi di laboratori privati . Ma chi paga tutta 'sta gente? Noi!

Ma pensa un pò!

antrag ha detto...

Il caso Contrada non DEVE confortarci!

PINO ha detto...

Il processo d'Appello, nella sua seconda udienza, è sembrato la ripetizione di una recita di cui già conoscevamo trama e personaggi, salvo il più deciso intervento degli avvocati di difesa del presunto reo, finalizzato ad ottenere le richieste avanzate nel testo appellante.
Più cementata che mai, nella sua convinzione, il complesso di tutto l'apparato accusatorio.
Questo, più o meno, ci è stato fatto sapere dagli scarni notiziari di fonti diverse.
Lo scenario di "QG", invece, ci ha offerto uno scenario a dir poco di farsa da teatrino, con le incontrollate escandescenze di Abbate, e gli inutili tentativi del pacifico Sulas, a poter dire la sua: insomma, una specie di tribunale aggiunto, con un presidente moderatore, che faceva fatica a farsi obbedire.
Se dovessi fare una relazione, di quanto abbia potuto desumere, dopo avere attentamente assistito alla trasmissione, inerente al caso Gambirasio, come un qualsiasi cittadino, dovrei, per essere onesto prima con me stesso, di non aver appreso nulla di nuovo, oltre quello che già sapevo e paventavo.
Anche in detta sede il cemento fa da padrone.

Ismaele ha detto...

Non sarei cosi' duro con QG: depurato dalla macchietta Abate messa' li' per esigenze di spettacolo (la solita storia Coppi-Bartali), e' stato utile per riepilogare lo stato delle cose. Per esempio, mi chiedevo se ci fosse il mitocondriale della Brena, e hanno detto che c'e'. Hanno anche detto che e' sangue, anche se con un giro di parole un po' contorto.

Sturlese Tosi e' un giornalista intellettualmente onesto (ma sorvoliamo sulla capatina al bar a chiedere se qualcuno conosceva la Brena :D ) che segue il processo con scrupolo da tempo. Nuzzi e' bravo nel ruolo di porre le domande giuste ad entrambe le parti (si vede l'esperienza del giornalista investigativo e secondo me Nuzzi si e' gia' formata un'idea precisa, data da elementi a conoscenza di pochi e/o non divulgabili)...

Purtroppo il programma deve piegarsi agli ascolti...

Vanna ha detto...

Pino buongiorno!
Le mie impressioni su QG di ieri sera. Sono allibita: come si può sopportare quell'abate tarantolato che balla sulla poltrona in perenne agitazione, che ha quasi impedito all'avvocato di difesa di terminare ed essere compreso poiché gli urlava sopra.
E il generale Garofano che con fare sornione ripropone sempre la validità di tutte le procedure...
Nausea... PERO' il conduttore, in confronto al passato, vedo QG raramente perché comincia tardi e finisce altrettanto e mi addormento. Dicevo il Nuzzi mi sembra che cominci a porsi domande, non è più come tempo fa, i suoi interventi sono stati ben calibrati.
Il povero Sulas era rassegnato.
Meluzzi ha detto qualcosa?
Un processo come questo, a porte chiuse, documenti chiusi, blinda tutto e ciò che viene fuori spesso può essere interpretato in un modo o nell'altro.
Ovvero come fa comodo: le telecamere sono necessarie.
L'avvocato è stato eccellente: chi diceva che non sapeva lavorare?
La dialettica non manca, neanche la padronanza del dna.
Meno male che c'è Internet, le notizie filtrano anche così non solo attraverso i Media.
Non credo che Camporini e Salvagni saranno ammutoliti a meno che non cercheranno di trovare scheletri negli armadi per impedire loro di avere credibilità.
Quando si vuole distruggere qualcuno lo si fa con arte sopraffina.
Sono più sicura che mai che dietro c'è altro che Bossetti e famiglia.
E finalmente la Brena è tornata alla ribalta, ma non solo lei dovrebbero far fare di nuovo la processione alle famiglie e alle amiche smemorate,al Walter che ancora non nominano.



Ismaele ha detto...

Nel frattempo, a Como...

http://www.liberoquotidiano.it/news/italia/12433390/olindo-e-rosa-sette-reperti-ignorati-dai-tribunali.html

"[...]la Corte di Cassazione aveva emesso una sentenza storica, che riconosceva alla Corte di appello di Brescia la competenza ad autorizzare l’incidente probatorio su sette elementi di prova presenti sulla scena del crimine, alcuni esaminati in parte, altri del tutto trascurati.[...]
c’è ancora qualche forza che si oppone a qualsiasi ipotesi di revisione, qualcuno che - evidentemente - teme o ritiene inutile la verità. Noi vogliamo credere che questo qualcuno agisca in buonafede, ma ha destato uno sconcerto generale apprendere che un pubblico ministero del tribunale di Como, nonostante la Corte di Cassazione abbia emesso la sentenza che obbliga Brescia ad esaminare gli elementi estromessi dal processo e la difesa dei coniugi abbia richiesto alla Corte di Assise di Como una immediata proroga al provvedimento di distruzione di tali reperti, con zelo ha espresso parere favorevole perché questi venissero immediatamente distrutti, ergendosi al di sopra della Corte Suprema stessa che, sentenziando in tal modo, ha sancito indirettamente anche l’importanza di queste prove, non per scagionare i coniugi, ma per garantire a questi ultimi un equo processo, quello che forse Olindo e Rosa non hanno avuto mai."

Vanna ha detto...

Ismaele grazie per il link.

Pensavo alle strane coincidenze geografiche: di Como sono anche gli avvocati di MGB.
Brescia e Bergamo sono vicine.
Il condannare senza indagini su alcuni reperti.
Il desiderio di distruggere ciò che non si è indagato.
Ribadire la condanna senza rivedere il tutto.
Anche a Erba c'era un tunisino che andava e veniva...

Niente di nuovo sotto il sole,anche la superficialità e l'iniquità, volute?

Paolo A ha detto...

http://ildelitto.it/index.php/it/211-bossetti-nella-storia-del-presidente-della-corte-guerra-fra-toghe-e-una-denuncia-caduta-per-frode

antrag ha detto...

La recentissima denuncia (ancorché archiviata) del presidente della corte potrebbe costituire arma di ricatto per la prossima sentenza da emettere ...

Nel nostro paese le cose funzionano spesso così.

Nautilina ha detto...

Vorrei capire il ruolo di certi opinionisti, assatanati a corrente alternata e secondo l'occasione (ma quasi sempre poco e male informati).
D'accordo per la libertà di pensiero, però non si possono diffondere notizie false o superate spacciandole per verità assolute!
E' necessario ridimensionare chi, non sapendo, dovrebbe tacere o al massimo esprimere dei dubbi invece di pontificare sul vuoto schiumando rabbia e bile per chissà quale motivo.

Intanto scopro che la traccia sul polsino risulta positiva al sangue, proprio come la 31G20. E' vero?
Questo però per alcuni non significa niente. "Il sangue potrebbe appartenere alla vittima", flauta il generale imperturbabile. Lui ha sempre la spiegazione pronta.
Sì, ma allora dovrebbero spiegare come mai un touch DNA può durare tre mesi sotto le intemperie!
In Australia c'è un altro clima, replica lui...però siccome la pioggia e l'umidità distruggono il DNA, come ricorda Salvagni, alle nostre latitudini e in pieno inverno se mai dovrebbe durare di meno, non di più...
Nel test su tessuti condotto da Charly Parker il DNA esposto all'esterno ha una durata di pochi giorni addirittura.
Quale sarà la verità?

E già che ci sono, spieghino meglio come mai il DNA di Ignoto 1 dev'essere per forza derivato da sangue e non provenire da trasferimento perché non se ne comprende la ragione.
Quello della maestra non sia mai, quello di Bossetti, invece, che altro può essere se non sangue...
Mi sembra un curioso modo di ragionare, molto unilaterale.

C'è poi una stranezza che mi è nuova: come fa notare Camporini, il taglio che ha raggiunto gli slip è stato inferto da dietro. Ma il DNA l'hanno trovato davanti, sulla parte anteriore degli slip.


PINO ha detto...

Ciao a tutti!
NAUTILINA,
che la traccia, con alone evidente anche ad occhio nudo, rilevata sul polsino del giubbino di Yara fosse sangue con relativo DNA, completo di TUTTE le sue componenti, ci fu rivelato fin dagli inizio delle indagini, con altre notizie, compresa quella attinente alla scoperta di altre tracce biologiche, compresa quella attribuita, poi, ad Ignoto1, che accompagnarono, a ritmo battente, il rinvenimento, del corpo della ragazza.
Si seppe, nel giro di pochi giorni, che il DNA riscontrato sul polsino, apparteneva all'insegnante di ginnastica di Yara, Silvia Brena, la quale, però, aveva un alibi che la scagionava completamente.
Così, nel giro di qualche settimana, la notizia fu eclissata, da altre "più interessanti", che portarono alla gigantesca, e costosissima ricerca di un altro DNA, meno chiaro ed incompleto, e del suo possessore.
Vi consiglio di leggere quanto, a tale proposito, il contenuto del link che riporto in calce:


www.ilgiornale.it/news/politica/1191680.html‎Copia cacheSimili

Pino ha detto...

p.s. Scusatemi l'arrore il link è questo:


http://www.ilgiornale.it/news/politica/1191680.html

Ismaele ha detto...

@Nautilina: alcuni dettagli sono stati poco o per niente discussi perche' non quadrano con la ricostruzione. Se dicono che l'assassino non ha spogliato e rivestito Y, allora non si puo' dire che il dna si trova davanti, perche' questo fa immaginare uno stupro consumato con tutta calma.

@Vanna: e, aggiungo, anche in quel caso spaccio di droga (il lavoro di Azouz).

E a Brescia si e' anche consumato il caso dei coniugi Donegani, con la condanna del nipote. L'avvocato era riuscito a convincere due testimoni a parlare, dopo tanti anni, e voleva chiedere la revisione, ma Guglielmo Gatti (che sconta l'ergastolo) non ha voluto saperne. Per non affrontare altri processi. Se un condannato che si proclama innocente e non ha nulla da perdere rifiuta una possibilita' del genere, beh, questa e' la sconfitta totale della giustizia. All'epoca mi interessai molto al caso, che ebbe un clamore mediatico solo iniziale. Quasi nel silenzio dei media, arrivarono velocissimamente appello e cassazione. Anche li' i RIS (guidati da Garofano), anche li' DNA, anche li' movente... poco plausibile (avrebbe ucciso gli zii perche' invidioso della loro vita allegra???!!!). C'era anche il dettaglio del nipote della vittima, carabiniere, che era arrivato da lontano proprio per scoprire che gli zii erano appena spariti. E in casa dei coniugi uccisi molte foto che svelavano una attivita' in un giro di scambisti (solo?). Ma ormai rimarra' soltanto la verita' processuale.

antrag ha detto...

Entrare per caso e distrattamente nella sala operatoria di un ospedale mentre si cerca il parente malato.

Convincersi immediatamente e acriticamente di aver visto un gruppo di persone che ne sevizia un'altra ipnotizzata su di un lettino.

Correre subito dalla polizia a denunciare il crimine in atto.

In queste tre frasi si condensa il comportamento di PM e corte in questo processo.

Anonimo ha detto...

@Pino

Si seppe, nel giro di pochi giorni, che il DNA riscontrato sul polsino, apparteneva all'insegnante di ginnastica di Yara, Silvia Brena, la quale, però, aveva un alibi che la scagionava completamente.

Ora, Silvia Brena aveva forse un alibi per la sera della scomparsa. Poi se con forzature evidenti fai coincidere la data della deposizione nel campo con quella della scomparsa, allora Silvia Brena ha automaticamente un alibi anche per la data di deposizione del corpo nel campo. Non sto dicendo che Silvia Brena sia colpevole o coinvolta; non me ne frega niente - in questo contro - di chi abbia ucciso Yara, perché l'importante è che Bossetti non venga condannato in base a ipotesi fantasiose e non provate. Sto dicendo che questo è l'ennesimo esempio di come i fatti (o la mancanza di fatti) vengano bellamente piegati alle esigenze dell'accusa. Ma questo tu lo sai già.

Con simpatia,
Haddock

Paolo A ha detto...

Il DNA della Brena, trovato ad aprile, serviva a sostenere l'esistenza di quello di Ignoto1, sono due DNA perfetti secondo la deposizione dei due esperti della Polizia, troppo perfetti per essere veri.

La Brena non c'entra niente con la scomparsa di Yara.

Vanna ha detto...

Paolo A perché continui a dire che non c'entra nulla?
In base a quale sicurezza lo affermi?
Per quanto riguarda questo caso c'entra tutto e il contrario di tutto.
Quella sera lei era intercettabile e si conosce ciò che ha fatto. Dopo?
E' sicuro che Y sia scomparsa quella sera o che invece non sia rimasta in palestra e prelevata il giorno dopo?
E sicuro che sia stata portata subito a quel campo?
Non possiamo saperlo con sicurezza.
Quindi certi spostamenti e certe esclusioni non esprimono chiarezza.
Quel dna con mitocondriale è visibile e certo e andava indagata a fondo.
Il dna di B. invece non ha mitocondrale e quindi è di discutibile provenienza.

Può essere che quelle tracce di Bossetti e della Brena, siano un depistaggio
ma a parità, gli scenari dovevano essere aperti per tutti e due con la stessa determinazione.

Paolo A ha detto...

Vanna

Ignoto 1 non è Bossetti, circa il fatto che per me la Brena non c'entra nulla, faccio una semplice osservazione: come mai gli unici DNA perfetti sono quelli all'esterno del corpo e cioè Ignoto1 sugli slip e quelli della Brena sulla manica, mentre quelli sui guanti, trovati all'interno della tasca del giubbotto, sono profili parziali e mi riferisco al profilo di Uomo1 e Donna1?

Che spiegazione dai?

Ismaele ha detto...

@Paolo A:

forse perche' il DNA dei guanti e' soltanto DNA da contatto, mentre almeno quello della Brena e' molto abbondante.

E' sicuramente una cosa da spiegare perche' sia stata esclusa senza giustificare la presenza di una traccia di natura particolare (sangue), che puo' essere stata lasciata solo immediatamente prima della sparizione di Y o tra la sparizione ed il ritrovamento del corpo.

Se e' sangue, non e' cosi' facile per l'ipotetico assassino procurarselo per inquinare le prove. Non dico che debba essere incriminata, ma la natura della traccia esige una spiegazione. Fosse donatrice di sangue, per esempio, allora non solo sarebbe scagionata, ma ci sarebbe un indizio su chi puo' aver contaminato.

Vanna ha detto...

Da Paolo A:
http://ildelitto.it/index.php/it/211-bossetti-nella-storia-del-presidente-della-corte-guerra-fra-toghe-e-una-denuncia-caduta-per-frode


Conosce l'ambiente e il territorio:
Enrico Fischetti è stato per diversi anni giudice a Bergamo
Essendo stato esautorato ingiustamente ( guarda un po’ l’iniquità) nella nomina a presidente del tribunale,
ha fatto ricorso ed ha vinto.
Si combatte per il potere: a favore o contro?
Non è chiaro.
Ma ha avuto una querela andata a vuoto per “ falso ideologico e materiale, frode in processo penale e depistaggio, favoreggiamento personale, in concorso con altri magistrati di Brescia, ma senza seguito.
Queste notizie sono rassicuranti, si fa per dire, di “certezze”: si ripropone il 1° grado.

Vanna ha detto...

Paolo A,grazie per la risposta.
Che Ignoto 1 non è Bossetti, ok, questo l'ho capito.
Che i due dna "perfetti" forse intendi dire che lo sono dopo tre mesi all'aperto?
In realtà il visibile e completo è quello della Brena, l'altro è monco.
Se deve valere il dna monco di B perché sta lì, deve valere anche quello della Brena, intero, che sta là: presa trascinamento o strattonamento.
Se vogliamo interpretare il motivo di uno, si dovrebbe interpretare anche il motivo dell'altro che invece è stato scartato subito.
In più un giubbetto nuovo e la Brena l'avrebbe solo salutata da lontano.
Non c'è stato contatto tra le due dicono, ma sembrerebbe di no dalla macchia!
Il dna sui guanti, trovati all'interno della tasca del giubbotto, profili parziali Uomo1 e Donna1 e non sono stati mai ricercati!
L'hanno motivato?
Si scartano così altre tracce?
Chissà perché.
Anomalie e confronti mal fatti, non fatti,troppo fatti.
A comodo.

Dudu' ha detto...

Sandro,
Sempre ficcante.
Io sempre in attesa venga dimostrato di chi é figlio Bossetti.

Sempre che a Dan.F non disturbi, e sempre abbia compreso da dove sono spuntati ben 16 (o 17? Anche questo non é chiaro in motivaz.) cromosomi su Y.
In un campione da 36picogrammi/mcl (LCN)hanno raggiunto la certezza della paternità senza una madre disponibile.

Quando, in un processo, con campioni (perfetti) raccolti in conformità, di madre padre e figlia , il ctu la sbaglia con kit diciamo forse scaduti.

Primo grado: paternità accertata,é il padre.

Appello: non accolta nuova perizia, sbaglio impossibile,é il padre.

Cassazione ( passano gli anni):

Cassata: l'appello doveva farsi carico delle rimostranze.
Quali?
Non era possibile fosse rimasta incinta in un periodo di assenza del potenziale padre, non solo, kit scaduti non sono ammessi nelle direttive imposte da linee guida internazionali.

Il genetista Garofano lo sà ?

http://www.neldiritto.it/appgiurisprudenza.asp?id=11798#.WWFZ_xmpWBa

Vi impongo di leggerlo.
E mi scuso tanto per il tono.

Ismaele ha detto...

@Vanna: alla fine questo giudice deve prendere una decisione importante che potrebbe offrirgli ottime motivazioni per la sentenza finale: disporre o no la perizia sul DNA. E' una decisione solo in apparenza semplice, perche' il diavolo si nasconde nei dettagli.

Non sono un esperto di diritto, ma pare che non fu consentita in sede di incidente probatorio perche' la difesa avrebbe dovuto chiederla prima di certi termini. E' comprensibile la riluttanza della difesa, comunque, a chiederla entro i termini, sia perche' poteva cristallizzare una pesantissima prova a carico, sia perche', oggettivamente, sono stati privati di molti atti che ritenevano importanti, persino durante lo svolgimento del processo (in effetti e' probabile che insistessero sui raw data proprio per valutare se richiedere la perizia prima dei termini).

A voler pensar male, puo' darsi che abbiano ottenuto informazioni sullo stato dei reperti che gli consentono di ipotizzare un risultato poco chiaro della perizia, e quindi ora la chiedono con forza.

Siccome e' un processo d'appello, il giudice dovra' valutare se e' stato compresso il diritto di difesa. Ci sono ottimi motivi per ritenere di si', d'altra parte la difesa avrebbe potuto chiederla molto prima, e non lo ha fatto. Siccome questo comportamento potrebbe essere visto come strategia difensiva e siccome il risultato della perizia sara' presumibilmente ancora meno chiaro dei precedenti (sono rimasti i campioni peggiori), il giudice dovra' valutare se la perizia possa ristorare il diritto di difesa leso oppure avere solo lo scopo di indebolire l'accusa. Ci sono molti tecnicismi giuridici in proposito, che renderanno la decisione difficile in ognuno dei due casi e potranno essere impugnate in cassazione. E' comprensibile che il giudice voglia emettere una sentenza motivata e al momento e' oggettivamente difficile, considerate tutte le anomalie del caso. D'altra parte, se la concedesse (ed e' considerato fatto eccezionale) rischierebbe di trovarsi nella situazione di emettere una sentenza ancora piu' dubbia. Se ho capito bene, e' a fine carriera e quindi non dovrebbe essere intimorito da ricadute sulla propria carriera. Ad ogni modo, conosceremo la sua decisione nel giro di pochi giorni.

Paolo A ha detto...

Vanna e Ismaele

Il DNA della Brena con quello di Ignoto1 sono stati trovati all'esterno e stranamente hanno avuto lo stesso destino, sono andati esauriti entrambi.

Come mai due campioni abbondanti, specialmente quello della Brena, si sono esauriti, perché i RIS esauriscono i campioni sistematicamente e non lasciano niente per controanalisi, questo fatto è molto strano, nel caso di Ignoto1 hanno fatto analisi su analisi ed il campione si sarebbe esaurito.

Oltretutto c'è un problema giuridico sulla traccia di Ignoto1, è riportata su un articolo del Corriere a firma di Giuliana Ubbiali, il problema è che se la traccia di Ignoto1 si è esaurita pur non essendo in partenza un accertamento irripetibile, allora le analisi non sono valide. L'articolo è scomparso sostituito da un altro o almeno non sono riuscito a ritrovarlo.

Inoltre chi ha fatto le analisi sui guanti, se non sbaglio la Polizia e non i RIS, forse in questo fatto si trovano le risposte sulla "qualità" delle tracce genetiche.

PINO ha detto...

Per chi volesse conoscere "L'ALIBI"(?) di Silvia Brena...prima di pontificare.




https://www.youtube.com/watch?v=6wJAaSf1nQU

Paolo A ha detto...

"Secondo il legale Camporini, che difende Massimo Bossetti insieme al collega Claudio Salvagni, l’omicidio della 13enne è stato sì commesso da un perverso sessuale sadico che non è però il muratore di Mapello."

http://cameravip.it/2017/07/08/lavvocato-bossetti-yara-uccisa-un-sadico-sessuale-depistato-tutti/

Questo è il parere della difesa!!!! L'insistenza della difesa sul DNA della Brena serve per scardinare quello di Ignoto1.

Vanna ha detto...


Paolo A, buona domenica:
"...Questo è il parere della difesa!!!! L'insistenza della difesa sul DNA della Brena serve per scardinare quello di Ignoto1."

Non l'ho capito: puoi spiegare?

Vanna ha detto...

Cara Dudù: miniera preziosa!
Hai trovato oro allo stato puro...
Sì si DEVE leggere.

Ho letto ed estrapolo:

"3. Con il terzo mezzo (violazione e falsa applicazione degli artt. 116 e 167 c.p.c., artt. 269 e 2729 c.c.) il ricorrente denuncia il mancato esame delle proprie allegazioni riguardanti il suo allontanamento dal luogo di vita della signora F., in un'epoca incompatibile con quella del concepimento della bambina e la richiesta di ripetizione del test del DNA cui si sarebbe fermamente opposta la controparte, unitamente alla consegna della cartella clinica ed altri documenti che avrebbero permesso di accertare il tempo del concepimento, così violando il principio di parità delle prove in materia di dichiarazione giudiziale di paternità o maternità.


3.1. Il ricorrente, pertanto, si duole del mancato esame di tutte le circostanze di fatto addotte e della considerazione del fermo rifiuto della signora F. di ripetere gli esami del DNA, oltre che di depositare la propria cartella clinica.

5 Con il quinto (omessa motivazione circa un fatto controverso e delicato per il giudizio) si denuncia il mancato esame delle richieste di ripetizione del test del DNA, come pure sarebbe stato obbligo del giudice di merito.


8.3.1. Di qui la fondatezza della censura del ricorrente, anche con riferimento alla mancata motivazione del sostanziale rifiuto di ripetizione dell'indagine attraverso la rinnovazione dei prelievi biologici, in ragione delle conseguenze, più volte affermate da questa Corte, che derivano dal rifiuto di sottoporsi a tale tipo di accertamento (Cass. Sez. 1, sent. n. 6025 del 2015; Sez. 1, sent. n. 11223 del 2014).

8.4. Nel complesso, pertanto, emerge un macroscopico vizio motivazionale nella sentenza che, attraverso l'argomento per assurdo (e congetturale) sopra riportato, finisce per non fornire la motivazione alle critiche procedimentali svolte con riferimento alla consulenza genetica sia, in caso di loro eventuale condivisione, alle conseguenti ragioni di esclusione della ripetizione dell'esame a cui il ricorrente si è detto incondizionatamente disponibile."

Dunque ci sono altre sentenze alle quali appoggiarsi.
Ci sono altri comportamenti "dolosi", si può dire? che si posso impugnare e rivedere.

Se Garofano lo sa o meno, come appunti, non ci interessa, che lo sappia la CA e il pool difensivo ci interessa molto.

GRAZIE!

Vanna ha detto...

Pino ho riletto: https://www.youtube.com/watch?v=6wJAaSf1nQU!

Bene hai fatto a ripostare questo video.
A mio parere, se MGB sta messo male,la CA e qualcun altro non stanno messi bene.

Buona domenica!

Dudu' ha detto...

A me non sembra
proprio la difesa utilizzi traccia sul polsino per scardinare ignoto 1.

L'ha sempre detto, é di 8000 pg/mcl, completa, non dilavata a detta dei genetisti.

Anzi, la difesa ha tentato in aula nel primo grado far emergere i movimenti e relativi mezzi usati della ragazza ed anche del custode del centro sportivo, amico del custode del centro commerciale ex Sobea.

La difesa dice sadico sessuale e penso abbia motivo di crederlo possibile , anche confrontandosi con crimilologhi avrà tratto delle conclusioni.

A leggere questo resoconto che riporterò ed invito non leggere a chi potrebbe impressionarsi,e cercando di non assorbire i commenti di chi ha scritto l'articolo e le ipotesi investigative, cercando appunto di non farsi influenzare, la descrizione cruda dei resti é (oltre che straziante) rivelatrice di soggetto/i sadici e perversi certamente, abbiano essi 18 anni piuttosto che 30 o 50 .

http://laprimapaginacrotone.blogspot.it/2011/03/yara-gambirasio-barbaramente.html?m=1

Il 16 giugno 2011 , «calabria ora» (pag.2) riporta (dice)da fonti autorevoli che un dna altamente indiziario trovato sul ’dietro' slip potrebbe avere origine da ---SFREGAMENTO----.

https://issuu.com/calabriaora.it/docs/16-06-2011cs

POI c'é un interessante articolo,nel giornale sfogliabile, su come i mafiosi raggiravano la possibilità di non farsi trovare: intestando sim a deceduti, può non interessarci, però é significativo, perché si ritorna sulla traccibilità telefonica e costanti aggiornamenti strutturali per cammuffare presenze in caso di indagini.

Vanna,
Ti ringrazio per avere aperto l'articolo.
Ieri non mi dava modo di incollare qui pezzi di quella sentenza, che, desidero ricordare, la difesa ha presentato e allegato agli atti nel primo grado a Bergamo.

Proprio su questa sentenza dovrebbero avere motivato le richieste di perizie.

Credo, immagino, l'abbia ripresentata in appello.

Questa sentenza smentisce tutti i genetisti, compreso Garofano, che in una indagine non possano esserci errori, SOLO rifacendola possono dimostrare nessun errore sia avvenuto.

Ma DI GIÀ sono emersi ERRORI GRAVISSIMI che inficiano la «prova regina» che per essere definita tale, non può mai e poi mai, essere una relazione di servizio.

E allora si dovrebbe cercare una altra sentenza che dimostrò che vennero scambiate delle provette che portarono a prima condanna e poi a totale assoluzione in un caso di rapina. Vedrò di ritrovare l'articolo.

Sono spaccati di verità processuali neglette,pastrocchiate con consulenze tecniche vergognose pagate a suon di milioni che decidono il futuro delle persone.

Sulla pagina pubblica FB di Alex Velis, in cui ha postato vari video sul nostro caso, é possibile vedere in video il confronto verbale tra l'Avv. Salvagni e il genetista Giardina in un noto programma del mezzogiorno italiano.

Salvagni lo asfalta pubblicamente.

Dudu' ha detto...

A : @chisigma,

I tuoi articoli sono lodevoli per intenti e tempo che dedichi approfondendo con ricche e appassionanti argomentazioni.
Desidero segnalarti che nell'ultimo tuo articolo letto con attenzione hai tratto delle convinzioni su dati poco certi ( ma quali siano certi in questa vicenda é difficile dirsi)
Ti suggerirei di ritornare sulle motivaz.di primo grado da pag. 70 circa in poi, non tralasciando i richiami a pié di pagina. Credo ti sarà d'aiuto per ulteriori considerazioni future.
Grazie per l'attenzione, Dudú.

Dudu' ha detto...

Non ho completato la frase,lo faccio ora :
"..intestando sim a deceduti, può non interessarci [d'interesse], però é significativo, perché si ritorna sulla traccibilità telefonica..".
Abbiate pazienza \_/*-*\_/ :)

Ismaele ha detto...

@Vanna: Pero' ho la sensazione che un'eventuale nullita' della prova verra' decisa in cassazione. Cio' e' in un certo senso coerente con quella che e' sembrato l'orientamento fin dall'inizio: impedire in ogni modo a Bossetti di affrontare il processo da uomo libero. Cosa che potrebbe avere una sua logica perversa. Ogni tanto anche io penso che lui sappia piu' di quel che dice, come molti da quelle parti, peraltro.

@Dudu': Il link, per quanto macabro, e' interessante. A questo punto, il misterioso "suicidio" della ragazza straniera di poco tempo prima andrebbe visto sotto una luce diversa. A proposito di crimine sadico/sessuale verso minori... ma mi pare che Bossetti sia in carcere con detenuti comuni, vero? E' davvero sconcertante: da quel che so, gli imputati di questi crimini sono sempre tenuti in una sezione a parte e non possono avere contatti con gli altri detenuti. Ci sono due fatti sorprendenti:

- che non l'abbiano messo in una sezione riservata

- che non abbia nessun problema con gli altri detenuti

Nautilina ha detto...

@ Dan F e Maria
Mi spiace ma non sono d'accordo...
Diciamo che la difesa sta tirando fuori tutte le possibili spiegazioni di questo mondo alle anomalie del DNA e ciò genera confusione. Ma non può essere certa di quale sia quella giusta, senza la perizia che ha richiesto.

Da quanto ho capito, i difensori di Bossetti sono convinti in prima battuta che quel DNA non appartenga a lui, che ci sia qualche errore causato da procedure forse non proprio ineccepibili.
In questo caso delle nuove analisi, qualora concesse ed eseguite da periti imparziali, taglierebbero la testa al toro. Le concederanno?
Supponiamo che la Corte sia animata da sincera sete di giustizia.
Il presidente Fischetti sembra un giudice rigoroso, uno che desidera solo fare chiarezza.
E allora solo per questo dovrebbe acconsentire.

Mettiamo che la perizia non scagioni Bossetti, anzi confermi i vecchi risultati degli inquirenti, cioè che il nucleare appartiene a lui ma il mitocondriale manca: le risposte possono essere solo due, o c'è stato un trasferimento secondario passivo (ricordiamo quello che scrive Gill in proposito) o c'è stata una contaminazione con DNA in provetta, amplificato mediante PCR.
Ad ogni modo si potrebbe escludere che sia stato Bossetti a versare il suo sangue su Yara perché in quel caso:
1 - il mitocondriale non mancherebbe
2 - un DNA contestuale al delitto dopo tre mesi si sarebbe degradato.

In parole povere, forse qualcuno ha portato involontariamente il DNA di Bossetti sugli slip di Yara. I mezzi sono tantissimi, Gill dice che bastano appena due nanogrammi di cellule epiteliali per trasferire un nanogrammo di DNA sulla scena del crimine.
Oppure un depistatore quel DNA ce l'ha messo apposta con una provetta ottenuta in laboratorio a partire da materiale organico di Bossetti, grazie a un fazzoletto sporco o un bicchierino usato (vedi caso di Garlasco).

La prima evenienza sembra di gran lunga la più probabile, pensando che Yara è rimasta a lungo in un campo, soggetta a ogni tipo di contaminazione ambientale; la seconda è più complottistica e surreale, ma pur sempre realizzabile (non serve assumere hackers o costose ditte israeliane, si può fare in qualunque laboratorio per una ragionevole spesa).
Forse il test di metilazione si può ancora svolgere, qualcuno dice di no.

...segue...

Nautilina ha detto...

Adesso esaminiamo un'altra possibilità che a prima vista sembra la più negativa, quella in cui la perizia fa 'disgraziatamente' ritrovare il nucleare e anche il mitocondriale di Bossetti.
Voi pensate che per lui sarebbe la fine e anch'io lo credevo, però prima di aver letto i lavori di Gill.
Ora penso che non sarebbe finito un bel niente.
Anzi, si potrebbe spiegare con un trasferimento indiretto, e perfino con una manomissione dolosa da parte del vero colpevole che a quel punto avrebbe potuto fare tutto da solo, senza provette e senza biologi, agendo 'nature'. Insomma, diciamolo, strofinando un fazzolettino insanguinato direttamente sugli slip della vittima.
Che ciò sia possibile lo sostiene in uno studio lo scienziato Frumkin.

Ma sempre si escluderebbe che Bossetti abbia preso parte al crimine, perché quel DNA dev'essere per forza posteriore al delitto. Dopo tre mesi all'aperto non poteva restare più niente.

Dispiacerà molto ai colpevolisti convinti che il DNA sia una prova ferrea e inamovibile e che queste siano solo fantasie assurde di persone ignoranti.

Il prof. Gill conferma nei suoi scritti che il trasferimento indiretto è frequentissimo.
E' assolutamente possibile trasferire DNA usando un coltello contaminato e addirittura tramite aerosol (spruzzi di saliva) o spargimento inconsapevole di cellule epiteliali. Non solo, perfino le macchie di sangue sui vestiti imbustati possono spargere minuscole particelle (flakes) che contaminano altri reperti vicini.

Chi non ci crede legga la paper allegata a questo link, l'ha fornito il 3 luglio dal gentilissimo Mik e io ora lo ripropongo, in particolare legga la pag.14: è in inglese, pazienza, chi non l'ha studiato userà il traduttore online

https://books.google.it/books?id=MdjEAgAAQBAJ&pg=PR11&lpg=PR11&dq=dr.+Peter+Gill+papers&source=bl&ots=vzl9W4ONDq&sig=saOP_KQi0UZCANRnC7keFBwf_UA&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjrooCw2OvUAhWGwBQKHYEhBecQ6AEIWjAH#v=onepage&q=dr.%20Peter%20Gill%20papers&f=false

Gilberto ha detto...

Complimenti Nautilina per la tua analisi approfondita che mi trova completamente d’accordo. In tema di Dna e sul suo presunto valore probatorio più in generale si potrebbe scrivere un intero trattato. La verità è che si confonde un semplice test che offre solo dei dati da contestualizzare con una prova tout court. È il segno che nel nostro paese la divulgazione scientifica è di bassa lega, incline alla spettacolarizzazione e alle semplificazioni, più che altro una operazione di marketing.

Vanna ha detto...

Ciao Nautilina,
aggiungo a quello che ti ha risposto Gilberto che un dna quando anche fosse perfetto e completo, proprio per la sua possibilità di trasmissione, mai è una prova da sola, deve sempre essere accompagnata da altre prove VERE.

Sandro ha detto...

che il dna "non sia prova", mai e a prescindere, (praticamente il succo degli ultimi post e refrain di precedenti), non ci andrei così pesante.
anche perché: 'nulla è prova, e tutto è indizio' dato che è in dibattimento che 'vengono formate le prove' (proprio a partire da tutti gli elementi indiziari presentati e discussi in aula), e anche poi valutati logicamente 'secondo il libero convincimento del giudice'.

il dna, in questo caso, non è presentato come "prova" unica e fine a se stessa, dunque autosufficiente; ma come indizio, capace di fare da collante principe alla serie degli altri elementi.

Non mi si fraintenda!
- NON sto dicendo che gli altri elementi (che so: sabbia, fibre dei sedili, passaggi in orari "compatibili"(sic!), ricerche in internet, etc etc etc) siano né giusti né corretti né che siano i solo esistenti (a discapito di altri)
- NON sto dicendo che quel dna è certo, pulito, immacolato ed è stato analizzato benissimo, etc

Sto però dicendo che è incorretto dire che si condanni MGB (o x y z) solo in base a qualche piconanogrammo di sostanza genetica, come se il dna facesse prova assoluta ed a sè stante, rendendo quindi inutili da cercare prima e poi presentare ed esporre in aula, ogni qualsiasi altro elemento.

Il dna non è prova assoluta. è però generalemente un indizio molto forte e molto difficile da smontare ragionevolmente (e per prassi di casistica fisica).

Esempio chiarificatore(in astratto):
- trovano sul corpo di X il dna di Z
- chiamano Z e gli chiedono spiegazioni.
- lui risponde: non l'ho uccisa io tre mesi fa, ma ieri passavo per un campo, ho visto un corpo, l'ho toccato ma poi non ho detto nulla alla polizia per non avere rogne.

ovvio che sia lecito avere dei dubbi. quindi controllano, e scoprono che Z ha un alibi per il giorno del delitto. oppure scoprono che non ha un alibi. scoprono che era in zona o che non era in zona, etc etc

Come si comprende, foss'anche solo a livello investigativo senza nemmeno introdurre poi quello dibattimentale di formazione vera e propria delle prove, il solo dna non è 'prova sé bastante' per nessuno.
né 'prova sé bastante' viene considerata e poi presentata in aula, in mancanza della corroborazione (più o meno lineare oppure forzata) di ulteriori elementi di contorno e riscontro (o interpretazione e forzatura).

I nodi al pettine in questo caso, sono ben altri.
e quelli vanno compresi, senza il ricorrere ad "inventarsi" robe che non corrispondono al concreto sul tappeto (sorry, passatemi la critica forte).

Sandro

Paolo A ha detto...

Vanna e Dudù

Se i delitto è stato compiuto da uno psicopatico sadico, secondo la difesa, mi sapete dire cosa c'entra la Brena? E' forse lei lo psicopatico?

Il problema è che il video di Andrea Porta delinea un delitto commesso in palestra in uno scenario simil-Avetrana e ne risente nella costruzione colpevolista contro la Brena, però mi pare strano che in questo blog che è totalmente a favore dell'innocenza di Sabrina e Cosima, poi per la Brena invece si propenda per la colpevolezza o coinvolgimento, quando anche nel suo caso, come in quello di Ignoto1, il campione col suo DNA è andato esaurito completamente e dobbiamo fidarci di quello che ci dicono i RIS, insomma il solito atto di fede alla "Minchia signor tenente".

Se poi la difesa tira in ballo il DNA della Brena lo fa per mettere in evidenza le contraddizioni dell'accusa, che per due tracce riconducibile a sangue trovate sul corpo, una sola sarebbe quello dell'assassino, mentre l'altro DNA trovato su Yara, quello della Brena, sarebbe dovuta ad una semplice casualità.

Circa un mese fa avevo letto un post di Salvagni su FB, in questo post Salvagni diceva che aveva avuto un colloquio molto interessante con Marco Strano, con cui aveva parlato delle ferite sul corpo di Yara, Marco Strano è un psicologo della Polizia noto anche perché è stato il marito della Bruzzone con la quale ha avuto un rapporto particolarmente burrascoso concluso poi con uno scambio di querele.

Ebbene Salvagni sosteneva che questo colloquio era stato molto utile, perché Marco Strano gli aveva dato una chiave di lettura delle ferite sul corpo di Yara e secondo me quello che ha detto Camporini a processo sul delitto commesso dallo psicopatico sadico, non è altro che il frutto del colloquio di Salvagni con Marco Strano sulla personalità dell'assassino.

Su chi sia l'assassino l'ho già scritto e riscritto, l'unico dubbio che ho, a prescindere di chi abbia ucciso Yara, è se qualcuno all'interno della palestra ha "venduto Yara ai suoi assassini oppure è stata una cosa casuale.





Sandro ha detto...

idem per quello che riguarda la "Brena" (o chi per lei, generico W.).

- è impossibile per l'imputato Z, tirare in ballo un possibile W.
perché?

per il semplicissimo fatto che il processo è a carico di Z, e non di W.
E dunque gli investigatori non han dovuto (e giustamente!) fornire agli atti le documentazioni di indagine su di un altro soggetto differente dall'imputato.

W aveva un alibi? non ce lo aveva? W è stato indagato a fondo oppure no? etc etc
Non centra con Z.
E Z, se innocente, innocente deve risultare lo stesso (non foss'altro che per dubbio).
E se W fosse invece il colpevole?
Embè? la causa in tribunale è "nominale" nei confronti dell'imputato Z; non di altri.

Insomma, voglio dire:
- un conto è il "giochino": 'fantastichiamo, senza alcuna carta in mano, su chi sia il colpevole' (e quindi tiriamo in ballo gli W, gli J, gli K, etc)
- un' altro è il "giochino" del: 'analizziamo e discutiamo i dati specifici su cui si sta giudicando Z"

due "giochini" assai differenti.

Ma, si dirà,: 'ma se scopriamo che il colpevole è W, automaticamente Z viene discolpato' !
Certo. Vero. verissimo, ma...
- ma se su Z si può discutere e pensare a analizzare perché dei dati disponibili ci sono, non è vero altrettanto per W.
- diventa mescolare il livello "home-investigativo", col livello "home-giuricante"... ah! ma non si dice invece che le carriere debbono essere separate (che se non il retrogusto di poliziesco la fa da padrone invece di quello del garantismo) e poi si cade nella stessa "home-spirale" così facendo????!!!
- in aula (oltre a non essere -e giustamente- accettati per legge normalmente simili approcci) non servono a meno che non siano accompagnati da elementi indiziari molto molto concreti. che in questo caso: mancano sia alle difese ufficiali, sia a alle "home-difese".

Vale mille volte di più esprimersi su questioni di principio (se proprio nn si può esprimersi sui dati certi portati a carico dell'imputato), che fare "surf accusatorio" sulle onde dei sospetti privati di ognuno.

Sandro

Nautilina ha detto...

Gilberto, grazie per l'apprezzamento.
Qualcuno non condivide ma è giusto che sia così.
Sarebbe strano il contrario.


Sandro ha detto...

I nodi al pettine in questo caso, sono ben altri.
e quelli vanno compresi, senza il ricorrere ad "inventarsi" robe che non corrispondono al concreto sul tappeto (sorry, passatemi la critica forte).

Quali sono i 'ben altri' nodi? E quali sarebbero le robe inventate?
Se crolla la certezza granitica del DNA, e da quanto leggo credo che possa crollare su basi scientifiche, vorrei sapere cos'altro resta in piedi in questo processo.
E' sul DNA che bisogna puntare in tutti i modi e con tutti i mezzi leciti, se si vuole salvare il soldato Massi e non solo lui.

Sugli altri possibili colpevoli sono in parte d'accordo con te: non spetta certo alla difesa individuarli. Ma forse può lasciar intendere che, se di sospetti si parla, altre persone quella sera potevano avere occasione di circuire o rapire Yara, molto più di Bossetti che nemmeno la conosceva.
O è proibito? Non so, non me ne intendo di procedura penale.
Per logica direi che la difesa dovrebbe poterlo fare, dal momento che la parte accusatoria finora non è riuscita a indicare un movente certo per Bossetti - a parte una sua presunta e non provata pulsione incontrollabile a infierire sui fagottini neri sotto la pioggia.
Che poi nemmeno pioveva, ma pazienza, si fa per dire.

Vanna ha detto...

Sandro buongiorno,
rispondi:
"che il dna "non sia prova", mai e a prescindere, (praticamente il succo degli ultimi post e refrain di precedenti), non ci andrei così pesante."
Sono sintetica nel mio dire quando affermo il già detto non solo da me ma anche da altri, su quel dna, sugli indizi eccetera.

Scusa ma come lo vedi, "a prescindere" il dna della S.B. in quel punto?
Contatto superficiale, pare che si siano salutate da lontano.

Quel dna è "così pesante" che lei non è stata incriminata!
E'andata bene alla SB, altra musica per MGB).

Perché: il dna deve avere un corollario che lo rafforzi.
Il corollario per B. hanno provato a inventarlo.
Esempio: in un'aggressione in cui si trovi dna certo e intero in un punto critico si devono trovare altre tracce di quel dna in altre parti del corpo.
Nel caso in questione non c'è un capello di MGB, non ci sono altre tracce di toccamenti, ci sono altri dna anche non analizzati, un fazzoleto intriso di sangue mai analizzato, dicono, scarpe slacciate.
Sotto le unghie cosa aveva Y?
Non si sa.
Quel nanogrammo è stato pesantissimo.
Eppure termini così:
"Come si comprende, foss'anche solo a livello investigativo senza nemmeno introdurre poi quello dibattimentale di formazione vera e propria delle prove, il solo dna non è 'prova sé bastante' per nessuno.
né 'prova sé bastante' viene considerata e poi presentata in aula, in mancanza della corroborazione (più o meno lineare oppure forzata) di ulteriori elementi di contorno e riscontro (o interpretazione e forzatura).
I nodi al pettine in questo caso, sono ben altri.
e quelli vanno compresi, senza il ricorrere ad "inventarsi" robe che non corrispondono al concreto sul tappeto (sorry, passatemi la critica forte)."

Quindi, in verità, rafforzi il " pesante" da me detto.

PINO ha detto...

Ciao NAUTILINA

ct): "E' sul DNA che bisogna puntare in tutti i modi e con tutti i mezzi leciti, se si vuole salvare il soldato Massi e non solo lui."

Certo!
E' l'unico ed ostico problema da risolvere, e mi pare di averlo già valutato come uno "scoglio", che, per l'accusa, sarebbe granitico.
Nel diorama generale del caso, ove non si riscontrino prove, nel significato più puro della parola, od indizi gravi, prodotti dal lavoro investigativo, come corollario di base per formulare una qualsiasi accusa, la testimonianza di una traccia biologica, da sola, non assumerebbe quel valore "granitico" che si vorrebbe attribuire, da parte dall'apparato accusatorio.
Ciò nonostante, non si è riusciti, fino ad ora, nè da parte della logica, nè da quella scientifica, attraverso l'ausilio di genetisti del pool difensivo, a demolire la "bestia": a trovar modo, insomma, di convincere i giudici, ad avere dei dubbi, su quell'unico "nodo" (così come lo definisce Sandro), intorno al quale si sta giocando il ruolo della giurisprudenza nel nostro Paese.
Si rifacessero, queste analisi, sia pure nella misura determinata dal materiale a disposizione: il risultato non potrebbe essere più discutibile.

Vanna ha detto...

Sandro, scrivi:
"E dunque gli investigatori non han dovuto (e giustamente!) fornire agli atti le documentazioni di indagine su di un altro soggetto differente dall'imputato."
secondo te!
"- è impossibile per l'imputato Z, tirare in ballo un possibile W.
perché?
E se W fosse invece il colpevole?
Embè? la causa in tribunale è "nominale" nei confronti dell'imputato Z; non di altri..."

Stai evidenziando la "correttezza" dell'accusa?
Torno a stupirmi: la causa in oggetto vede un imputato solo in base ad una traccia di dna.
E NON VEDE invece ciò che ruotava intorno alla ragazzina che era in palestra, da dove è sparita!) e la si ritrova dopo tre mesi in un campo( che nelle vicinanze ha visto altri due morti).
E NON VEDE altro dna.
E NON VEDE un altro furgone bianco.

Di conseguenza, per una corretta analisi di colpa, tutti vedono il fatto, con annessi e connessi,... senza usare binocoli o microscopi all'uopo.

E quindi, se io investigatore trovo e frugo nei personaggi che frequentano la palestra, qualcosa, non lo vado a dire, perché già c'è l'incriminato.

continui:
" Insomma, voglio dire:
- un conto è il "giochino": 'fantastichiamo, senza alcuna carta in mano, su chi sia il colpevole' (e quindi tiriamo in ballo gli W, gli J, gli K, etc)
- un' altro è il "giochino" del: 'analizziamo e discutiamo i dati specifici su cui si sta giudicando Z"

Continui spiegando come si sia affondano UNO e lasciati fuori altri...

Per questo la Giustizia in Italia fa acqua, perché ha sempre ragione, sa operare seduta sui tomi e codicilli secondo la regola: " Fatta la Legge si trova l'inganno".

A questo punto, se ho ben capito, critichi la difesa che cadrebbe nella " home-spirale" perché mescola La " home-investigativo" con quella " home-giuricante" ?

E quindi la difesa che avrebbe fatto?
Non ha " accompagnato elementi indiziari molto concreti" che " giustamente" non sono accettati? GIUSTAMENTE?
E concludi con questo bel "complimento" alla difesa:
"Vale mille volte di più esprimersi su questioni di principio (se proprio nn si può esprimersi sui dati certi portati a carico dell'imputato), che fare "surf accusatorio" sulle onde dei sospetti privati di ognuno."

Perché non comunichi privatamente con Camporini e Salvagni e dai loro i tuoi preziosi consigli?

Ho bisogno di una tazza di caffè!

PINO ha detto...

VANNA, buongiorno.

Mi dice mio nipote, Vice Procuratore del tribunale della mia città, che, in un processo gli avvocati di difesa di un qualsiasi accusato, hanno il ruolo, unico ed essenziale, quale quello di cercare di neutralizzare le accuse prodotte, in aula, dal PM., adducendo controprove, anche raccolte nel corso di propria investigazione.
Non è consentito, durante le udienze del processo in corso, accennare a colpevolezze alternative, a quelle attribuite al proprio assistito, che non siano espressamente richieste dal giudice.
Concludo, se non ho inteso male, che in un processo a determinate persone, per altrettanti determinati reati, non si può scantonare dai motivi di stretta pertinenza, che costituiscono gli estremi del processo stesso.
Quindi, i difensori di Bossetti non avevano le possibilità, secondo il cpp. di accennare al caso Brena.

antrag ha detto...

Sono d'accordo con Vanna.

antrag ha detto...

Qui non si gioca al processo.

Qui liberi cittadini esprimono opinioni sul funzionamento dello stato nel corso di un processo penale e hanno il diritto e il dovere di criticare le falle del sistema, basandosi su informazioni non smentite dal manipolo degli addetti ai lavori.

Il processo penale prevede la presenza del pubblico.

antrag ha detto...

Che sollievo provereste se vi convinceste che le prove non si formano in dibattimento.

Si tratta di un modo libresco, didattico per dire:
I fatti reali si accertano nel dibattimento con il contraddittorio tra le parti.

I giudici poi stabiliscono secondo il loro libero convincimento se i fatti accertati costitiscano o no prova di colpevolezza, obbligati a motivare le loro decisioni.

Vanna ha detto...

Grazie antrag, per la solidarietà!

Ciao Pino!
La difesa non ha chiesto, non ha fatto e quando fa sbaglia.

La difesa deve difendere.
I dna trovati sono due:
Uno visibile ha dato come risultato la libertà.
L'altro no, per motivi...di liberi convincimenti.
Lì o là il dna c'è in tutti e due:
uno sta dentro ( mai entrato in palestra) e l'altra fuori ( insegnante che sta lì dentro, credo, all'epoca c'era) e la palestra dovev a essere chiusa!
E' normale che lo ricordasse!
La difesa vuole sfrucugliare e non le è consentito, ma intanto lo fa.
L'accusa vuole far sapere quello che vuole lei, a porte chiuse.
L'accusa inventa e narra prove con libero convincimento, non in endecasillabi, altro che sciolti, ma come un romanzo di appendice dove un crudele e perverso stupratore, che non stupra però, il cui padre è un altro e i fratelli pure non sono del padre, addesca una ragazzina che non conosce perché la sua psicologia è alterata. Infatti, per colorare ancor di più la vicenda e incorniciare il ritratto di MGB, l'accusa entra nella sua camera da letto per scoprire e far scoprire a tutti che addirittura due amanti avevano la documentazione pronta dei loro incontro con la moglie!
Il tutto trasmesso e commentato a telecamere aperte ogni giorno, i Media sanno sempre qualcosa, hanno i loro informatori privati.
I tre figli minorenni di MGB, è un miracolo che ancora stiano con la mamma, come vivranno 'ste tre creature sapendo le efferatezze del padre e il darsi da fare della madre e della nonna: seguiranno la tradizione di famiglia?

Pino, tutto questo è stato permesso prima della 1° condanna!

Ora si continua a ripetere che la difesa non ha fatto oppure ha fatto male e invece loro fanno e hanno fatto bene.

Non può andare avanti una giustizia così.
Bene fanno gli avvocati a ricordare altro dna e a portare avanti la loro lettura dei fatti che potrebbero non essere andati proprio come la narrazione.
L'accusa non ha tralasciato nulla per dipingere l'assassino, in più ha il dogma dell'infallibilità.

Se fosse come si vuole far credere, la difesa quale ruolo avrebbe?
Come si difende un imputato di fronte a comportamenti che potrebbero sembrare iniqui?

Sono convinta che, tra codici e sentenze, ci sarà un leggìo per appoggiare la propria difesa, se non dovesse esserci uno straccio di sentenza al quale appoggiarsi, bèh potrebbero aprire loro nuovi spiragli all'interno di un sistema giudiziario incardinato in bizantinismi non scardinabili, fino a questo momento.

La difesa è coraggiosa, non sta lottando solo per l'innocenza del loro assistito, sta lottando per difendere la libertà di difendere.






Gilberto ha detto...

Nella tua sintesi Vanna (molto precisa, circostanziata e aderente) ci sono tutti i motivi per i quali per l'accusa non è più possibile tornare indietro. Il riconoscimento della estraneità al delitto di Massimo Bossetti significherebbe l'apertura di un contenzioso di portata 'indefinibile' nei confronti del sistema giustizia e solleverebbe inquietanti interrogativi sulle effettive garanzie costituzionali del cittadino qualunque.

Dudu' ha detto...

Tutte considerazioni
condivisibili.

Ismaele,
A meno di sbagliarmi, mi sembra Bossetti sia detenuto nel reparto "protetti", dovrebbe essere il reparto per reati sessuali. Casomai ci si dovrebbe chiedere che ci faceva lí Loredano Busatta condannato per rapine.

Sandro,
In linea di principio appare logico il tuo commento a critica costruttiva.

Appare logico anche il riportato di Pino,che fonda le radici sulla grammatica del sistema processo, sia da aggiornare in meglio?

In entrambe le considerazioni valide, non si affronta il come una procura debba lavorare per fare emergere la verità.

Né affronta sufficentemente come la difesa possa indicarla. Ne viene limità la possibilità, cioé, deve dimostrare? Si e no. Deve sollevare dubbi? Si,ma racchiudendo l'azione dentro un determinato perimetro da cui non deve uscire; può dimostrare che indagini tipo sono state carenti,si sono assunte tesi indimostrate? Si.

Analizziamo un fatto neutro (per non incorrere in indagini Brena che ci dividono).

É in questo momento che si stà uscendo dal perimetro o si rischia di farlo perché si dovrebbe analizzare il dato acquisito, a monte.

Entriamo ancor piú nello specifico per capire.
L'anatomopatologa ha prodotto una serie di dati scientifici:
_ contenuto gastrico proteico
_ ferite senza codine,impossibilità dimostrare in quale modo e sequenza sia avvenuta l'aggressione.
_numero x di ferite erano vitali,profonde etc.
_tipo di morte : incerta, ci sono segni di possibile strangolamento riscontrabili nei polmoni ma il risultato dell'indagine autoptica non permette risultati certi.
_stima pmi: dalle condizioni del cadavere non é desumibile.
_riscontrate catecolamine. Essendo esse presenti indicano: Ansia Freddo Dolore Traumi Sforzi fisici, Ipotensione Paura Ipercapnia Piacere, Fame ...
_non indagabile la morte celebrale.
_ il cuore ha subito sforzi?( Non ricordo di avere letto qualcosa nel merito).
_ residui vegetali nelle mani,Annika ci spiegò : non é possibile distinguere in analisi un filo d'erba per gatti dal filo d'erba del sorgo(per fare un esempio ne ho citate 2 comuni conosciute).

Ho indicato una serie di dati scientifici acquisiti dal patologo, un cenno sugli studi dei colonizzatori del cadavere : per una specie di microfauna la morte risultava da piú di tre mesi, altre colonizzazioni indicavano due mesi. Pmi da studi entomologici: incerta.

Quanto tempo é stata lí sul campo: studio delle sostanze contenute nel suolo sotto il cadavere:
_ zero assoluto.
_ testimoni(foto, persone,etc.):
Zero assoluto.

Assunzione : la vittima é stata per tre mesi sul campo.
-risultati scientifici: incerti.
-risultati investigativi: non pervenuti.

Da qui si scende nel pratico e ognuna delle parti tenterà usare le carte favorevoli al proprio utile servizio.

Già partiamo con il piede sbagliato.
Le procure devono lavorare per la verità, quella raggiungibile allo scopo di, non dovrebbe essere quella ottenibile perché potrebbe compendiare azioni per raggiungerla.

Dudu' ha detto...


Entro nel merito:
Quali indagini investigative sono state svolte per provare la vittima fosse stata sempre e solo in campo a Chignolo?

Hai loro(hai tutti),già la partenza é brutta, la vittima era all'interno di quell'area denominata tecnologicamente " cella" coprente l'autostrada dicono; un numero cosí alto di utenze che creò serie difficoltà individuare qualche numero di telefono attenzionabile per investigare.

Come,nella fase dibattimentale, la procura riuscí dimostrare che la vittima era stata sempre e solo li ?

Assumere l' indagine scientifica autoptica a dimostrarlo si cade nell'errore,non é dimostrato che la vittima sia rimasta lí per tre mesi.

Per confutarlo la difesa é obbligata uscire dal suo perimetro?
Deve avvalersi delle indagini, investigarle, iniziate alle 20.30 del 26 11 '10 per confutare la tesi sia dimostrata.
Andrà analizzare ogni scenario investigativo, ogni errore oppure o mancanza per produrre anche solo dei dubbi(in mancanza d'altro) per scardinare la tesi che se Yara non é morta li quella fatidica sera (e manca una ricostruzione oggettiva che dalla palestra sia arrivata direttamente sul campo di Chignolo), il passaggio di Bossetti da Brembate non dimostra nulla,fossero le 17.45 (cella obiquitaria) piuttosto che le 18.45( con autocarro da caratteristiche non individualizzanti) ancora meno.

In ogni omicidio c'é un movente, deve essere indagato, qual'é il movente probabile? Sessuale, ok.
Cosa conforta sia sessuale?
Lo devo ancora capire.

Approciamo da un altro punto:
Yara uscí dalla palestra e si incamminò verso casa?
DEDUZIONE: siccome c'é un testimone che dicisi sicuro averla vista inoltrarsi verso l'uscio se ne può dedurre sia avvenuto.
Dimostrato? No,dedotto, perché nulla e nessuna prova acquisita l'ha dimostrata vera.

Lo farà la difesa,o meglio cercherà di farlo: dimostrando che se Francese era al distributore non poteva vederla uscire nell'ora da lui indicata.

É dimostrato che Yara uscí e si incamminò verso casa ?
No.

Ci sono due dna noti sulla vittima che indossava la giacca per la prima volta.
É dimostrato che il dna Brena é da contatto?
No.
Da qui una cascata di domande.
Se solo un alibi é falso avrebbe depistato l'intera indagine finendo addosso magari a qualcuno che non c'entrava nulla con tutti questi accadimenti.

Allorà si dirà : perché c'é il suo dna?

Rispondo: é certo al 1.000 x1.000 possa essere il suo?

5 prelievi iniziali indicano una presenza maschile sugli slip. (Data dei prelievi?)

Si adotta il sistema a griglia. (Data?)

Il 3 maggio 2011 l'estrazione della 31-G20 = 23 marcatori autosomici, 12 cromosoma X, 17cromosoma Y.
Nasce puro puro ignoto 1.

Si arriva poi dire che in maggioranza (+) é ignoto 1 per 1400,00 pg/mcl su 2400,00 pg/mcl totali, il rimanente é della vittima.

Passa il tempo e stesso campione che era puro = in maggioranza la vittima rappresenta il 1400,00 pg/mcl.

Anche Lago viene incaricato,gli si consegna un campione della 31-G20 (nemmeno lui estrae niente dai reperti).

Non abbiamo le sue analisi dell'nDna (ma dall'America arrivano voci fosse presumibilmente la 31-G20 solo della vittima),del campione (non le ho trovate in motivaz.) ;dicevo non abbiamo i referti di Lago...ma, dulcis dulis loll c'é un dolcetto scherzetto, su quei pg/mcl che prima erano solo di ignoto1,poi in maggioranza di ignoto1,poi in minoranza di ignoto, ora si presenta un altro misterioso soggetto -identificato- in ROa.

Non é che c'é un errore( per caso eh )?

Dudu' ha detto...

Gilberto,
La via di fuga c'é.
Non si possono ripetere le perizie. Non ci sono sufficenti prove, lo assolvono con la vecchia formula dubitativa, salvando l'indagine. La strada é spianata.
Non potevano acqusire l'email questa mattina ma siamo in odor di clamore mediatico internazionale.
Bravo Salvagni!

Dudu' ha detto...

É una ipotesi eh!
Forse anche un augurio per tutti.

O, onestà intellettuale e si va vedere dove sono le magagne.e poi si assolve per non avere commesso il fatto. Iter molto scosceso e pericoloso per l'accusa.

antrag ha detto...

Dudù condivido tutte le tue affermazioni.
Il modo capillare di analizzare le cose è ineccepibile.

Deduco però che il sistema giustizia, in questo caso, sia corrotto, e con esso eventuali persone che, accorgendosene, hanno proseguito a determinare lo sgretolamento pur nel rispetto delle forme.

Dudu' ha detto...

Aggiornamento:
http://www.ecodibergamo.it/stories/bergamo-citta/processo-bossetti-la-difesa-allattaccotroppe-criticita-esami-da-ripetere_1242752_11/

Pezzotta grida che é un falso, la stradina é larga 3 m..

Si, ma Yara quanto era alta?
1,55 mi pare di avere letto non sò dove, quanto misurava con le braccia allungate verso sopra..

Quindi, non ho capito, sono state ammesse queste foto... O devono essere ammesse dopo la discussione?

Gilberto ha detto...

Dudù
Se sarà così come dici (per ipotesi come aggiungi), allora il mio articolo (questo) calza a pennello (a buon intenditor...). Però purtroppo il problema a livello più generale rimarrebbe, con tutti gli omissis e le rimozioni per non affrontare mai per davvero le incongruenze del sistema giustizia.

Dudu' ha detto...

Vanna,
Mi complimento per l'ultimo tuo intervento. Brava!

Dudu' ha detto...

Gilberto,
".. allora il mio articolo (questo) calza a pennello (a buon intenditor...). "
Assolutamente si.

Hanno preso un granchio (che sà qualcosa dubita qualcuno, io non lo credo, già lo misero nei guai divulgando che aveva fatto nomi quando erano loro chiedergli chi se non lui poteva essere indagato; é ingenuo quel che ha detto, é grave invece sia stato divulgato e reso pubblico. Non uscivano queste denunce se non si fosse richiesto indicare se lui avesse notato cose strane fra le sue conoscenze.
L'hanno messo nei guai!
Comunque si Gilberto, secondo me potrebbe esserci anche un piano B che salva capra e cavoli e a Bossetti toccherà tenersi in cuore il dubbio chi é suo padre... Forse.

Gilberto ha detto...

Dudù
Massimo Bossetti sa benissimo chi è suo padre, e non nutre alcun dubbio. Piuttosto è quella palude mediatica che si beve tutto che continuerà a credere alla telenovela di Guerinoni. Ormai è davvero facile creare storie e romanzi nell'immaginario collettivo. Passato il clamore mediatico e risolto il problema giudiziario - forse lo si potrà dire che Massimo Bossetti è figlio genetico di Giovanni Bossetti. Ma questa sarà un'altra storia...

Vanna ha detto...

Dudù: straordinaria.
Secondo te:
"...Non si possono ripetere le perizie. Non ci sono sufficenti prove, lo assolvono con la vecchia formula dubitativa, salvando l'indagine. La strada é spianata."
Per antrag: "il sistema giustizia è corrotto".
Per Gilberto. non si farebbe chiarezza comunque nel "sistema giustizia".

A mio modesto parere la prossima sentenza dovrà necessariamente tener conto del dire e del fare della difesa che dovrà mantenere la linea che sta portando avanti.

Non potrà la PA solo ribadire, dovrà Riconsiderare con umiltà.

Il Pezzotta dovrebbe far silenzio visto che hanno fatto passare la ragazzina come una che lo conosceva ed è salita sul furgone.

Vorrei sapere perché il Pezzotta attacca così il MGB.
Con quali prove lo considera assassino?
Ci sono 3 figli da una parte e tre dall'altra.
I primi non hanno più una sorella, i secondi non hanno più il padre in casa pesantemente incriminato.
Se si riconferma si chiude la porta alla fiducia, che è presente in quanto il dubbio permette di accoglierla.

In questo caso si è asfaltata la verità, nel senso che non si è trovata,
perché su B. non si può posare il manto del dubbio?

Y non c'è più, è ora che si faccia pace nel cuore e solo facendolo uscire una parte di verità verrà a galla: il riconoscere il dubbio scopre l'umiltà.
Chi giudica deve essere umile: troppa poca chiarezza in questo caso!
Non si può riconfermare una condanna che poggia su fondamenta dubbiose.

La Maria Goretti, ieri mi sembra è stato l'anniversario, in punto di morte lo perdonò.

Ma potrebbero ancora riproporre la condanna irrigidendosi: non molleranno l'osso, forse, dovranno mantenere le posizioni per coprire cosa?
Non molleranno l'osso neanche quelli che non lo credono colpevole.

E più persone si porranno dei dubbi, questo è certo!

Bruno ha detto...

Ma è vero che il francobollo dal quale è stato estratto il dna di Guerinoni non si trova più, è sparito. Possibile ?

Dudu' ha detto...

Gilberto,
"..Massimo Bossetti sa benissimo chi è suo padre, e non nutre alcun dubbio. "

Se faranno le perizie lo sapranno tutti.
A questo punto l'onestà intellettuale farà scontare a Bossetti ancora mesi e mesi di prigione.

Vanna,
"..Il Pezzotta dovrebbe far silenzio visto che hanno fatto passare la ragazzina come una che lo conosceva ed è salita sul furgone.
Meglio il dubbio pubblico, a quello, la difesa, ci penserà poi.
Vanna,
É proprio da chiedere a Pezzotta quale contributo, quale indagine investigativa abbia prodotto (qualcuno l'ha letta? ;))..rendendo immaginariamente possibile che, sue parole, quel fagottino sotto la pioggia (piovigginava,che non é emergenza) avrebbe accolto non solo un passaggio da chiunque, ma da un autocarro rumoroso rugginoso lungo quasi 6 metri con uno sconosciuto alla guida, questa ragazzina sempre seguita, educata da buona famiglia non si sarebbe fatta impressionare da niente ,salendo.

Ma come reagiscono le ragazzine in quell'età lo sà bene sia la Ruggeri che Pezzotta.
Il punto é, che é indimostrabile l'abbia presa.

Di tutti i testimoni attorno al centro sportivo , solo uno ha incrociato per qualche istante un autocarro... Un autocarro l'aveva visto anche Fulvio(ma la sua visione non é mai stata collegata a Bossetti....).
Ma ancora si può dire non identificabile...é stato dimostrato,quello si, che in Brembate circolavano almeno altri 7/8 autocarri identici di primo acchito,e quindi l'autocarro visto in via Morlotti, si é fermato? Si é parcheggiato?
Tutte azioni che devono essere fatte da un conducente del veicolo. E viste da testimoni.
Nessuno le ha viste, ammesso per un istante possa essere stato Bossetti transitare, cosa prova? Che sarebbe transitato.

Facciano la perizia e rischiarino questo cielo pumbleo.

Bossetti tornerà essere la persona rispettabile che era.

Dudu' ha detto...

Bruno,
Dove l'hai letto?
Questa é clamorosa !

Nautilina ha detto...

Bravissime Vanna e Dudù.
Su Bossetti non si può posare il manto del dubbio? No, perché questo non è un processo normale. Ormai lo si è capito.
Qualcuno però pensa il contrario.
Ogni tanto, per rovinarmi ulteriormente lo stomaco e prendere dose doppia di antiacido, leggo i commenti dei colpevolisti 'colti', quelli con titoloni, presuzione e boria annesse e connesse.
Quei signori dicono e ridicono che Bossetti è solo un caso come centinaia di altri.
Secondo loro tutti i suoi fan sono poveri ignoranti e pure monomaniacali, perché non sanno quanti altri sono stati condannati con molte meno prove di Bossetti, ma di loro non parla nessuno perché non hanno avvocati mediatici come Salvagni e non sono 'borghesi padani con gli occhi azzurri'.

Anche se questo fosse vero, non li autorizza certo a disprezzare un uomo, la sua famiglia e i suoi difensori.

C'è però una gran differenza con altre inchieste: in nessun caso (almeno tra quelli noti) si è visto un simile scempio dell'accusato/imputato con tutta la sua famiglia.
E nemmeno si è avuta una fuga di notizie così corposa e continua.
Non si è mai diffuso nei media un video fatto di spezzoni di immagini per convincere l'opinione pubblica che l'accusato girasse intorno alla vittima come un rapace.
Non sono mai andati a fare richerche genealogiche secolari ravanando nelle vite private altrui, cercando figli illegittimi negli orfanotrofi, prelevando DNA a decine di migliaia di persone.
Insomma, conosciamo anche l'unghia incarnita della zia naturale di Bossetti e ne faremmo tutti volentieri a meno.

Non sono state concesse interviste alla BBC per realizzare docufilm DURANTE il processo, trasmettendolo ancora prima dell'appello.
Tranne forse nel caso di Amanda Knox, ma non ne sono sicura.

Anche la tanto criticata 'americanina' subì la gogna mediatica quando i giornali pubblicarono indiscrezioni rubate dal suo diario, ma con Bossetti si è fatto di peggio e in grande stile: le lettere alla Gina son diventate pubbliche, specie nei passaggi più morbosi (e penosi).

Quindi concluderei che IMHO quello di Bossetti in ambito italiano è un caso davvero speciale, fuori da ogni paragone.

Potrei essere smentita, ma non sarebbe certo confortante né per me né per chi crede ancora nella Giustizia.

Anonimo ha detto...

http://www.ilgiorno.it/bergamo/cronaca/processo-bossetti-1.3260425

Tiziano ha detto...

Claudio Salvagni e Paolo Camporini sono tornati a chiedere ai giudici bresciani di acquisire il fascicolo sulla morte di Sarbit Kaur, una ventunenne di origine indiana scomparsa un mese dopo Yara. Un caso di cui si era occupato il pm di Bergamo Letizia Ruggeri, archiviato come suicidio.

Bruno ha detto...

@Dudù, l'ho visto su Youtube, spero non sia una buffala.

Nautilina ha detto...

E.C. ricerche, non richerche...

Nautilina ha detto...

Dudù,
l'autocarro visto da Fulvio G. non è stato collegato a Bossetti perché lo scagionerebbe. Infatti il padre si ricorda di averlo visto alle sette e mezzo fermo in via Rampinelli, quando Yara era già scomparsa da mezz'ora e lui stava uscendo a cercarla.
Ma ti pare che il rapitore si sarebbe fermato per mezz'ora davanti alla casa della ragazza? O che Yara si sarebbe trattenuta con lui volontariamente proprio di fronte a casa?
Dunque, o quello era il furgone di Bossetti che comunque non si sa quale motivo avesse di sostare in quel punto, oppure c'era un altro furgone simile al suo quella sera a Brembate.
Anzi, ce n'era più d'uno contando le immagini riprese dalla Shell.

Vanna ha detto...

Quanti furgoni giravano in zona quella sera?

Il furgone del centro sportivo era al chiuso?
Lo hanno analizzato?

La ragazza potrebbe non essere uscita da dove era entrata col registratore.

Questo gli inquirenti non lo hanno neanche immaginato, dalle indagini l'ultimo posto dove lei è stata vista non è stato preso in considerazione.

Se è normale questo modo di procedere lo chiedo a voi.

antrag ha detto...

Almeno tra noi si può distinguere tra furgone e autocarro?

Vanna ha detto...

antrag io non so la differenza tra furgone e autocarro. Chiedo perdono, se spieghi ti ringrazio.

Sandro ha detto...

scusata la domanda assai banale, ma dello "stereo" che Y aveva portato in palestra, si hanno notizie?
cioè: l'ha portato ed è rimasto lì (per lasciarlo lì/non ha potuto portarlo via perché impossibilitata a farlo/etc), o come l'ha portato "se l'è portato via (ma allora dove è, che nel campo non c'è)" ?
Nota: non mi sembra che il testimone che la vide IN palestra vicino all'uscita (ma che non la vide uscire) abbia detto che avesse lo stereo con sé.
Quindi, sembrerebbe che Y abbia portato lo stereo per "lasciarlo lì", come in prestito, fino a quando non si sa.
Ma qualche info in più non guasterebbe conoscerla a tal proposito.
Chissà se su quello gli investigatori hanno indagato e scoperto cosa.

ad esempio, se lo stereo non ci fosse stato più in palestra, se ne dovrebbe dedurre che Y se lo riportò verso casa: ma non essendo stato trovato sul luogo del delitto...
Oppure sarebbe interessante sapere se, ritrovato in palestra, era ancora funzionante.

Sandro


antrag ha detto...

Sarebbe interessante sapere perché la vittima avrebbe insistito tanto per portare lo stereo in palestra.
E sapere anche della contrapposizione con la sorella per questo motivo.

A chi l'apparecchio elettrico è stato consegnato?
Il ricevente avrebbe potuto dare una descrizione attendibili sugli orari e i vestiti indossati del momento.

A seguire, rispondere agli interrogativi di Sandro.

Vanna ha detto...

Domande, per lo più, rimaste inevase.

Lei voleva uscire.

Lei sembra che subisse mobbing in palestra o a scuola?
Era una ragazza invidiata per il suo rigore.
Comunque prese un libro in biblioteca su tale argomento.

Nulla è emerso dalla scuola e dalla casa.
Quando le ragazze del centro sportivo furono interrogate, le famiglie dissentirono e la famiglia di Y fu costretta a chiedere il silenzio stampa.
La discrezione ha coperto i movimenti di tutti.

Meglio uno dentro che i panni sporchi di tutti fuori.

Ismaele ha detto...

E quindi adesso impariamo che un muratore che si spezza la schiena per cercare di arrivare a fine mese (non sempre con successo, si sono premurati di farci sapere...) e' un "borghese padano".

Purtroppo pero', credo che simili pregiudizi (beh, l'assassino era meglio che non fosse ne' una donna, ne' uno straniero...) abbiano un po' sviato le indagini...

E non e' la prima volta che succede, con delitti commessi da quelle parti.

Il pregiudizio e' pericoloso, come insegna il caso di quel padre separato di quei due ragazzi spariti, che rimase in carcere fino a quando non vennero ritrovati morti in un palazzo abbandonato in cui erano andati per giocare, rimanendo gravemente feriti per una caduta....

Dudu' ha detto...

Vanna,
Nell'immaginario collettivo tutto ciò che ha una cabina per il guidatore e un carro dietro aperto , per definizione é un autocarro .

Il furgone per definizione un furgonato, un unico blocco di carrozzeria che racchiude in sé area di guida e area di carico avente accesso a portelle laterali anteriori per le persone e due ante grandi dietro per l'accesso alla zona di carico.

La confusione perché: Anticamente l'autocarro nasce come veicolo aperto(bellissimi quelli usati nell'800, ),
É nel dopoguerra, negli anni '50 che inizia la produzione di furgoni, famoso il Volkswagen Trasporter detto Bulli.

Ma perché é di nostro interesse distinguerli?

Per tre anni e mezzo si disse che Yara poteva essere stata rapita con un furgone, Fickri aveva un furgone, il custode della palestra usava un furgone, da un furgone passato per Ambiveré si udirano delle urla.

Il 25 11 2010, giorno prima della sparizione di Yara avvenne un tentato rapimento di una undicenne con un furgone a Brembate, venne sporto denuncia.

A giugno 2014 si arrestò Bossetti,si tentò accomunare Bossetti anche con quel tentativo di rapimento,ma siccome era lampante i due veicoli non coincidessero,per dare credito Bossetti fosse il colpevole dell'omicidio Gambirasio, il suo autocarro o camioncino si continuerà imperterriti definirlo furgone, introducendo cosí Bossetti quale autore con furgone tanto cercato ; un lavaggio del cervello!
http://www.ecodibergamo.it/stories/Cronaca/io-seguita-da-un-furgone-cassonato-il-giorno-prima-della-scomparsa-di-yara_1066381_11/

Rimane che il giorno prima a Brembate c'erano strani personaggi che seguivano una ragazzina ( telecamere pubbliche sempre spente?).

Sempre in quel periodo a Padova avvenne un tentato rapimento di una ragazza con un furgone, si disse fossero serbi.

Dudu' ha detto...

Sandro,
Yara andò in palestra con lo stereo consegnandolo alle maestre, doveva andarci Keba ma, come disse la madre Maura, su insistenza, richiesta di Yara ( forse perché verso le 16.30 keba doveva andare alla pallavolo aggiungo io) la madre decise andasse Yara.

Quell'insistenza non ha mai trovato spiegazione pubblica, per farlo , si dovrebbe sapere fosse insolito questo comportamento oppure rientrasse nell'ordine delle dinamiche familiari,fra sorelle é pure normale ci siano piccole invidie e prevaricazioni, Keba,credo,era investita di quella autorità vigilante a supporto genitoriale,c'é una carenza di info per eventuali sviluppi argomentativi.

Un bel pò di accanimento si é visto in aula ieri.

Ds cittadini presenti in aula :

" comunque Salvagni ha fatto notare che la difesa non ha la documentazione sulle tracce 31-1-2-3-4,che sono a monte della traccia 31g20"

Da diversa persona:

" A Brescia sta succedendo di tutto! Non molleranno facilmente!

Faceva impressione, come ben ha definito Camporini ("prima volta che succede in un processo in Italia") che dalla parte dell'Accusa a parte Martani, ci fossero a condurre l'attacco i vertici del Ris di Parma.
E questo dice tutto! Un mero ente esecutore che dovrebbe intervenire solo se chiamato dai Giudici o dalle Parti, che si mette nei panni di magistrati dell'Accusa!
Mai vista una cosa del genere! Ed e' gia' una spiegazione dell'accanimento."

Ancora:
" Nella memoria presentata dall'accusa viene citato un genetista di fama mondiale John Butler che secondo il procuratore generale confermerebbe la bontà dell'utilizzo di kit scaduti e che gli stessi non inficierebbero i risultati finali. Siccome la difesa voleva capire fino in fondo, ha scritto una mail a Butler ponendogli lo stesso quesito. Il genetista ha prontamente risposto all'avv. Salvagni. La risposta che l'avvocato ha mostrato in aula dice chiaramente che, secondo i protocolli internazionali, i kit scaduti possono essere utilizzati solo per le esercitazioni con gli studenti, e non certo per i casi reali.
La mail di risposta è stata presentata in aula e gli avvocati di parte civile si sono opposti dicendo che quella mail era falsa.
Quasi superfluo aggiungere che delle 101 ripetizioni effettuate, quelle per cui sono CONTEMPORANEAMENTE soddisfatte (secondo i protocolli internazionali), le tre condizioni di "controllo negativo", "controllo positivo" e " kit in corso di validità" , ben zero di queste soddisfano alle condizioni di cui sopra.
Ovviamente Salvagni si è alterato reagendo alla provocazione."

antrag ha detto...

Alle magnifiche considerazioni di Dudù sulla differenza tra furgone e autocarro ai fini della identificazione del responsabile del "rapimento", aggiungo, ripetendo cose note, che il prologo della tuttora ignota dinamica dell'azione criminosa dovrà essere scritto tenendo massimamente in conto se e quale mezzo di locomozione sia stato usato.

Questo è il motivo che mi ha spinto a invitare a non fare altra confusione, oltre a quella di origine istituzionale e cinematografica, tra autocarro e furgone.

PINO ha detto...

Ho letto in un articolo che non riesco più a rintracciare, solo dopo poco tempo, che "un incaricato della PM compilò una lista di oggetti appartenenti a Yara, recuperati in palestra, tra cui un "mp5" (non so se la sigla può riferirsi ad uno stereo) che, per errore, fu rimesso al Gip, dove si smarrì
Quando la Ruggieri ne chiese la consegna, all'incaricato, lo stesso confessò l'errore, al quale riparò subito, avendo una seconda copia del CD la cui ricezione il Pm, però, non inserì agli atti (sic).
Scusatemi per la negligenza, cercherò di ritrovare l'articolo.

Vanna ha detto...

Grazie Dudù per la chiara spiegazione della differenza tra furgone e autocarro.
Ciao Vanna

Ismaele ha detto...

Da quel che ricordo, all'epoca "MP5" era una denominazione generica che alcuni produttori cinesi davano ai propri lettori mp3 portatili. Mi pare di ricordare che Y avesse qualcosa del genere. Se si tratta di quello, probabilmente il CD conteneva copia del contenuto.

Bruno ha detto...

Un caso pieno di errori come questo si ricorderà per molto tempo. Sandro ha intuito bene riguardo allo stereo, dove sarà finito? Sarà stato riconsegnato alla famiglia oppure giace in qualche archivio polveroso?. Adesso verrà fuori una volta per tutte se i kit scaduti sono validi oppure no. Mi dispiace che alcuni del RIS siano coinvolti in questo modo.

antrag ha detto...

Bruno ti rendi conto a quali domande ci mettono di fronte?

Se i kit scaduti siano validi o no.

Questa sola assurdità potrebbe essere una giusta causa per licenziare molta gente.

Questi militari andrebbero in guerra con proiettili e munizioni bagnate o non ispezionate prima della battaglia ?

Pino ha detto...

No. nel CD erano elencati gli oggetti appartenenti a Yara, lasciati alla palestra, tra cui c'era lo stereo mp5, recuperati dall'incaricato del Pm. P

Bruno ha detto...

@Antrag dopo la tua considerazione mi è venuto in mente, lo so che potrebbe non servire a niente, ma se avevano a disposizione lo stereo, rotto ? intero? chissà se la sera della scomparsa, oppure anche l'indomani sono state prese almeno le impronte digitali di chi può averlo toccato, a cosa potrebbe servire ? pensiamo se fosse rotto a seguito di una caduta magari avvenuta dentro la famosa palestra.

Sandro ha detto...

@Dudù.
grazie della risposta. vedo che anche tu (e tutti gli altri) non hai/non avete notizie dello stereo.
vabbè. diciamo allora che "compatibilmente" sarà ancora in palestra :)

per il resto (le "interpretazioni", gli accanimenti, le "intransigenze", etc): è sempre la solita vecchia storia: "cane non morde cane" + "nei valori del (neo)fascismo, le autorità non si criticano: si osannano", perché i distintivi e le istituzioni sono e danno impunità, potere e patentino di "buoni e capaci a prescindere", e chi osa disquisirne alcuni comportamenti fattuali e dialettici è per default brutto, sporco, cattivo, terrorista, pedofilo, drogato e quant'altro di similmente "ameno".

PS:
Grandi, grandissimi S&C, che continuano a battersi contro il solito muro di gomma (lo stesso che non trovava o assolveva i bombaroli, depistava le stragi, le provvidenziali cadute dalle finestre o le scivolate sulle scale o i colpi partiti accidentalmente, non vedeva i tentativi di golpi, le torture, le collusioni e quant'altro, nel nome alto ed immacolato della "difesa (della facciata) delle Istituzioni").

un signor nessuno come MGB dietro le sbarre per il resto della vita, non peserà sulla coscienza di nessuno di loro.

Sandro

antrag ha detto...

Sandro ti stimo sul caso che qui si affronta.
Non condivido le tue carrellate politiche perché mancanti della persecuzione operata ai danni del dottor Silvio Berlusconi.

CHIUDO.

Anonimo ha detto...

@Bruno

Adesso verrà fuori una volta per tutte se i kit scaduti sono validi oppure no

Onestamente, io sono allibito. Kit scaduti!! Ci rendiamo conto? E la cosa pazzesca è non tanto che questi hanno il coraggio di presentarsi davanti ad una corte a soistenere che i kit svaduti vanno bene lo stesso, ma che la corte non li cacci a pedate dicendogli che se solo ci riazzardano a presentare una prova del genere finiscono ai lavori forzati.

Qui si è perso anche il senso del ridicolo, oltre a quello della giustizia.

Haddock

Ismaele ha detto...

Io mi farei un'altra domanda: dopo aver preso il DNA a mezza val Seriana, com'e' possibile che avessero dei kit scaduti???? Dovevano arrivarne a casse, a scadenza mensile. Capirei che fra cinque anni, stiano ancora ad utilizzare quelli avanzati dal caso Gambirasio...

Dudu' ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Dudu' ha detto...

Io sto
pensando al procuratore generale che produce una memoria difensiva.... contenente scritti, (palesemente interpretati?) del genetista Butler.
A loro dire, Butler, avrebbe scritto che si possono usare i kit scaduti..giusto qualche giorno fà ho ripostato la sentenza cassata per kit scaduti...Speriamo di venire sapere dove lo hanno trovato scritto.

Siamo alla frutta ragazzi.
Non sanno che stanno facendo una roba... Aveva ragione Luca Cheli, si dovrebbe chiedere se nei laboratori si sperimentava l'insperimentabile..
Lo Stato italiano ha speso piú di 10 forse 15 milioni di euro ..
Sandro,
" il solito muro di gomma (lo stesso che non trovava o assolveva i bombaroli, depistava le stragi, le provvidenziali cadute dalle finestre o le scivolate sulle scale o i colpi partiti accidentalmente, non vedeva i tentativi di golpi, le torture, le collusioni e quant'altro, nel nome alto ed immacolato della "difesa (della facciata) delle Istituzioni")."

Condivido.
"vabbè. diciamo allora che "compatibilmente" sarà ancora in palestra :)"
Latatamente disperso.. :)
A parte gli scherzi,se lo stereo é stato consegnato alle 17.30 quando arrivò alla palestra ed é rimasto nella disposizione delle maestre, sarà stato sequestrato per vedere cosa conteneva e poi restituito.

Però mi solleva una domanda che mi ha sfiorato piú volte: Yara aveva un armadietto?
Metteva dentro la giacca quando arrivava?

É difficile ricercare vecchi articoli, c'e né uno che cerco da mesi. Prima o poi lo ritrovo e chissà non riesca imbattermi su quello che ha descritto Pino, vuoi mai..
Vanna, grazie a te.
Mi hai permesso di svelare un pensiero che coltivavo da lungo tempo.
Anche Nautilina ha battuto bene il tappetto, bel polverone! :)

Sandro ha detto...

@antrag
"Non condivido le tue carrellate politiche perché mancanti della persecuzione operata ai danni del dottor Silvio Berlusconi". [cit]

???????!!!
pe...per...persec... persecuz... muahahahaha!!muahahahahahahahahah!!!!

muahahh mhuahahah ah ah ah
ahahaha hahahahahahaha hahahahha hahahahhaha hhahah hahahahhaha
hihi hihihihih ihihihihihi hihiihihihihih
ah ahaha haha hahaha hahahhahha
hhihihihhahahhahh ahhahahh
ahahahah hhhaha hahahh
LOL !!!!!!!!

ahò, antrag, ma un bel "MGB innocente, perché il dna di ignoto1 è in realtà quello di "nipote di Mubarak" (azz! così torna anche l'R0a!!!)", nun ce lo aggiungi?
eddai, su... fatto 30, famme ride pure col 31 ! :)

persec...muahahaha ahhahah ah ha hah, persecuz...ahahahahah ha ah ah ahah ahhahahahahahahh ha ha hihihi!

nah, dai! sta fregnaccia nun se po' proprio sentire... e mhò come cippalippa riesco a smettere di ridere a crepapelle???!!!
:) :) :)

Sandro

Vanna ha detto...

Sandro!
Troppo forte risate a crepapelle:
"......hò, antrag, ma un bel "MGB innocente, perché il dna di ignoto1 è in realtà quello di "nipote di Mubarak" (azz! così torna anche l'R0a!!!)", nun ce lo aggiungi?
eddai, su... fatto 30, famme ride pure col 31 ! :)...

antrag ha detto...

Kit lnvenduti e scaduti....
Comprati per le indagini di massa con danaro pubblico ?
Una bella ipotesi per giustificare la stupidità di una scelta in una indagine per omicidio.

Sandro ha detto...

=== unire i poteri da 1 a 4: e poi firmare la petizione per l'abolizione della data di scadenza dagli yogurt ====

1)(potere legislativo):
per legge, quindi per scelta e volere dello Stato:
viene imposto che per determinati prodotti (da quelli alimentari a quelli medici e fino al munizionamento delle armi, etc) sia stabilita ed impressa sulla confezione, una "data di scadenza" entro la quale detti prodotti siano "sicuri".

2) (cittadino, id est: potere delegante):
se a non rispettare detta indicazione e obbligo di legge è, ad esempio, una fabbrica di cibo o negozio di alimentari, o un ospedale o un laboratorio medico, etc che mette in vendita/usa prodotti oltre la data di scadenza, scattano multe, denunce e sequestri della mercanzia in oggetto.

3) (potere inquirente)
se a non rispettare l'indicazione e obbligo di legge è, invece, come in questo caso, una stessa Istituzione dello Stato (potere inquirente) o una sua diretta emanazione di commissione: niente multa; e niente sequestro dei prodotti scaduti.

4) (potere giudicante):
e niente da sindacare nemmeno sul risultato che detti prodotti scaduti forniscono nemmeno da parte di un altro potere dello Stato (quello giudicante).

---------------------------------
Una società che si dica democratica e civile, non può permettersi un simile discriminatorio mobbing normativo nei confronti degli yogurt!!!
Basta discriminazioni!
Basta date di scadenza sugli yogurt!
Yogurt libero!
Yogurt eterno!
Yogurt senza scadenza! Subito!!!!


Sandro

Anonimo ha detto...

https://m.youtube.com/watch?v=rtHM4O0JND8

Anonimo ha detto...

https://www.ultimenotizieflash.com/cronaca/ultimissime/2017/07/12/caso-yara-gambirasio-ultime-notizie-nella-foto-satellitare-si-vede-il-cadavere-della-tredicenne

Nautilina ha detto...

Non si vede altro che alcune macchioline scure, delo stesso colore (anzi, più chiare) dei cespugli. Ora, la vegetazione di quel campo in febbraio era marrone chiaro. L'abbiamo vista. Un corpo vetito di nero doveva risultare più scuro degli sterpi, o no?

Nautilina ha detto...

Un corpo veStito...

Dudu' ha detto...

Logica vuole,
che oltre la posizione rispetto al campo si abbia al cm preciso il punto dove rinvenuta.
Se la Ruggeri non l'ha usata c'é il suo perché.

Due considerazioni andrebbero fatte guardando a dx della stradina: si vede una prima area incolta e piú a dx la vegetazione aumentare; se la stradina é larga 270 cm , gurdando orizzontalmente, i poveri resti eranno a 55/60m dal bordo della stradina, sarebbero 60/70 passi per un uomo di media statura.
Il pomeriggio del ritrovamento in che punto sarà stato posizionato l'aeromodellista? e i ragazzini?
I piloncini larghi 0,75 cm come ha scritto PaoloA sono visibili, non solo, aveva una miglior visione l'uomo visto sopra il 26febbr.
Figura inquietante.
Dai video sequestrati in zona non l'avrebbero visto,eppure in quella strada c'erano posti cartelli che abbiamo visto tutti , la via doveva essere videosorvegliata.
Chi era quell'uomo? Che ci faceva lí...

Sui Troian di Stato:
Alcune considerazioni legali e risvolti su dignità della persona,privacy, e bla bla bla imporrebbero una interrogazione parlamentare sui strumenti usati per investigare questo caso, sull'uso della privacy, sulla violazione della dignità della persona.
Le due donne morte in Val Seriana, la vita l'hanno persa a causa dell'indagine genetica in corso, l'avevo segnalato a suo tempo. Senza scordarci i video dell'ammanettamento, l'uomo che piange in carcere , una moglie a cui vengono dedicati due articoli perché guardò dei video porno, amanti che nulla centravano e mi fermo qui.

«Sarebbe un vero e proprio boomerang. Ci sarebbe una legittima e comprensibile reazione collettiva destinata a pregiudicare l’accettazione sociale di questi strumenti».

Dov'é il popolo...

http://mobile.ilsole24ore.com/solemobile/main/art/commenti-e-idee/2016-08-23/cyber-indagini-e-senso-limite-203602.shtml?uuid=ADAYXw8

Vanna ha detto...

Dudù buongiorno!

Dal tuo ultimo e interessantissimo link, rilevo quanto interesse susciti
" lo sviluppo tecnologico deve andare di pari passo con il «senso del limite», per evitare – scriveva Hanna Arendt nel saggio “Vita activa” – che gli uomini «da creatori diventino appendici dell’apparato tecnologico»."

L'autrice Donatella Stasio nomina anche il caso in questione, tanto per confermare che nell'agosto 2106 si andavano interrogando sui limiti nell'uso ddi teconologie.

Interessante quanto qui riporto:
"...Anzitutto, i risultati di queste indagini devono essere valutati dal giudice e il suo “libero convincimento” resta un pilastro insuperabile; in secondo luogo, ci sono limiti invalicabili nell’acquisizione di queste prove, esplicitati in parte dalla legge e in parte dai principi dell’ordinamento giuridico. «E c’è un limite generale ed estremo alle indagini ed alle prove atipiche rappresentato dal rispetto della dignità umana», chiosa Rossi. «Se alcune captazioni fossero effettuate con modalità tali da ledere la dignità della persona, dovrebbero essere dichiarate inutilizzabili nei processi»."

Non è quello che alcuni di noi vanno esprimendo da un po'?

Così continua:
"l fattore umano
Alla fine conteranno gli uomini. «Che dovranno controllare e “controllarsi” sia nel decidere se ricorrere allo strumento investigativo sia nel fissarne
le modalità operative sia nel gestire gli spesso sconvolgenti risultati probatori. La legge può e deve dire molto al riguardo ma inevitabilmente non potrà dire tutto, anche per l’incessante evoluzione delle tecnologie. A integrare il dettato normativo dovrà esserci perciò il fattore umano, la responsabilità delle persone che, nella ricerca delle prove, dovranno avere come imperativo categorico il rispetto dei diritti degli indagati e ancor più dei soggetti estranei occasionalmente coinvolti. E questo vale moltissimo anche per la pubblicità delle informazioni raccolte». E se qualche applicazione disinvolta delle nuove tecniche dovesse dare corpo all’incubo del Grande fratello? «Sarebbe un vero e proprio boomerang. Ci sarebbe una legittima e comprensibile reazione collettiva destinata a pregiudicare l’accettazione sociale di questi strumenti»."

Bene: si parla di rispetto verso gli indagati ancor di più verso estranei.






Ismaele ha detto...

Sui Trojan di stato... io ne sento parlare da 10 anni ed e' roba vecchia. Purtroppo esistono da tempo e, per certi versi, non sono neanche piu' necessari. Qualche settimana fa wikileaks ha pubblicato una lunga lista di exploits utilizzabili su diversi sistemi (anche telefoni) per prenderne il controllo. Ma c'e' di peggio, purtroppo. Gia' ora diversi processori/chipset Intel nascono con una cpu interna non accessibile all'utente che esegue programmi non modificabili dall'utente, potendo avere accesso a qualsiasi cosa. In realta', questo meccanismo e' stato previsto per offrire delle funzionalita' avanzate per la gestione di computer in ambito aziendale. Tuttavia, come segnalato da molti esperti di sicurezza, questo meccanismo puo' essere sfruttato in maniera malevola. E non e' detto che le stesse agenzie che sono cosi' interessate ad entrare nei computer dei cittadini non solo non siano gia' in grado di farlo, ma che addirittura non abbiano potuto farlo da subito (come, ve lo lascio immaginare).

Sui telefoni meglio non parlare nemmeno: so benissimo che anche il mio, completamente ripulito dal software originale, con una versione di android compilata sul mio pc e priva di qualsiasi componente google e' piu' che vulnerabile. La vulnerabilita' viene da quella combinazione di driver, firmware di modem e simili che sono necessari per farlo funzionare. E non c'e' molto che si possa fare, per quanto l'idea di essere controllabile dai servizi segreti mi secca, ma non mi preoccupa, essendo io quanto di meno interessante possa esserci per degli 007 :D

La verita' e' che tutti gli strumenti informatici che usiamo fanno parte di un gigantesco sistema di sorveglianza. Se stiamo attenti, ci spiano solo i servizi segreti, e pazienza. Se non stiamo attenti, anche tutti gli altri.

Per quel che riguarda la foto satellitare, un aggiornamento: oggi ho visto una foto del corpo cosi' come era stato ritrovato sul campo. La mia personale opinione e' cambiata: considerando l'abbigliamento (che non era nero) e come era disposto il corpo, la foto non consente di dimostrarne ne' la presenza, ne' l'assenza. In bianco e nero semplicemente non ci sarebbe abbastanza contrasto, e l'area eventualmente rilevabile si limiterebbe al solo tronco, che occuperebbe un singolo pixel.

Tuttavia, continuo a ritenere che sia impossibile non averla vista da un elicottero durante le ricerche.

Nautilina ha detto...

Ismaele,
come sarebbe che l'abbigliamento di Yara non era nero? Forse intendi che i suoi vestiti erano coperti di fango?
Pensando a come diventano gli stracci lasciati per mesi su un terreno quasi spoglio in inverno, sarebbe logico aspettarsi che i vestiti di Yara fossero molto infangati.
Ora tu hai visto una foto del ritrovamento e dici che non erano neri...e anche il sig. Scotti ha riferito la stessa cosa, che il colore del corpicino si confondeva con il fondo.
Eppure nelle foto sia il giubbotto sia i leggings sembrano proprio neri e poco sporchi di terra. Possibile che gli investigatori li abbiano ripuliti? Non credo.

D'altra parte, se il corpicino appariva marrone sarebbe stato difficile anche vederlo da un elicottero.
Forse non nei primi giorni, quando i vestiti erano ancora puliti e l'epidermide chiara. Ma in quel periodo se non sbaglio c'era la neve.

Dudu' ha detto...

Ismaele,
".. Per quel che riguarda la foto satellitare, un aggiornamento: oggi ho visto una foto del corpo cosi' come era stato ritrovato sul campo."
É possibile condividere o segnalare il link? Grazie.

Il 24 genn 2010 ovviamente stà a due mesi di tre.
I vestiti erano scoloriti,per piú fattori,rimane che al crescere dei giorni dal giorno della scomparsa si sarebbero scoloriti in crescendo esponenziale.
I circa 15 giorni di neve avvenuti in tre periodi distinti, dovrebbero aver permesso la visione dall'alto nelle pause diciamo.
Dovrebbe aver nevicato i primi giorni di dic, e sciolta; poi intorno al 16/17 dic e sciolta e intorno a inizio genn( di questo ultimo periodo devo controllare). Ogni evento é durato 3/4 giorni,in cui i primi due mi ricordo furono seguiti da immediate piogge sciogliendola.

A me rimane sorprendente il ritrovamento dei germogli attivi sotto il cadavere, da cui dovevano defluire fluidi ricchi di azoto che avrebbe letteralmente bruciato la vegetazione sottostante e attorno.

Eventualmente la giacca fosse stata impermeabile (a guardare la giacca potrei dire "mi pare di no")sotto di essa no, sarebbero usciti dalla cintola eventualmente (a seconda della pendenza).

Se il cadavere fosse stato lí tutto il tempo mettiamo, le varie piogge avrebbero dilavato si il terreno , ma con la costante presenza il corpo fungendo da protezione del suolo sottostante, dubito molto sulla presenza dei germogli.

A guardare il video in cui la Cattaneo indica di raccoglierli, é vero fosse scuretto, ma il letto non mi é parso particolarmente segnato.
Certamente sarebbe utile visionare almeno qualche foto.

Riassumendo, é deducibile che , almeno fino a fine dic, in assenza di sole e causa freddo rallentamento della decomposizione, i vestiti erano ancora neri.
Possibile nessuno abbia notato fauna che correva lí..

Che tipi di peli animali sono stati rinvenuti.. E le piume da gallinacei da dove sbucano...

Se la vogliono lí a tutti i costi, non trovano giustificazioni i dna.. Allora diventa possibile la contaminazione "on" laboratorio..
E necessario ristudiare traccia Brena.

Anonimo ha detto...

La giornalista Albina Perri ha spiegato di aver

“schiarito e contrastato con photoshop la foto satellitare che si trova sul sito Macchianera.net.

Guardando dentro il cerchio che viene indicato come il punto di ritrovamento del cadavere di Yara, si notano alcuni punti scuri. La posizione è esattamente quella che aveva il corpo della ragazzina quando venne ritrovato: testa verso la provinciale 160, piedi verso la sterrata, continuazione di via Badeschi (allego documento ufficiale e allego anche il disegno di come venne ritrovato il corpo). Inoltre, se si fa il confronto proprio con la strada sterrata sulla sinistra, larga circa tre metri, si vedrà come questi punti più scuri sono lunghi più o meno la metà.

E Yara era alta proprio 1 metro e 50. È dunque altamente probabile che Yara sia proprio quei pochi pixel neri. La definizione della foto non consente di dire altro. Ma non consente nemmeno di dire che Yara non ci sia. Quindi, se proprio vogliamo essere “pessimisti” possiamo dedurre che questa fotografia non serve a un bel nulla.”

http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-italia/massimo-bossetti-giallo-nella-foto-satellitare-si-vede-il-cadavere-di-yara-gambirasio-2723150/

Chi cavolo è Albina Perri ? In ogni caso è inoppugnabile il risultato finale: quella foto non serve a un caxxo, Salvagni nasconditi.

Ismaele ha detto...

La foto e' sul blog di chisigma. La giacca e' abbastanza (nel senso che non e' scura) chiara, sul viola. Quindi poco visibile in B/N, mentre spiccherebbe in una foto a colori. Gli arti sono sottili e di colore non omogeneo, quindi in un'area di 50cmx50cm non risalterebbero. L'unica cosa che potrebbe risaltare, come ho detto, e' il busto, che poi sarebbe un singolo pixel. Ma siccome la giacca sembra avere un certo potere di riflettere la luce, almeno di alcune lunghezze d'onda, e siccome la foto e' in B/N, temo non risalterebbe nemmeno in quel modo.

Se poi si e' trattato di un espediente della difesa per dimostrare che esistono documenti non agli atti, pazienza. Anche se credo che al piu' potra' tornare utile in cassazione. E' tutto molto triste.

Nautilina ha detto...

E' molto triste, sì, soprattutto per Yara.

L'ho vista...sconvolgente, purtroppo...un'immagine che non dimenticherò mai.
Dio perdoni chi ha fatto del male a quella povera ragazzina, lasciandola morire così. Bisogna che il colpevole sia trovato ma soprattutto che si penta del suo gesto.
Tornando agli aspetti investigativi, Chisigma dice che secondo lui in quella foto sono stati alterati i colori.
Avrebbero tolto il giallo, ecco perché tutto sembra avere una tonalità violacea e le piante intorno sembrano grigie.
Ma a che scopo fare un simile armeggio? Secondo l'acuto CS, per confermare che il corpo non spiccava sullo sfondo, provando che era impossibile rilevarlo dall'elicottero e anche da qualche metro di distanza. Boh, non saprei cosa pensare. Certo la suggestione c'è, ad essere sospettosi...

Poi CS ha pubblicato un'altra immagine dove i colori sono più realistici, diciamo sul marrone rossastro e lì si vede chiaramente l'ombra nera lasciata dal corpo. Quindi è impossibile che Yara sia stata deposta a Chignolo pochi giorni prima del ritrovamento: no, in quel posto dev'essere rimasta almeno qualche settimana.
Come aveva detto la prof. Cattaneo, del resto.
Sul lavoro immane che lui ha fatto rielaborando l'immagine in pixel non so cosa pensare, io nel cerchio rosso non riesco proprio a vedere i quadratini nei toni di grigio che dovrebbero rappresentare il corpicino di Yara.
Ma se il 24 gennaio non era lì, ce l'avranno portata l'indomani o entro pochi giorni. Altrimenti come si formava l'ombra nera?

Paolo A ha detto...

Dove si trova esattamente la foto, non sono riuscito a trovarla.
Grazie

Nautilina ha detto...

Paolo,
si trova a circa metà dell'ultimo articolo "...è tempo di finirla con i 'blablabla'!" Anzi, le foto sono due. Finché le lasciano.

Nautilina ha detto...

Un ultimo commento: ma è legale diffondere immagini del genere?
E comunque, siccome non ne conosciamo la provenienza, direi che è bene essere prudenti: chi ci dice che i colori della foto siano proprio quelli originali?

Anonimo ha detto...

Minchia, sconvolgente, hahahahahahahahahah, mai quanto la faccia di merda di b.

Ismaele ha detto...

Guarda Nautilina, nonostante il mio interesse sul caso, sarei ben contento se fosse vietato diffondere non solo queste foto, ma anche tante altre e anche i particolari che abbiamo conosciuto su indagati, parenti di indagati, semplici passanti.

Ma ormai, con tutto quello che e' stato fatto, direi che per quanto discutibile rispetto alla memoria della vittima, non e' peggio di tante altre cose. E l'intenzione per cui e' stata mostrata e' sicuramente non morbosa, anche se purtroppo e' anche a disposizione di persone gravemente disturbate (come abbiamo visto).

Non credo di essere insensibile, ma la foto non mi ha scosso piu' di tanto mi abbia gia' scosso il caso di Y. Mostra semplicemente un corpo su cui la natura ha fatto il suo corso per tre mesi. Le atrocita' sono sul perche' quella ragazza sia diventata cadavere.

I colori sono sicuramente falsati. Ci sono evidenti dominanti di colore (opposte) in entrambe le foto. Ma non ipotizzerei necessariamente delle manipolazioni intenzionali. La foto del campo sembra essere stata fatta con luce artificiale, forse di una fotoelettrica, e questo spiegherebbe la tonalita' molto calda. L'altra, forse, con luce naturale e cattivo tempo, e spiegherebbe la tonalita' fredda (se non sbaglio il corpo fu ritrovato di giorno ma si lavoro' fino a notte inoltrata). Probabilmente sono state ritoccate, ma per renderle piu' chiare. Inoltre, ho la sensazione che si tratti di scansioni da stampe, magari da laser a colori, che tendono a sovrasaturare i colori.

Ho la massima stima di chisigma (di levatura intellettuale incommensurabilmente superiore alla mia), ma non condivido il suo approccio di partire dalla foto in B/N per rimpicciolirla e cercare un pattern simile. Da quel che so di trattamento delle immagini, non puo' essere fatto cosi', perche' il risultato e' estremamente dipendente dalla posizione dell'immaginaria griglia di pixel che si sovrappone all'immagine, essendo (in questo caso) un pixel di area comparabile al dettaglio piu' grosso che dobbiamo digitalizzare. Per essere chiari: se il pixel corrisponde abbastanza al dettaglio di immagine da digitalizzare, allora abbiamo un livello di grigio molto vicino al dettaglio. Se invece, la griglia divide il dettaglio in due (o in quattro), allora molto dipende dal livello di grigio di cio' che abbiamo intorno, perche' viene fatta la media con meta' (o tre quarti) di quello che c'e' intorno.

Vanna ha detto...

anonimo,tramite i tuoi interventi, su un caso accaduto al nord, dimostri che l' Unità d'Italia finalmente si è fatta!
Perchè, con la è aperta che appartiene alla geografia del nord, tu usi frequentemente: "minchia" elegante intercalare del profondo sud...


Nautilina ha detto...

Infatti, Ismaele, anch'io pur da perfetta profana ho pensato che la distribuzione dei pixel potrebbe variare secondo l'esatta posizione del corpo all'interno di quel cerchio rosso.
Nessuno dei quattro quadratini da cercare potrebbe corrispondere all'orientamento reale del corpo, che dovrebbe essere disposto in diagonale con le gambe verso sinistra, ma non lo sappiamo con certezza.

Comunque, a parte questi dettagli tecnici, è molto più importante stabilire quanto tempo può resistere un DNA in quelle condizioni climatiche.

Mik ha detto...

Vorrei dire molto di più, ma mi limito a favore dei tanti che parlano e scrivono in perfetta buona fede, ma che, purtroppo, di fotografia digitale capiscono poco.
Fate una cosa: scaricatevi la fotografia postata da Chisigma, quella con il contorno del corpo di Yara successiva all'asportazione dello stesso. In photoshop, aumentate l'esposizione e contrastate, concentrando l'attenzione sulla posizione del busto\giubbotto. Aumentate parecchio l'esposizione, e vi accorgerete che sono state aggiunte delle "Patch" mal allineate con il resto della fotografia. Questi inserimenti, estremamente visibili, servono a creare l'impressione di una sagoma netta, non sono visibili nell'originale perché mascherati da filtro rosso, e da aumento ombre. Estremamente riconoscibili a causa dei bordi netti, manco sfumati.
Quella foto, é un fake. Quel contorno, quell'ombra, non esiste, é stato malamente ricreato da un operatore con la preparazione tecnica di una gallina. Posto che Chisigma abbia delle fotografie originali, questa é una manipolazione pazzesca. Il motivo, lo lascio a voi. Ed ai vari anonimi che sono evidentemente dotati o di una demenza precoce, o di una lieve presupponenza, tale da credersi intelligenti. Nel senso latino di "Intelligere", sia mai che insulti a caso.

Mik

Paolo A ha detto...

Le foto relative al cadavere di Yara e del luogo dove era deposto sono chiaramente ritoccate, mi chiedo se queste sono le foto in mano alla difesa, perché altrimenti la difesa è composta da incompetenti per essere buoni.

Il giubbotto è color turchese, mentre nella realtà è nero, così pure i leggings sono di un verde petrolio, poi il terreno con l'erba è di un colore verde, è tutto inverosimile, quel tipo di colorazione non è giustificabile neppure con le luci artificiali, mi chiedo perché abbiano rilasciato delle foto così ritoccate.

Se poi si guarda la foto "f" è malamente ritoccata, in quel caso il terreno è rosso mattone, probabilmente hanno usato un filtro per mettere in evidenza il luogo di deposizione, ma il terreno e l'erba dovevano essere marroncino chiaro un sorta di beige, come si vede nelle foto pubblicate dai giornali, il mio dubbio è che quella macchia nera causata dal corpo nella realtà non esista proprio.

Sinceramente non riesco a capire a che gioco ha giocato la difesa, posso capire gli avvocati che probabilmente capiscono poco di fotografia, però le cose si imparano, ma Ezio Denti che è un investigatore privato dovrebbe avere conoscenze ed esperienza sufficiente per capire le manipolazioni di quelle foto.

Penso che chisigma per amor di verità abbia fatto un casino:http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-italia/massimo-giuseppe-bossetti-prendete-il-mio-sangue-per-perizia-sul-dna-2723795/

Mik ha detto...

In più, il giubbotto... di Yara? Della cugina? O di chi? E' un materasso, non é della taglia di Y., come scritto da vari quotidiani all'indomani della scoperta del corpo. Andate a rivedervi il filmato dell'arresto: é tagliato, prima del momento in cui Bossetti viene fatto salire in macchina. Sentite le parole del tizio che lo ficca sul sedile: "Stai zitto, non parlare, da tre mesi ti stiamo dietro".... Non "Ti cerchiamo", bensì "Ti stiamo dietro".
Si sono creati due opposti schieramenti, colpevolisti ed innocentisti: entrambe queste posizioni sono estreme, create attraverso una continua "uscita" di notizie, intercettazioni, supposizioni la cui fonte é una e una sola...sembrerebbe un esperimento di psicologia sociale uscito dal controllo, tutto teso a convincere il popolo bue della necessità di un database. Lasciamo perdere anche il documentario della BBC? Come mai il P.M. di prime cure non si sente più? Ha terminato la sua dose di narcisismo? Ma dove siamo finiti, dove????? Dove, se neppure l'assassinio di una bambina di 13 anni muove gli animi alla ricerca della verità, non di una qualunque verità, ma LA VERITA'?

Dove siamo finiti...quelle foto rimescolate, dottorizzate, pur nella loro falsità, gridano. E ci parlano di un gruppo, non di un singolo.

Mik

Mik ha detto...

Paolo, ti prego, non fermarti ai colori, fai quello che ho proposto. Se non hai photoshop, anche altri programmi vanno bene. Fallo. E' importante.


Mik

Paolo A ha detto...

Mik

Ok, si vede comunque anche senza le operazioni che hai descritto, non sono molto capace nell'uso del programma di fotoritocco, uso GIMP, in effetti ci sono delle linee orizzontali e verticali nella zona indicata da te.

La domanda che mi sono fatto è se la difesa ha le stessa foto, oppure no, perché se avesse solo quelle foto pubblicate da chisigma, allora sarebbero degli incompetenti da paura, però mi pare molto strano una cosa simile.

Mik ha detto...

Paolo,
se quelle sono fotografie allegate agli atti , vale assolutamente quanto hai scritto. Se fossero fotografie rimaneggiate successivamente, mi sfugge il "razionale". A me, sembra un lavoro fatto male, mimetizzato da una successiva elaborazione su colori e chiaroscuri. Se serve, unicamente per sostanziare ciò che scrivo, sono un astrofotografo e creo da me le camere di ripresa, da zero.
Difficile che io non riconosca una elaborazione malfatta, non perché io sia chissà chi: semplicemente é il mio side-work.

Mik

Mik ha detto...

Paolo,
capisco perfettamente il tuo pensiero: "Chisigma ha fatto un casino". Lo ha fatto, in effetti, é un pazzo. Un divino pazzo. Maieutica pura. Siamo così abituati a vedere cadaveri per ogni dove, che quella fotografia ha mosso in me solo una emozione di umano rispetto, riportando finalmente al centro ciò che importa realmente: Yara. Perché tutti, o troppi che dir si voglia, si sono concentrati a difendere l'imputato, mentre la difesa dell'imputato ben si sarebbe sposata con la ricerca degli assassini. Ché, uno non é.

Mik

Anonimo ha detto...




http://ildubbio.news/ildubbio/2016/07/04/il-dna-di-bossetti-puo-essere-stato-portato-li-da-un-altro/

Nautilina ha detto...

Mah, mi chiedo quale sia la fonte che fornisce a Chisigma materiale tanto riservato.
Penso anche all'altra immagine ricavata dal documentario della BBC, l'elettroferogramma di Guerinoni datato 28 ottobre 2011.
Lo dicevo anche l'altra volta, forse non è bene prendere quei documenti per oro colato.
Bisognerebbe verificare da dove arrivano.

Comunque sarebbe inquietante se qualcuno diffondesse in malafede materiale fotografico ritoccato su un caso di omicidio. C'è, ci deve essere un limite a tutto.

Mik ha detto...

Certo Nautilina. Voglio solo sottolineare un concetto: la difesa é stata eccessivamente prona ai media, non puntuale, più emotiva che altro, non rispettosa dei tempi processuali e non ha colto le opportunità; a fronte del documentario bbc avrebbe potuto chiedere di tutto, e non l'ha fatto. Avrebbe potuto chiedere il riesame delle tracce, nei tempi e nei modi consoni, e non l'ha fatto. Avrebbe potuto richiedere spostamento del processo, e non l'ha fatto. Avrebbe potuto depositare perizie, e non l'ha fatto. Avrebbe potuto chiedere danni a carico di terzi, e non l'ha fatto. Avrebbe potuto esimersi dal mostrare i tre pixel, e non l'ha fatto. E' più quel che non ha fatto, e il casino che ha montato su, che altro. Bossetti, che sia o non sia accettata la richiesta di perizia, verrà condannato, perché non basta urlare, non basta citare Gill se non hai Gill come perito. Tutto fumus. Non si può accettare un docufilm, per poi lamentarsene. E basta. Non si può nascondersi dietro ad una denuncia per il filmino taroccato, e dimenticarsi di tabelle malamente trascritte e di campioni maltenuti. Un obbrobrio. Per poi basarsi su una fotografia satellitare, di cui utilizzabili sono tre pixel. Fuffa. Pura comicità, con degli attori non certo usciti dall'actor's studio, semmai dall'oratorio del paese.



M,.

Anonimo ha detto...

Paolo, Mik
non capisco esattamente cosa sottintendete. Le foto pubblicate da Chisigma sono ritoccate. E va bene. Ma sappiamo se quelle di Chisigma corrispondono a quelle agli atti (quindi ritoccate pure loro) oppure se qualcuno le ha prima ritoccate e poi passate a Chisigma? Chi le ha ritoccate? Chi le ha passate a Chisigma? Pensate sia stata la difesa?
Haddock

Paolo A ha detto...

Haddock

Sinceramente non lo so neppure io, infatti mi sono chiesto se le foto pubblicate da Chisigma sono quelle agli atti, oppure sono foto ritoccate per un qualche motivo e poi passate da qualcuno.

Certo che se sono quelle a disposizione della difesa allora la cosa è molto inquietante in quanto si vede che sono manipolate, per esempio un giubbotto nero che nella foto è turchese, erba verde mentre era beige, pantaloni color verde, mi pare troppo strano che nel fascicolo siano depositate simili foto e che la difesa non abbia sollevato la questione.

Per di più, la foto che dovrebbe dimostrare che il corpo avrebbe rilasciato un'impronta scura sul terreno, dovuto alla percolazione dei liquidi putrefattivi, in realtà è fatta da un insieme di patch male assemblate e fortemente manipolate tali da mostrare una cosa che molto probabilmente non c'era, anche perché se ti ricordi il terreno sotto il corpo venne prelevato ma mai analizzato per la ricerca dei liquidi putrefattivi, almeno questa è la versione ufficiale.

Una semplice macchina da poche centinaia di euro avrebbe scattato delle foto migliori, di gran lunga migliori, però se, come scrive Mik, le foto fossero diverse da quelle agli atti, sfugge il "razionale" di un'operazione simile, fatta da chi poi, la difesa mi pare la meno sospettabile di un'operazione simile, si sarebbe semplicemente data la zappa sui piedi.

Attendo altre notizie.

Nautilina ha detto...

Anonimo,
ho letto l'articolo del Dubbio. Interessante...senza dubbio, se mi passi la battuta.
Però ci sono alcune cose da considerare.
Una contaminazione contestuale al delitto non va d'accordo con la persistenza per tre mesi del DNA nucleare in condizioni esposte.
Bisognerebbe che Yara fosse stata tenuta nascosta al riparo per un paio di mesi, allora lo si potrebbe sostenere.

Inoltre, secondo quanto detto dall'avv. Camporini, la traccia 31G20 non sarebbe contestuale al taglio. Ossia, il taglio è posteriore, sul gluteo, mentre la traccia è stata ricavata dalla parte anteriore degli slip: ebbene, per Camporini questa sarebbe la prova di avvenuto depistaggio da parte di chi ha compiuto il crimine.

Ma in ogni caso si deve sempre considerare il tempo di degradazione del DNA, che all'aperto non supera le sei settimane in ambiente secco (meno se c'è pioggia e umidità). Quindi sarebbe da escludere che il DNA risalga alla sera del delitto.
Sono argomenti difficili per una giuria popolare, d'altra parte dovrebbero essere tutti diplomati di scuola superiore come minimo.
E poi oh, chi si mette in una giuria deve anche studiare se occorre.

antrag ha detto...

L'atteggiamento della difesa non può essere valutato senza tenere conto dello sfondo "caotico" creato dalle istituzioni.
Poi è chiaro che nessuno è perfetto.

Gli avvocati come hanno potuto rivedere o risentire lo svolgimento di un interrogatorio in aula data la proibizione sulle registrazioni stabilita dalla corte?

PINO ha detto...

NAUTILINA
ct): "Ma in ogni caso si deve sempre considerare il tempo di degradazione del DNA, che all'aperto non supera le sei settimane.."

D'accordo Nau'. Ma mentre si cerca, da parte della difesa Bossetti, di invalidare il dna in discussione, con questa causale, lo stesso pool sostiene fermamente, e contemporaneamente, una tesi che la contrasta, cioè: cerca di dimostrare, anche con documentazione fotografica, che il corpo della vittima, non sia mai stato esposto sul campo di Chignolo, se non per pochi giorni prima del ritrovamento, ma tenuto nascosto in un posto sicuro,riparato e chiuso. A questo punto, come ho sostenuto nei miei precedenti post, se la cosa risultasse vera, il tanto bistrattato dna, avrebbe ben conservato le sue proprietà intrinseche, quindi valide per quel che serviva.
Come si possono sostenere 2 tesi così opposte?

antrag ha detto...

L'accusa ha sostenuto ha sostenuto decine di cose incoerenti e ha portato a casa una condanna all'ergastolo.

Perché si richiede alla difesa una coerenza esasperata quando le tesi difensive costituiscono vie divergenti sì ma da approfondire in modo serio e non con i riti tribali che hanno caratterizzato finora le spiegazioni istituzionali?

Vanna ha detto...

Bravo antrag!

Qualsiasi avvocato avesse difeso Bossetti sarebbe stato attaccato.

MGB non si può difendere poiché dietro la sua condanna c'è un sistema che lo vuole colpevole.

Ismaele ha detto...

Mah, secondo me le stranezze delle foto di chisigma si spiegano se si immagina (ed e' probabile) che siano scansioni, o forse addirittura foto, di immagini degli atti stampati, probabilmente con una laser a colori. In questo caso si spiegherebbe anche la stranezza delle ombre nere, perche' viene aggiunto dopo ed e' in parte rifettente. A me sembrano troppo sature e con dominanti troppo intense per essere dei file originali. Mi auguro che la difesa abbia a disposizione i file originali delle foto.

Ma, considerato che queste foto sono uscite per vie traverse, credo che difficilmente avremo una risposta chiara.

Bruno ha detto...

E se chisigma fosse caduto in una trappola? Adesso si renderà conto se da chi le ha avute aveva interesse di trovare la verità oppure screditarlo e creare confusione a danno di Bossetti. A parte il buon gusto vista la situazione, è legale pubblicare queste foto della povera Yara?.

Dudu' ha detto...

Giuste osservazioni Ismaele,
Le foto sembrano lavorate per evidenziare degli aspetti, e per nasconderne altri.
La giacca doveva presentarsi cosí nella realtà :

Lascia basiti il lembo tagliato degli slip uscente dai pantaloni, sembra una messinscena, sembra davvero messo lí in bella mostra. Inoltre, considerando ignoto1 fosse sull'estremità in alto a sx dello slip, prossimo al taglio, é osservabile come questo punto, potrebbe corrispondere alla 62.3 e 31g20 sui leggings e immaginare essere filtrata sotto , o viceversa il lembo appoggiato ai leggings si sarebbe imbembito.

Sappiamo bene però, in caso di sostanza ematica, quanto coauguli velocemente, essendo densa, non filtri.
Comunque se ne dica, é di tutta evidenza sulla vittima siano stati ricomposti gli indumenti. Non sembra ci siano sciarpe..sembra,la sua presenza potrebbe giustificare l'assenza di tracce sul colletto bianco.

Medesima sensazione della prima volta delle mani: un rastrellamento.
Potrebbe avere avuto origine anche dal trasporto orizzontale del cadavere con arti superiori a penzoloni fra le sterpaglie piú o meno alte.
Se la lotta fosse avvenuta sul campo, hai voglia di trovare un pezzetto di tessuto senza macrotracce vegetali.

Si difende l'indagine a spada tratta.
Se anche Martana trova congruo esistano i misteri citati in motivaz., se non intende approfondire quanto fosse lungo il cassonato nei video, bé, non vuole la verità.
Se Fischietti si adeguerà.. Farà giurisprudenza con la cazzuola.

Sulle foto: sono lavorate , ovvio. Forse per poterle postare senza incorrere in denunce.
Yara Gambirasio é diventata la figlia di tutti,la giustizia non può essere secretata.

Il fine giustificherà i mezzi,
O i mezzi giustificheranno il fine...

Dudu' ha detto...

Ho dimenticato postare il link.
La giacca di Yara forse si presentava cosi:
http://www.ultimissima.it/svolta-sul-caso-yara-bosetti-rovinato-era-lei-sul-furgone-ecco-cosa-ha-fatto-con-la-coperta-3440

Potrebbe allora essere stata " filtrata" per non impressionare il pubblico.

http://www.ultimissima.it/svolta-sul-caso-yara-bosetti-rovinato-era-lei-sul-furgone-ecco-cosa-ha-fatto-con-la-coperta-3440

Nel caso,avrebbero da un lato agito bene, dall'altro mostrato reperti non corrispondenti alla realtà, creando un corto circuito comunicativo.

La cosa é psicologica o strumentale?

La foto,se guardate, é pure strana, si vede una manica nera a lato dx, una palla bianca a sx, quest'ultima non saprei dire cosa rappresenta.

Dudu' ha detto...

Aggiornamento
http://www.ilgiorno.it/bergamo/cronaca/processo-bossetti-1.3270950

Dudu' ha detto...

A quale pazzo si riferiscono?
http://m.bresciaoggi.it/territori/città/caso-yara-lunedì-le-verità-di-bossetti-1.5835262

Non vedo piú la pagina FB di Bossetti libero. É stata chiusa?
Forse ricordo male il nome della pagina.

Gilberto ha detto...

Vado un po’ controcorrente
Al di là degli scontri verbali tra accusa e difesa, guardando oltre le iperboli , le invettive e i sarcasmi che hanno espresso lo svolgersi del processo… la sensazione è che si sia trattato più che altro di una recita per il pubblico che voleva cogliere drammaticamente ed emotivamente il carattere di una vicenda carica di fantasie, proiezioni e aspettative. Mi è sembrato un copione, ben recitato da parte di tutti, ovviamente la difesa con la solita fermezza espressa un po’ platealmente ma sempre con il senso della misura; la parte civile che non poteva che esercitare il suo ruolo in sintonia con l’accusa, e l’accusa che non poteva far altro che fare quello per il quale era stata delegata.
Oltre il copione ad usum delphini però sembrerebbe che dietro le quinte i giochi fossero definiti ancor prima che iniziasse il processo, una mera formalità. La mia sensazione è che un accordo c’è. Colpevole o innocente? Non credo che si vorrà ancora aspettare la Cassazione. No, non sono le immagini satellitari a fare la differenza, quelle sono aria fritta. Sono gli omissis, quello che non si vede (e che non si vuole vedere... non mi ripeto). Io dico che Massimo Bossetti verrà assolto. Una previsione rischiosa, “se mi sbaglio mi corrigerete” se lo può dire perfino un papa…

Vanna ha detto...

Gilberto caro, consentimi il "caro", mi rincuora non poco il tuo ultimo post.
Spero che possa andare così, nella autodifesa di Martana traspaiono la sicurezza di un passato raccontata con orgoglio e l'insicurezza di un presente ed eventualmente di un futuro, che sente potrebbero essere messi in discussione con il rinnovo di condanna.

il libero convincimento prenderà in considerazione anche questo.

antrag ha detto...

Il libero convincimento è nulla.a
Serve solo per continuare a pagare lo stipendio a chi abusa del proprio potere o commette errori madornali.

antag ha detto...

A processo si giudicano essenzialmente i fatti e non le intenzioni.

Guarda un po' ... l'unico che deve essere ammirato e rispettato è chi emette sentenza sulla base di un suo libero convincimento ...

Vi rendete conto di quale integrità morale e intellettuale si avrebbe bisogno per gestire cose così?

Fare un concorso basta ?

antrag ha detto...

La prova si formerebbe in dibattimento... secondo loro ...
Poi arriva uno che si convince liberamente che non si tratta di una prova ... e manda tutti liberi a casa?
C'è qualcosa che non abbiamo inteso bene!
E' da qui che si deve ricominciare.

Sandro ha detto...

@Gilberto,
scrivi: "Oltre il copione ad usum delphini però sembrerebbe che dietro le quinte i giochi fossero definiti ancor prima che iniziasse il processo, una mera formalità. La mia sensazione è che un accordo c’è. " [cit]

Dubito però seriamente, assai seriamente, che: "dietro le quinte" e "prima ancora dell'inizio processo" sia stato stabilito un qualche e qualsiasi "accordo".

primo:
non siamo in una nazione dove simili possibili "accordi" possono essere ratificati a termini di legge

secondo:
non si vede proprio come un "processo-formalità-in-quanto-antes-già-accordatisi" necessiti di scontri verbali (e pesanti), da te invece indicati come banali e semplici "copioni ad usum delphini "

terzo:
il comportamento e le parole del PG (in particolare, oltre quelle del giudice), al momento tutto appaiono eccetto che performances di delicate manovre di avvicinamenti di facciata in vista di un compromesso a copertura di un "accordo-già-preso";

quarto:
tali scontri (verbali e pesanti) hanno, imho, tutto un odore differente rispetto a quello da te duplicemente paventato col "l'essersi-già-accordati" in funzione di "evitare di arrivare in Cassazione". Anzi! posizioni così verbalmente polarizzate, sono proprio il pane&sale per un passaggio in Cassazione almeno da parte di una delle due parti.
inimmaginabile che, qualunque sarà l'esito del processo di II°grado, almeno una delle due parti (o facilmente anche entrambe) non ricorrano in Cassazione.
Inimmaginabile al 100% una Procura che non ricorra in caso di assoluzione per MGB.
Ed inimmaginabile che possa esistere una soluzione penitenziaria "accettabile", da compromesso, per un delitto che vede il rapimento, le sevizie e la morte di una ragazzina tredicenne. Ossia: non è possibile che dicano MGB è colpevole ma lo condanniamo a -esempi- cinque anni di cui una parte già scontati in carcerazione preventiva e dunque già possa uscire.

Capisco nutrire speranze e capisco sperare.
ma illudersi e illudere di un ipotetico (ma senza basi) "compromesso"/"accordo pre processuale" e menate simili: è pura ed inutile fantasia.

Sandro

Vanna ha detto...

antrag, hai ragione punto per punto.

Gilberto ha detto...

No Sandro
Non mi sono spiegato riguardo alla Cassazione, intendevo che non si sarebbe aspettato la Cassazione per un verdetto di innocenza, salvo poi la controparte prendere le iniziative che ritiene più opportune. Mi sembra che hai voluto equivocare su questo punto. Per il resto vedremo gli esiti. Se Bossetti non verrà assolto vorrà dire che chiederò venia

In ogni caso il processo Bossetti non è solo quello che vediamo ed è palese, gran parte di tutta la vicenda si svolge dietro le quinte, come nella migliore tradizione del Bel Paese. Poi certo, formalmente tutto deve essere prodotto secondo le procedure. O tu credi davvero che sia tutto alla luce del sole? Suvvia...

Gilberto ha detto...

Poi Sandro
Vedo nel tuo intervento un eccesso di acredine, non sembra dettato dall'intento di capire un punto di vista diverso dal tuo ma da una intenzione ostile. Forse hai bisogno di una rivalsa nei miei confronti? Nei punti che hai scandito c'è evidente l'intenzione di equivocare
primo: non ho mai detto che possibili 'accordi' possano essere ratificati a termini di legge (me lo metti in bocca): tra le parti esistono anche rapporti informali
secondo: gli scontri verbali sono abbastanza normali in un processo
terzo: ognuno ha il suo stile
quarto: ho già spiegato nell'intervento precedente che hai frainteso riguardo alla Cassazione

Gilberto ha detto...

Voglio aggiungere più in generale
A mio parere il processo Bossetti è una grave anomalia, avrebbe dovuto essere assolto già in primo grado e forse neppure essere incriminato. A me sembra che per la giustizia italiana ormai rappresenti qualcosa di molto imbarazzante. A mio parere sanno benissimo che non è lui il colpevole. Però bisogna salvare le apparenze e non perdere la faccia. (qui Sandro potrà sbizzarrirsi a interpretare le mie parole...). Per questo credo che questa volta il carpentiere verrà assolto. Se così non fosse la giustizia rischierebbe l'impopolarità e una grave caduta d'immagine. Salvare capra e cavoli è l'imperativo. Non credo che si aspetti la Cassazione (ecco adesso mi sono spiegato meglio). Forza Sandro adesso puoi sparare a zero...

Paolo A ha detto...

Ismaele

Anche se si tratta di copia della copia, come spieghi che una foto, quella con l'impronta del corpo, è sicuramente è un fotomontaggio?

Inoltre in ogni foto c'è in evidenza un pezzo di carta(?) di colore rosa, non cambia mai colore, è come se si fosse usato quell'elemento colorato per riferimento per dare la falsa impressione che i colori non siano stati alterati, altrimenti come si spiega una cosa simile.

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