sabato 13 ottobre 2018

Massimo Bossetti... come ti faccio credere di aver condannato un assassino

Di Massimo Prati e Gilberto Migliorini


Molto probabilmente non ci sarebbero stati nessun arresto e nessun processo se Massimo Bossetti fosse vissuto fuori dai confini italici. Purtroppo per lui è un cittadino italiano che vive in Italia... e in Italia da quando esistono i processi indiziari, la cultura giudiziaria invece che progredire è regredita tornando all'epoca di Alessandro Manzoni quando nel Incipit della “Storia della Colonna Infame” scriveva:
“Ai giudici che, in Milano, nel 1630, condannarono a supplizi atrocissimi alcuni accusati d'aver propagata la peste con certi ritrovati sciocchi non men che orribili, parve d'aver fatto una cosa talmente degna di memoria, che, nella sentenza medesima, dopo aver decretata, in aggiunta de' supplizi, la demolizion della casa d'uno di quegli sventurati, decretaron di più, che in quello spazio s'innalzasse una colonna, la quale dovesse chiamarsi infame, con un'iscrizione che tramandasse ai posteri la notizia dell'attentato e della pena. E in ciò non s'ingannarono: quel giudizio fu veramente memorabile.” 

giovedì 11 ottobre 2018

Caso Bossetti e la giustizia di Pinocchio: "Le disavventure di un muratore che i moderni narratori della fantasia malata hanno dipinto da subito come un bugiardo assassino...

Di Gilberto Migliorini


Se Carlo Lorenzini dovesse riscrivere il suo capolavoro - quello che narra del povero burattino che ne ha viste tante e di tutti i colori prima di poter diventare un bambino - dovrebbe prendere il caso Bossetti come emblematico di una vicenda esistenziale che rispecchia la cultura e la mentalità del Bel Paese. Ci si può riconoscere nella Storia di Pinocchio, in quanto ne siamo le perfette proiezioni, gli interpreti per interposta persona, nel viaggio di un (anti) eroe aggiornato al caso di un delitto efferato.

lunedì 24 settembre 2018

Massimo Bossetti: Chissà se i giudici di Cassazione si accorgeranno di aver a che fare con due processi dell'orrore in cui si è creduto alla favola della "grande indagine"

Peccato che in Cassazione non giudichino le indagini ma i processi, perché qualsiasi giudice scevro da condizionamenti può capire che seguendo la "prima pista investigativa", la più semplice e quindi sempre la migliore, si sarebbe giunti presto a una conclusione del caso e all'arresto dei veri colpevoli.


Fra meno di venti giorni i giudici di Cassazione decideranno della vita di Massimo Bossetti. Non lo faranno avendo tutte le carte in mano, perché loro giudicheranno i processi antecedenti e non le indagini della procura. 

Le indagini furono buone indagini? Questa domanda non se la porranno in Cassazione, ma è la domanda cardine che dovremmo farci tutti, perché gli investigatori sanno che per cercare gli assassini è sempre meglio indagare usando le testimonianze attendibili, mentre per sbagliare assassino basta fare il contrario e ignorare o credere inattendibili le testimonianze dei testimoni oculari che giurano di aver visto qualcosa.

lunedì 27 agosto 2018

Prove tecniche di regia per un futuro catastrofico scenario in cui tutti saremo migranti

Di Gilberto Migliorini

L'Italia del futuro
Quello che sta accadendo in queste ore in merito alla Diciotti e a Matteo Salvini come indagato dalla procura di Agrigento, pare rappresentare l’emblema di un punto di non ritorno. 

"C’è un’Italia che vuole il cambiamento e atti di coraggio e un’Italia che non riesce a sbarazzarsi dei suoi fantasmi, un’Italia perennemente in balia di un sistema mediatico monocorde e conforme al potere anche quando sembrerebbe sviluppare qualche forma di opposizione."

Quello che sta accadendo da subito dopo la formazione del nuovo governo (forse l’unico che possa fregiarsi con l’aggettivo "nuovo" dal dopoguerra ad oggi), che coi provvedimenti annunciati dall'esecutivo ha messo in crisi tutto un mondo di affarismi consolidati da decenni, segue una precisa strategia? Per caso si è messo in atto una trappola per delegittimare l’esecutivo?

venerdì 10 agosto 2018

L'obbligo vaccinale non sarà solo la premessa per futuri provvedimenti più invasivi che i vari governi potrebbero imporre ai popoli in nome della salvaguardia sociale?

Ecco il microchip del futuro che già decine di migliaia di persone, 20.000 solo in Svezia e molte di più in America, si sono fatte impiantare volontariamente fra pollice e indice. Può sostituire tutto. Si usa come badge per i dipendenti, in Belgio i dirigenti della Newfusion lo stanno usando in attesa di estenderlo a tutti gli impiegati, sostituisce il bancomat, la chiave dell'auto e di casa, la chiavetta del computer. Ci puoi accendere e spegnere le luci e collegandolo in wi fi a un qualsiasi dispositivo attrezzato fare ogni cosa sia ad oggi tecnologicamente possibile.
Articolo di Gilberto Migliorini

Qualcuno si è reso conto, confusamente, che dietro l'imposizione dei vaccini c’è ben altro: c'è la prova generale con la quale giustificare provvedimenti futuri che andranno a incidere sempre più in profondità nella vita delle persone, non solo come condizionamento, non solo come pressione, ma come obbligo di legge per la salute pubblica, in nome della salvaguardia dei minori e dei vantaggi socio-sanitari. Più in generale in ragione del ‘supremo interesse collettivo’.

martedì 7 agosto 2018

Smettetela di piangere e insultare! I vostri governi hanno le pezze al culo e cadranno se non iniziate a mettere la Francia spalle al muro per costringerla a lasciare l'Africa.

Fin quando l'Africa non sarà economicamente libera l'immigrazione non si fermerà.

       


Per anni l'Italia è stata danneggiata dalla politica europea che anche grazie a politicanti nostrani, non incapaci ma compiacenti, l'ha usata da "centro di raccolta dei clandestini" impedendo di fatto la collocazione in altre nazioni delle enormi masse di migranti che venivano scaricati dalle navi ONG sulle coste italiane (658.000 negli ultimi quattro anni). Mi riferisco alla Germania che ci rimandava indietro gli immigranti caricandoli a forza sui treni, alla Danimarca che i treni provenienti dall'Europa neppure li voleva sul suo suolo se c'era un clandestino, alla Francia che chiuse le sue frontiere e indietro ci rimandava pure i minori e sparava anche sulle donne incinta che cercavano di varcare il confine (una l'hanno pure ammazzata).

domenica 5 agosto 2018

L'odio contro Salvini fomentato per una settimana da tutti i media, complici muti degli intrallazzi decennali fra politicanti e multinazionali


Siamo arrivati al punto di non ritorno? Forse no, ma siamo un pezzo avanti e se qualcosa non cambia alla svelta ci troveremo a vivere accanto a italiani che si odieranno a vicenda senza neppure sapere se c'è un vero motivo per odiarsi. In questi ultimi mesi ho parlato con tanti amici, ho letto di tutto e ho visto una continua arrampicata sugli specchi che all'inizio non riuscivo a spiegarmi. Io accetto tutte le opinioni, d'altronde fino al 1992 sono stato l'idealista più rosso dei rossi e mi vanto di essere rimasto democratico dentro e ancora sono capace di lasciare spazio a tutti i pensieri politici. Però vedendo la foto (quella a lato) postata su facebook sia da amici che da sconosciuti, accompagnata da didascalie che non lasciano dubbi sull'odio che una parte di italiani prova per un movimento politico non certo perfetto, anzi, ma eletto democraticamente e altrettanto democraticamente al governo assieme a un altro movimento popolare (e c'è da dire che da quando governano insieme non hanno fatto danni al paese e che non far danni è già un passo avanti rispetto all'ultimo ventennio), mi sono chiesto come si possa applaudire una decina di persone che girano in tondo di fronte al Viminale mostrando le mani sporche di rosso per dare dell'assassino al ministro dell'interno, e, al contrario, deridere i rappresentanti della Lega che manifestano ironicamente un dissenso contro una settimana in cui il loro segretario è stato trucidato e bollato da tutti i politici del vecchio governo e da tutti i giornalisti con l'epiteto razzista.

venerdì 3 agosto 2018

Daisy Osakue usata senza alcun rispetto e strumentalizzata due volte non solo dai giornalisti del rosso armani. La prima per fini politici, la seconda per pararsi il culo...


Che figura di Merda!

Si è urlato razzismo sin dalla notte in cui Daisy è stata colpita in un occhio da un uovo lanciato da un'auto. Si è continuato a parlare di razzismo e ad incolpare Salvini, sperando che gli alleati di governo si smarcassero dalla Lega, per quattro giorni di fila nonostante le forze dell'ordine insistessero nel dire che il razzismo non c'entrava nulla. Si è continuato a parlare di razzismo nonostante le tante uova lanciate in precedenza solo a persone bianche. Si è continuato ad offendere, a dare del razzista a chiunque dicesse che il razzismo non c'entra con la delinquenza...

Ed ora che la verità è emersa, ora che si sa che il lanciatori giravano su un mezzo intestato a un consigliere del PD candidato sindaco, stesso partito a cui è iscritta Daisy, ora che si sa che uno dei lanciatori è il figlio di un esponente di quella sinistra radical chic vicina a Daisy che si veste di rosso da Armani e urla al razzismo un'ora sì e l'altra pure, ora che sarebbe il momento di scusarsi con chi è stato offeso per nulla, dato che la pelle di Daisy e degli altri italiani non ha colore ma solo nazione ed è sbagliato urlare al razzismo ad ogni atto criminale...

giovedì 2 agosto 2018

Organizzazioni non governative: Non basta vestirsi di rosso per essere puliti dentro...

Razzismo! Razzismo!

Le organizzazioni umanitarie non governative sono appoggiate e coadiuvate mediaticamente da magliette rosse, mani rosse e culi rossi. I radical chic colorati di rosso chiamano a raccolta il popolo e questo accorre gridando ai razzisti se i politici e i cittadini chiedono all'Europa di non farsi invadere da una massa a cui sarebbe impossibile dare un lavoro e di predisporre un piano per far crescere l'economia africana così da invogliare i ragazzi dei paesi poveri a non emigrare. E' razzismo? Assolutamente no, è buonsenso!

mercoledì 1 agosto 2018

Reggio Emilia, arrestata funzionaria della Prefettura: il video della ma...




Tutti razzisti tranne i razzisti a cui gli immigranti rendono denaro, hai voglia se rendono! Chi ha a che fare coi migranti, se delinquente dentro, guadagna tanti soldi mentre grida razzismo razzismo razzismo! Ed ecco perché non si vuole che il flusso migratorio cali di intensità!

I primi a guadagnare sono le ONG del microcredito che nei paesi del terzo mondo prestano al tasso usuraio del 37% di interesse i denari che mancano alla persona che vuole venire in Europa.

I secondi delinquenti sono i trafficanti di esseri umani che si fanno pagare lautamente il viaggio via terra-mare.

martedì 31 luglio 2018

Macron e i burattini di governo, il microcredito che aumenta i traffici di esseri umani e la nuova strategia imposta ai vecchi politici dei paesi populisti per riprendersi il potere

il Video pubblicato da Le Monde che ha sotterrato il presidente Macron 

Populisti, uomini e donne che pensate di aver voce sul futuro dei vostri figli appendete a un chiodo le vostre speranze perché, non lo sapreste mai se non ve lo dicessi io, esiste un piano per contrastare il nazionalismo in Europa. E' vero, è stato preparato in anticipo, una sorta di piano B preventivo creato per evitare che il popolo continui ad alzare la testa e ad avere voce sulle decisioni politiche. I movimenti popolari, tipo Cinque Stelle, fanno paura ai vecchi politici non abituati alle contestazioni della base. Il piano è già in atto da qualche mese, ma è stato presentato in Francia solo nel convegno annuale degli economisti che operano per chi comanda l'economia europea. Fra gli altri era presente anche Mario Monti, il tecnico-bancario ex presidente del consiglio italiano che non essendo un politico per poter entrare in Parlamento fu nominato a sorpresa senatore a vita da Giorgio Napolitano. Vediamo di cosa si stratta e come e perché è nato questo geniale piano.

Tutti razzisti tranne i razzisti! Lo schifo globale dell'informazione italiana!


Tutti i media nazionali continuano imperterriti a seguire le vecchie linee guida per amplificare le fakenews razziste volute da chi ha interesse a spaventare gli italiani di colore. Ancora ieri sera i telegiornali hanno parlato di un attacco razzista contro Daisy Ousakue, una discobola italiana di genitori nigeriani. Ancora stamattina nei giornali campeggia la parola razzismo. Tutti a sparlare e a inviare puttanate nell'etere. Una vergogna mediatica iniziata sin dalla prima mattinata di ieri e proseguita senza sosta per tutta la giornata.

Razzismo! Razzismo! Razzismo!

giovedì 26 luglio 2018

Il finto cattolico si toglie la maschera quando invece di pensare a ripulire dal fango la sua chiesa si para col il vangelo per offendere il prossimo e discriminarlo politicamente

Con questa copertina chi scrive su Famiglia Cristiana si è tolto la maschera cristiana mostrando la vera faccia politica che da tempo istiga il popolano contro il governo da lui scelto ...


Dal prossimo numero sarebbe meglio cambiassero il nome del settimanale in "Quel che resta della Famiglia Cristiana", così che siano veramente liberi di esternare finalmente il pensiero dominante loro e della nuova e vecchia chiesa cattolica che oltre a razzolare male da tempo ha smesso pure di predicare bene.

martedì 12 giugno 2018

Migranti Aquarius: Il vomito del governo francese e l'umanità di quello spagnolo. Parole di ridicoli servi del potere mondiale che sta schiavizzando anche i loro popoli


Alcuni politici francesi e spagnoli cercano di farci credere di avere a cuore i migranti. 

Ci vogliono dare lezioni perché noi italiani siamo brutti ignoranti e cattivi mentre loro sono belli intelligenti e buoni. Sì, sono talmente intelligenti che magari pensano davvero che qualcuno creda ancora alle loro ipocrite fanfaronate! Mamma mia che pochezza mentale si agita in certi crani! Ma d'altronde, cosa aspettarsi da chi inizia a sentire la terra sgretolarsi sotto i suoi piedi? Il ministro dell'interno italiano, Matteo Salvini, come promesso in campagna elettorale ha usato lo stesso metodo "duro" che da anni usano quasi tutte le nazioni occidentali e, apriti cielo! a questo punto, la serpe europea con la coda di paglia si è rivoltata e ha cercato di mordere! Perché è notorio che gli italiani devono stare al loro posto (quello concordato dai governi tecnici degli ultimi sette anni) e non permettersi di alzare la voce e chiedere di rifare le regole che li stanno danneggiando!